Demis Cavina

Il coach di Veroli nella bufera: “Il gruppo è unito”

SI PUÒ METTERE in discussione, dopo nemmeno un mese di campionato due tra i migliori coach della Legadue? Quest’anno è accaduto anche questo. Si parla di Gigi Garelli, già fatto fuori e senza tanti complimenti dopo appena tre turni dalla Tezenis Verona, e Demis Cavina, tecnico di Veroli, verso il quale il vulcanico presidente dei frusinati, Zeppieri, avrebbe già pronto il foglio di via, stando alla stampa locale. Facile immaginare quindi che la Prima arriverà sabato sera al Palabigi (ore 20.45 diretta Raisport), per sfidare la Trenkwalder, col coltello tra i denti. Per riscattare un claudicante inizio di torneo e tentare di salvare il proprio allenatore.

Coach Cavina, la partita con Reggio, per lei, è l’ultima spiaggia?
“I giornali li leggo anch’io, sono a conoscenza di certe voci. Ma col mio presidente, dopo la gara con Brindisi, non ho ancora parlato. E negli abituali colloqui con Bartocci, il general-manager, ci siamo occupati solo di basket giocato”.

Sui media frusinati si dice che le sia stata offerta una sorta di cospicua buonuscita in cambio delle sue dimissioni…
“Ribadisco, i giornali li leggo anch’io, ma di ufficiale nessuno mi ha detto nulla. Chi parla di queste cose credo voglia guardare solo al momento contingente, senza considerare il tanto buon lavoro svolto nei mesi passati. Una cosa però non ho problemi a dirla. Io non scappo, non mi dimetto. Perché dovrei farlo? Da quando ho iniziato ad allenare mi guida un principio: se hai coscienza di fare al meglio il tuo lavoro, non fuggi. Ed io non fuggo”.

Verrete al Palabigi col sangue agli occhi, quindi?
“Tutti, giocatori e staff tecnico, vogliamo riscattarci. Ai miei ragazzi chiederò di stringersi intorno alla maglia e alla squadra; di essere consapevoli del momento particolare che stiamo vivendo. Dobbiamo stare uniti con l’unico obiettivo di uscire da questo tunnel il prima possibile”.

Reggio non sarà un cliente facile. Si aspettava un inizio così buono?
“I risultati delle prime giornate spesso hanno un peso relativo, tuttavia i biancorossi mi hanno impressionato per la loro intensità, la compattezza e la capacità di reagire nei momenti difficili. In più hanno un Robinson in stato di grazia. Sarà dura”.

Come pensa di battere la Trenkwalder?
“Mostrando compattezza e coesione fin dalla palla a due. Con una grande concentrazione e agendo per limitare le loro principali fonti offensive, a partire da Robinson”.

SUL FRONTE reggiano sono ripresi ieri gli allenamenti in vista della gara di sabato. Oggi alle 19 il ds biancorosso, Alessandro Frosini sarà ospite del programma “La domenica mi lascia sempre solo”, in onda su Rumore Web, la radio dell’Università di Modena e Reggio.

Fonte: Il Resto del Carlino