Jesi – Desolante sconfitta dell’Aurora Jesi, contro un Orasì Ravenna, che con tutta la modestia possibile è sceso a Jesi, accompagnato da un pubblico sportivissimo, ha fatto la sua partita, portando a casa due punti d’oro, i primi di stagione, legittimamente meritati.

Desolanti anche gli spalti semi vuoti dell’Ubi Bpa Sport Center: un colpo d’occhio da primi anni ’90, quando a Jesi si giocava ancora la serie C.

A chi di dovere riflettere su questo.

Eppure la squadra di casa ha condotto nel punteggio per tre quarti del match, dando l’impressione di avere di fronte un’avversaria alla sua portata. Buona la partenza, con belle iniziative offensive e una difesa abbastanza all’altezza della situazione, ma è stato preoccupante vedere come la squadra di Lasi non è stata né capace di effettuare un allungo, tanto meno di mantenere i pur esigui vantaggi.

Coach Martino ha impiegato un po’ di tempo, per prendere le misure sull’avversaria e adottare le contromisure, ma alla fine lo ha fatto e anche molto bene. Pensare che aveva iniziato il match con Deloach in panchina, pur non avendo una squadra ricchissima di rotazioni.

Il suo capolavoro Ravenna l’ha costruito mettendo in condizione di offendere Deloach, ma soprattutto Smith, che, sotto canestro ha decisamente spostato gli equilibri.

E’ così passata in secondo piano la brutta prestazione di Malaventura, probabilmente il più temuto, da queste parti, per via di certe sue prestazioni da avversario.

Il match è girato a favore di Ravenna, negli ultimi 3’ di ultimo quarto, dopo l’ultimo vantaggio jesino, sul 67-66, i fendenti decisivi sono stati quelli di Rivali e Smorto, sull’altro fronte solo confusione e probabilmente tanta stanchezza fisica e mentale.

Ravenna festeggia la sua prima vittoria di stagione, a Jesi c’è poco da stare allegri, se si perdono incontri, così alla portata: il derby di domenica a Recanati diventa già decisivo per la salvezza e siamo solo alla terza giornata.

Stoppata di Smith su Paci (foto G.Eposto)

Stoppata di Smith su Paci (foto G.Eposto)

Starting five

Jesi: Greene, Hunter, Paci, Santiangeli, Gueye

Ravenna: Smith, Malaventura, Rivali, Masciandri, Smorto

 

Palla avvelenata

Non è stata una partita per palati fini, perfino un po’ bruttina anche per via di errori che non sanno molto di A/2, ma la vera perla, in senso negativo, è stata l’infrazione di passi fischiata a Malaventura, per un millimetrico spostamento del perno, più o meno all’altezza della metà campo. Roba da minibasket. Va bene essere fiscali, ma la tentazione di mettere le mani nei capelli è stata tanta, cari direttori di gara.

 

Se la matematica non è un’opinione

Discrete le percentuali di Ravenna, 56% dal campo, 62% da 2, 45% da 3, non male per una squadra che gioca in campo avverso.

Per non parlare del 28 di valutazione di Deloach, legittimamente MVP del match, con il 63% dall’arco, anche questo niente male.

 

Coach to coach (ipse dixit)

Martino: “Mi aspettavo una partita molto equilibrata e avevo pensato che, portandola in equilibrio fino alla fine, ce la saremmo potuta giocare. Sono felicissimo per i nostri tifosi e per la società, sentivamo molto la pressione perché siamo nuovi in questo campionato. Bravi i ragazzi che hanno lavorato silenziosamente passando sopra ai problemi della precampionato, in cui avevano perso un po’ di sicurezza e stasera in certi momenti si è vista quasi una paura di vincere. Ora che ci siamo sbloccati possiamo andare avanti con maggiore serenità.

Lasi: ”Partita punto a punto, abbiamo sprecato in alcune situazioni, in altre abbiamo pagato qualche scelta difensiva, qualche pallone che eravamo in condizione di conquistare, dal quale gli avversari hanno trovato canestri importanti.  La nostra è una squadra da formare, da crescere, dobbiamo assorbire in fretta queste sconfitte, lavorare per migliorare”.

Spalti vuoti all'Ubi Bpa Sport Center (foto G.Esposto)

Spalti vuoti all’Ubi Bpa Sport Center (foto G.Esposto)

Pagelle:

Aurora Jesi

Greene: partita di grande sostanza, quando riesce a giocare in velocità e penetrare, riesce a essere una spina nel fianco della difesa ospite. 6,5.

Hunter: in costante crescita, alla fine dei conti il migliore tra i giocatori di casa, più brillante nella prima parte del match, un pò meno nelle fasi decisive. 6,5.

Battisti: undici minuti di utilizzo, fa quel che può, ma non incide. 5,5.

Janelidze: con un mese in meno sulle gambe, rispetto agli altri, non era certo lui a dover dare il contributo decisivo, ma non si può parlare di una partita negativa. 6.

Leggio: appena cinque minuti, n.g.

Paci: lotta come può, ma spesso Smith lo sovrasta, sia in attacco che in difesa, la sufficienza la strappa comunque. 6.

Santiangeli: non ci siamo proprio; prima parte di partita positiva, in cui capisce che ha i mezzi per attaccare efficacemente il canestro avversario, seconda parte, specialmente l’ultimo quarto, giocata senza personalità, smettendo di cercare il canestro. Eppure, con la difesa che raddoppiava su Greene, poteva crearsi buone situazioni di tiro, se solo le avesse cercate. Una involuzione che nessuno si aspettava da un giocatore sul quale si è puntato praticamente a occhi chiusi. 5.

Picarelli: troppo spesso appare spaesato, non riesce a entrare in partita. 5.

Gueye: prima parte di match anonima, seconda parte più concreta, specie nel difendere su Deloach, il migliore di Ravenna. Ben al di sotto delle sue prestazioni precedenti. 5,5.

 

Ravenna

Smith: autentico “animale” d’area, giocatore di grande peso in entrambi i pitturati, forza fisica, energia, ma anche una mano precisa con il suo 7/9. 6,5.

Deloach: prestazione magistrale, grande personalità, il vero leader della squadra. 7.

Malaventura: coach Martino dimostra molto coraggio nell’insistere su di lui, in una serata davvero incolore, poi, quanto meno, ha il merito di segnare il canestro che chiude il match, ma prima prestazione anonima. 5,5.

Cicognani: n.g.

Rivali: presente, praticamente in ogni situazione di gioco, toglie le castagne dal fuoco, quando Jesi riesce a isolare dal gioco di attacco Deloach (ultimi 3’), segnando 5 punti di fila. 7.

Raschi: onestissima partita da 100% al tiro, a Ravenna serviva un pizzico di esperienza in certe fasi: missione compiuta. 6.

Masciandri: Jesi prova a limitarlo, quanto più possibile, alla fine riesce comunque a dare un contributo importante. 6,5.

Smorta: venti anni, giovane di belle prospettive, coach Martino gli dà fiducia, che viene ben ripagata, con una buona prestazione. 6.5.

 

AURORA JESI – RAVENNA 71-79

24-18; 13-17; 20-21; 14-23.

Arbitri: Ciaglia, Terranova, Cascione.