Giampaolo Ricci (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

Ricci sta tornando in piena forma (Foto Barbara Lodigiani © 2013)

CODOGNO – Complicata dal punto di vista tattico, ostica sul piano tecnico, impegnativa sotto il profilo psicologico: l’Assigeco controlla una combinazione di fattori prima di risolvere positivamente la sfida di domenica scorsa contro la Dinamica Mantova. Il primo elemento da tenere in considerazione è legato all’utilizzo del quintetto basso a causa delle assenze dei lunghi Jefferson e Pignatti con un’atipicità che, sfruttando molto il perimetro, costringe i rossoblu a rivedere i piani gara. L’esordio di Lamma, protagonista per anni in Serie A, è il secondo ingrediente a rischio indigestione: in abbinata a Nardi è un’iniezione di esperienza e talento. Il desiderio di vincere la quarta gara al “Campus” (terza filata, sesta nelle ultime sette uscite) avrebbe potuto mandare fuori giri una squadra giovane come quella di Andrea Zanchi.

Con caparbietà, una fase difensiva molto intensa e tanta pazienza nella gestione dei possessi, l’Assigeco risolve i vari rebus esaltandosi in un finale da urlo.«C’era il rischio di trovarsi in forte difficoltàricorda Giampaolo Ricci, l’mvp della serata -. Il loro quintetto atipico ci ha fatto fare fatica: siamo riusciti a dare un paio di scrolloni solo nel terzo e poi, quello definitivo, nell’ultimo quarto. Avevamo preparato un tipo di partita che, scoperta l’assenza del loro pivot e la presenza di Lamma, è mutato con modalità di gioco differenti. Fondamentale, come nelle precedenti sfide, è la tenuta difensiva».

Dopo aver assaggiato il sapore della contesa, 4 punti nei 4 minuti del primo quarto, seduto in panca nel secondo, “Pippo” Ricci marchia l’intera ripresa (11 punti nel terzo e 8 nel quarto periodo) nei momenti decisivi: sono i canestri che “spaccano” il copione. Un prestazione che certifica il continuo miglioramento del lungo teatino arrivato tre anni fa dalle parti del “Campus”. «Questa volta sono stati importanti i miei canestri, ma nel nostro sistema c’è per tutti la possibilità di diventare protagonisti: non abbiamo un solo elemento di riferimento – sottolinea Ricci che chiude con 26 di valutazione grazie a 5/7 da due, 4/5 da tre, 1/1 in lunetta e 7 rimbalzi -. Io? Sono fortunato perché ho trovato un coach e una società che credono in me. Cerco di allenarmi sempre con impegno, nessuno mi ha mai regalato nulla: sono convinto che più stai in palestra, più cresci. Ho ancora tanto da fare per perfezionarmi, intanto provo a essere un punto di riferimento per i compagni: sarebbe ottimo fare la stagione su questi livelli».

Le vittorie aiutano ad allenarsi meglio. «Perso o vinto noi andiamo in palestra sempre con il sorriso – sottolinea l’ala rossoblu -. Il successo contro Mantova potrebbe stimolare parecchi tifosi a venire domenica a Treviglio, dove ci aspetta il “derby” a casa di Tommaso Marino: un match sentito, duro e difficile, come tutte le sfide della stagione, ma è bello giocare partite così. Dobbiamo prepararci bene».


Luca Mallamaci (Il Cittadino di Lodi)