treviso-basket-logoMarshawn Powell, ala forte di 201cm, è il primo straniero della recente storia della De Longhi Treviso. Sorridente e disponibile, l’ex Arkansas University, lo scorso anno già in Europa nel campionato ucraino prima e lituano poi, si presenta così: “Sono molto contento di essere qui, so che c’e’ molta attesa per questa stagione e che il club vuole tornare in alto, io sono a disposizione con tutto il mio entusiasmo e la voglia di lavorare duro per riportare Treviso dov’era e crescere quindi insieme alla squadra. Spero di imparare presto la vostra lingua e di conoscere la città e i tifosi. Da oggi saro’ al lavoro (primo allenamento alle 18.00 alle Acquette) con il coach e i miei nuovi compagni. So che siamo una squadra giovane e cerchero’ di portare nel gruppo un po’ di esperienza e di leadership attraverso l’esempio nel lavoro in palestra. A me piace lavorare sodo, quest’estate mi sono allenato da solo, ma da oggi mi mettero’ sotto per tornare in forma al più presto.

Marshauwn Powell

Powell con la maglia dei Razorbacks

Quali sono le tue qualità principali? “Mi piace giocare duro, combattere sul campo e fare quello che serve alla squadra. Posso giocare dentro l’area, ma anche fronte a canestro o tirare, ma quello che conta per me è vincere. Odio perdere e per questo do’ tutto quello che ho sul campo, quando gioco mi sento un guerriero.”  Marshawn ha scelto il numero 14 (“volevo il 33, ma mi hanno detto che non è possibile, allora vada per il 14”), è gia’ stato in Italia due anni fa in tournée con Arkansas University (“è un bellissimo paese e uno dei motivi per cui ho scelto Treviso, oltre che per la sua grande tradizione di basket, è che ero curioso di vivere in un posto come l’Italia”), si ispira nel suo gioco a un “fighter” come Kevin Garnett e per ora non sogna la NBA. “Lo scorso anno ho giocato in Europa per la prima volta, c’e’ grande differenza con il basket-college, ci sono giocatori esperti e ritmi diversi sia in allenamento che nelle partite, ma alla fine è sempre basket e se sai giocare giochi. Io mi sento un giocatore in crescita e ringrazio la dirigenza e il coach di Treviso che hanno creduto in me, penso che sarà un anno importante per la mia carriera e per il mio sviluppo come giocatore e come persona. Ci vediamo al Palaverde!” 

Coach Pillastrini felice per l’arrivo di Powell: “Quello di Powell è stato un acquisto ponderato molto, abbiamo scelto gli americani in base a come si complementavano tecnicamente con il gruppo degli italiani, e penso che lui con le sue dimensioni di giocatore interno con buoni movimenti spalle a canestro e giocatore esterno che sa tirare da tre e attaccare da palleggio, possa essere la soluzione ideale. E’ un 4 moderno – continua il coach  , versatile, atletico, prende rimbalzi, corre, insomma il giocatore che ci voleva per fare da raccordo tra i lunghi e gli esterni. Importante che abbia già avuto esperienza di basket europeo lo scorso anno, avere due “collegiali” sarebbe stato un po’ azzardato, inoltre mi piace molto come ragazzo, serio e lavoratore e convinto della sua scelta. Penso che, come tanti giocatori che abbiamo scelto per la nostra squadra, sia un atleta che ha le sue migliori stagioni di carriera davanti e che quindi crescerà con noi e con la squadra.

Dopo una lunga attesa dovuta al rilascio del visto, è finalmente giunto anche Coron Williams, guardia di 25 anni che proviene dal prestigioso college di Wake Forrest, alla sua prima esperienza fuori dagli USA, ma curiosamente “tornato a casa” visto che è nato a Vicenza durante gli anni di lavoro del padre nella Base Nato: “Per me questo è un vero ritorno a casa, sono anni che sento parlare dell’Italia, i miei mi raccontano molto dei tempi passati a Vicenza, ma io ovviamente essendo andati via quando avevo tre anni non mi ricordavo. Dai racconti sapevo che l’Italia è un paese bellissimo e ne ho avuto la conferma in questi primi giorni qui a Treviso. Finalmente sono a casa! Voglio imparare bene la lingua e conoscere la città al più presto.

Williams, che mastica già qualche parola di italiano, è una guardia tiratrice di 186 cm, e non vede l’ora di far vedere la sue doti sul campo: “I primi allenamenti sono andati bene, conoscevo un po’ Powell, avversario al college, ovviamente non conoscevo gli italiani, ma mi sembra una squadra forte,giovane e con entusiasmo. Io cerchero’ di portare al gruppo lemie qualità, sono un tiratore, ma posso anche attaccare il ferro e andare in contropiede. Voglio mettere il mio talento a disposizione della squadra e di coach Pillastrini e fare una grande stagione qui a Treviso.” A Wake Forrest uno dei vice allenatori era il “prof” Randolph Childress, ex grande playmaker in Italia che è stato anche giocatore di Pillastrini a Montegranaro: “Coach Childress mi ha parlato molto di Treviso, una città che da noi in USA è conosciuta per il basket e la sua storia. Per un giocatore americano che viene in Europa giocare qui a Treviso è fantastico, per la storia e la tradizione. Vorrei contribuire a riportare la squadra e la città ai suoi livelli, so che il Palaverde è una bellissima arena dove giocare e so che c’e’ tanto calore e passione, non vedo l’ora di coniscere i nostri tifosi e di giocare per loro.”

Il commento all’arrivo di Williams del suo nuovo coach, Stefano Pillastrini: “Le referenze su di lui datemi da Childress, con cui ho parlato molto, sono di un ottimo giocatore, gran tiratore, ma anche capace di mettere la palla per terra e con doti di leadership importanti. Il suo tiro sarà importante per noi, ma soprattutto le sue motivazioni. Andavamo in cerca di giocatori forti e soprattutto motivati, con voglia di crescere, e Coron come sentito anche dalle sue parole è perfetto in questo senso. Ora abbiamo cinque settimane per inserire lui e Powell nel gruppo e nel nostro sistema di gioco, il tempo c’e’ e lavoreremo sodo per essere pronti all’esordio il 5 ottobre al Palaverde.

Ufficio Stampa De Longhi Treviso