foto di Barbara Lodigiani

Luca Vencato è toranto a calcare il parquet ma ancora senza forzare (foto di Barbara Lodigiani)

CODOGNO Lo sguardo è sereno, il sorriso cordiale mentre la mano si muove lenta ad accarezzare la barba incolta da 19enne. È un segnale di tranquillità per Luca Vencato, tornato a far scricchiolare le assi del parquet del “Campus” dopo aver passato gran parte dell’estate a seguire le indicazioni dei medici per sistemare la caviglia infortunata a inizio marzo a Mantova e sottoposta, dopo un lungo stop precauzionale, ai ritmi indiavolati di un finale di stagione piuttosto intenso sotto tutti i punti di vista tra Dna Silver e Under 19. «Alla mattina salto la parte di preparazione atletica pura per eseguire una serie di esercizi dedicati al rafforzamento dell’arto, mentre al pomeriggio partecipo per metà alla sedute in palestra giocando regolarmente, anche con contatto, con i compagnispiega il talentuoso play rossoblu -. Sono carichi che aumentiamo gradualmente per permettermi di unirmi a tempo pieno al gruppo il più velocemente possibile. La caviglia migliora, il fastidio che sento è dovuto alla ripresa dopo un lungo stop. La prossima visita? Verso fine anno. Mi auguro solo di continuare con questo ritmo per riprendermi bene dal punto di vista fisico».

Un fattore che conta parecchio nell’approccio alla A2 Gold, molto più impegnativa della Silver vissuta la passata stagione. «Siamo un gruppo di dieci giocatori, ognuno in grado di portare il proprio contributo alla squadra, seguendo le necessità di giornata e le indicazioni del coach: è importante essere pronti e presenti anche fisicamente, quest’anno partiamo con credenziali inferiori rispetto all’anno scorso, nonostante tutti i risultati ottenuti – sottolinea Vencato -. Il campionato è decisamente più difficile, il coach e la società ci fanno lavorare bene ogni giorno per permetterci di rifinire la preparazione nel modo migliore. Noi dobbiamo diventare gruppo, famiglia, velocemente. Anche i tifosi possono aiutare riempiendo il “Campus” come nei play off dell’anno scorso. Un abbraccio così fin dall’inizio sarebbe un grande stimolo per tutti noi».

L’Assigeco si allena a ranghi ridotti in questo periodo: Donzelli dovrebbe avere il via libera a cominciare a correre durante la visita di questa mattina, Vencato è a mezzo servizio, Chiumenti continua a curare la pubalgia, Young arriva domani mattina da Brooklyn. L’annata non si prospetta semplice, ma le aspettative sono parecchie. «Punto a migliorare ancora rispetto all’anno scorso sotto il profilo mentale, tecnico e fisicodichiara il giovane giocatore bresciano -. Voglio dare una bella mano alla squadra cercando di arrivare al meglio nella parte che conta della stagione. Siamo quattro esterni, possiamo fare veramente bene. Da parte mia c’è anche l’intenzione di conquistate la fiducia dello staff tecnico della Nazionale Under 20, dopo lo stop di quest’estate, per disputare l’Europeo. Fare bene in Gold è un viatico obbligato per puntare in alto. Ai sogni non c’è mai limite».

Nel frattempo oggi, dopo due settimane dal giorno del raduno, domeniche escluse, caratterizzate dalla doppia seduta giornaliera, suddivisa fra atletica e basket, è il giorno della prima amichevole della fase di precampionato. Dopo l’allenamento di questa mattina l’Assigeco ospita oggi pomeriggio (ore 18) al “Campus” il Derthona Basket club di Tortona neopromosso in A2 Silver al termine di una fantastica annata, ora guidato dall’esperto Denis Cavina.

foto Stefania Furbatto

Il Derthona di Denis Cavina sembra già in gran forma (foto Stefania Furbatto)

Reduce dal successo nel “Memorial Cima” di mercoledì scorso (75-70) contro Casale Monferrato, una delle avversarie rossoblu in Gold, la formazione piemontese appare in buona forma, decisamente competitiva. Per gli appassionati lodigiani la “prima” stagionale dell’Assigeco, seppur in formato amichevole, è l’occasione per salutare il gradito ritorno di Marco Venuto, passato al Derthona l’anno scorso dopo quattro intense stagioni vissute al “Campus”, raggiunto durante l’estate da Alex Simoncelli, 28 anni, autentico pezzo “grosso” della storia Assigeco.

La presenza della coppia di ex incoraggia il “salto” pomeridiano al “Campus”, stimolante anche per l’opportunità di cominciare a scoprire i contorni tattici sui quali Andrea Zanchi lavora per plasmare il gruppo. La formazione rossoblu si presenta inevitabilmente rimaneggiata: oltre a Daniel Donzelli e Alberto Chiumenti non sarà della partita neanche Alvin Young, costretto a rinviare il volo da New York a causa di problemi familiari. Luca Vencato e Howard Sant-Roos potrebbero giocare, senza forzare troppo.

Per Alessandri, Poletti e Carrizo è la prima volta in canotta rossoblu sul parquet del “Campus”, ben noto a “Pippo” Ricci che è pronto a guidare la pattuglia di giovani che abitualmente integra il gruppo negli allenamenti. Non è certo il risultato che conta in appuntamenti di questo tipo, programmati proprio per fare il “tagliando” alla squadra, in un confronto competitivo, e sintonizzare così il livello del lavoro da svolgere nei prossimi giorni.

È gustoso pure il programma del dopopartita: i rossoblu si spostano all’oratorio dei Cappuccini a Casalpusterlengo dove si svolge la tradizionale festa.

Luca Mallamaci/Il Cittadino di Lodi