Neanche quest’anno le tavole dell’Ubi Bpa Sport Center portano bene alla GSA, nuovamente sconfitta, stavolta senza le polemiche che seguirono il match dello scorso anno: tutto dimenticato, per fortuna tutto alle spalle. A parte i due stranieri Simpson e Powell, a coach Cavina è mancato il fatturato di quasi tutti gli altri, l’unico in doppia cifra, oltre ai due, è stato Cortese, ma i suoi 10 punti sono frutto di un 4/13 al tiro. E che dire degli altri?

Un primo quarto giocato bene, non ben sfruttato da Udine, scampoli di terzo quarto che hanno regalato l’ultimo vantaggio prima dell’ultimo riposo, 60-57 e poc’altro dalla trasferta jesina. E dal momento che Simpson e Powell hanno giocato molto bene, ma senza fare… pentole e coperchi, sconfitta è stata, anche se onestamente non si è trattato di una disfatta, piuttosto di un incidente di percorso, come ne capitano in un campionato. A proposito di Simpson, qualche brivido per la panchina dei friulani, per un infortunio capitato a metà ultimo quarto, Cavina è riuscito a mandarlo di nuovo in campo, dopo il prezioso intervento dei sanitari, salvo poi toglierlo nel finale, quando sul -12 la partita sembrava irrimediabile.

L’augurio è che non si tratti di nulla di grave.

 

Per Simpson lieve infortunio a Jesi (foto G.Esposto)

Molto è dipeso dalla prestazione di una Termoforgia assai più squadra, dal punto di vista del gioco collettivo, più propensa a soffrire, a rimboccarsi le maniche nelle difficoltà, a sbucciarsi i gomiti – non è vero capitan Rinaldi – per recuperare palloni. Insomma, energia pura.

E difendendo con tale intensità, con tanto spirito di sacrificio, in attacco molte cose diventano più semplici e quando alla sirena del secondo quarto vedi Baldasso, autore di una grande prova difensiva, centrare la retina da quasi metà campo, molte cosa diventano chiare, perfino segnare 89 punti alla seconda miglior difesa del campionato, appena 71 punti a partita, non fa gridare allo scandalo.

 

L’orario delle 12:00, per la diretta tv, ha tolto un’ampia fetta di pubblico alla squadra. Si sa, gli jesini, come i marchigiani, sono abitudinari e difficilmente rinunciano al pranzo della domenica a casa: mai come questa volta, è il caso di dire, gli assenti hanno avuto torto.

 

STARTING FIVE

Jesi: Dillard, Baldasso, Rinaldi, Jones, Totè

Udine: Cortese, Simpson, Penna, Pellegrino, Powell

 

DIAMO I NUMERI:

Quasi tutte le statistiche dicono Jesi, che tira con il 48% complessivo contro il 42%, ma è il 43% da tre che posa maggiormente, specie se si considera il 3/3 dall’arco di Baldasso. Un altro solco importante lo scavano le 8 palle recuperate da Jesi contro le 7 perse: molto spesso se chiudi con un saldo positivo, la spunti, a maggior ragione se gli avversari fanno decisamente peggio, -6.

Per la Termoforgia una prova tutta grinta ed energia (foto G.Esposto)

MVP:

Senza dubbio Mascolo, anche perché partito dalla panchina, il giocatore che, in una prova di coraggio ed energia di tutta la squadra, ha dato un contributo notevole, come nelle sue corde. Fermandoci superficialmente ai punti segnati, 8, si potrebbe obiettare qualcosa, poi, andando in profondità sullo scout, scopri che il ragazzo ha fatto di tutto, palle recuperate, assist, rimbalzi, perfino due stoppate rifilate ad avversari più alti, Mortellaro e Simpson. Il 25 di valutazione, solo Jones, fa un pelino meglio, tolti come detto gli “appena” 8 punti, è lo specchio di una prestazione da ricordare.

SALA STAMPA:

Cavina: «Non siamo stati bravi a capitalizzare in due o tre situazioni favorevoli, mentre Jesi è stata brava a punire i nostri errori difensivi. Abbiamo disputato un grandissimo primo quarto, che dovevamo capitalizzare meglio e possibilmente chiudere con un vantaggio maggiore. I due canestri facili dell’avversaria a inizio dell’ultimo quarto hanno reso difficile il nostro recupero. Quei recuperi che in certe partite possono far perdere fiducia all’avversaria. Sono stati due canestri semplici nella costruzione, che hanno rotto la nostra difesa. Non siamo stati sufficientemente intensi nei momenti clou del match.»

Cagnazzo: «Questi ragazzi meritano fiducia e pazienza quando ci sono momenti difficili. Credo che ognuno di loro abbia dentro qualcosa di importante e voglia sempre dimostrarlo. Non a caso poi nascono prestazioni come queste, con qualcuno che si tuffava per recuperare il pallone, dopo un momento difficile, dopo un errore, tutti hanno provato a fare il famoso passo in più. La fiducia è qualcosa di molto importante per i ragazzi, in questo modo nascoso partite come questa. Loro avevano la difesa più forte del campionato e abbiamo segnato 89 punti, dovevamo essere dominati a rimbalzo, invece così non è stato. Abbiamo fatto tante cose buone.»

 

TERMOFORGIA JESI – GSA UDINE 89-77 (16-20; 30-17; 11-23; 32-17)

Termoforgia: Dillard 15 (1/4, 3/8), Baldasso 16 (2/5, 3/3), Rinaldi 9 (3/8, 0/1), Totè 18 (9/13, 0/1), Jones 23 (6/10, 3/7), Kouyate ne, Mentonelli ne, Bordoni ne, Mascolo 8 (2/5, 0/0), Santucci 4 (0/0, 0/0), Valentini ne, Lovisotto (0/0, 0/1). All.: Cagnazzo.

Tiri liberi 16/21 – Rimbalzi 40, 7+33 (Rinaldi 10), Assist 19 (Dillard e Mascolo 7)

Udine: Cortese 10 (2/7, 2/6), Simpson 22 (5/10, 4/6), Penna 4 (2/3, 0/0), Pellegrino 6 (2/4, 0/0), Powell 18 (6/11, 2/5), Mortellaro 4 (1/3, 0/0), Pinton 3 (0/1, 1/7), Genovese 5 (1/1, 1/2), Nikolic (0/1, 0/0), Spanghero 5 (1/2, 1/5). All.: Cavina.

Tiri liberi 4/9 – Rimbalzi 11, 11+30 (Mortellaro 10), Assist 17 (Penna 5)

Arbitri: Tirozzi, Caruso, Tarascio

Spettatori: 1640