Dopo la sconfitta ai supplementari dei suoi, un infuriato coach Lamma dichiara in sala stampa: “Mi perdonate se nel momento in cui dopo che i giocatori e il coach di Roseto parleranno della partita, della vittoria, dell’orgoglio di Roseto, io volessi dire una cosa. Ho giocato a basket 20 anni, sono stato dirigente per 2 e questa è la mia prima esperienza da allenatore. Io faccio degli errori, i giocatori fanno degli errori, ci lavoriamo dalla mattina alla sera, come fanno tutti. I miei ragazzi lavorano, abbiamo avuto e stiamo avendo ancora momenti difficili. Ci sono riunioni tecniche per uscirne e mi girano i coglioni perché non posso parlare della partita: non si può fischiare antisportivo in quel momento. Su queste partite dipende il futuro di tutti i ragazzi che sono in campo. Un errore è un errore ma questo è qualcosa di diverso. Vorrei dire ai miei giocatori cosa hanno sbagliato e glielo dirò, però fa male, veniamo da 3 sconfitte consecutive nei minuti finali e perdere così non ci sta. Questa è la nostra vita, dovrebbe essere importante per tutti”.

Capitan Casagrande, di umore diametralmente opposto, afferma: “ Sono ancora in adrenalina pura. Onestamente siamo rinati, vincere e allenarsi bene durante la settimana aiuta. Ora ognuno ha trovato il proprio incastro a livello di squadra e sembriamo una formazione nuova. Non abbiamo fatto ancora niente ma andremo a Ferrara carichi, considerando anche di cavalcare il nostro periodo positivo. Nei supplementari, con due lunghi su tre fuori, abbiamo sopperito a due mancanze importanti e poi alla fine, le partite sono fatte di episodi, siamo stati più bravi noi a cambiare la partita. E’una fortuna avere in squadra un giocatore come Contento, che ora sta levando le castagne dal fuoco. Per il tipo di squadra che siamo ci serviva continuità, è stato un inizio pesante ma la forza di questo gruppo è che sopperiamo a mancanze tecniche con una carica emotiva grandissima. Devo fare i complimenti a tutti, dai più giovani ai più esperti. Questo punto di forza è da sfruttare, abbiamo riconquistato anche il tifo ed è bello girarsi e vedere la curva che rifiorisce: è primavera, dai!”.

Contento, vero e proprio eroe di serata, racconta ai giornalisti del PalaMaggetti: “ E’ andata bene, c’è tanta emozione, è stata una partita incredibile e con punteggio altissimo. Loro tecnicamente sono molto forti ma noi siamo squadra che, pur avendo delle mancanze, non molla mai. Non abbiamo mollato fino all’ultimo possesso, siamo stati abbastanza eroici nel disputare questa partita qui. Non abbiamo fatto una settimana di incredibili allenamenti ma c’era questa convinzione che, giocandola a morte, si riusciva a fare qualcosa di buono. Nonostante l’uno su due sui liberi nel finale, sono contento della prestazione che ho sfoderato nell’overtime. Mi dispiace per Mantova e la frustrazione dopo la sconfitta, specie per un episodio dubbio ma io parlo per la mia squadra e per i miei compagni. Il calore del pubblico, in un momento così importante della stagione, è stato fondamentale: noi ci giochiamo tutto, lottiamo sia per evitare i play out che per provare a prendere il terzultimo posto. Il calendario non ci sorride ma noi vogliamo e possiamo giocarcela con tutti”.

Di Paolantonio, artefice di questa importantissima vittoria, affarma: “Complimenti a Mantova che ha disputato una partita di grandissimo spessore. Sapevamo che sarebbe stata una battaglia ma la nostra squadra non molla mai e, sotto di 13, ero convinto che ce l’avremmo potuta fare. Quando un episodio decide una partita in un match così tirato, a volte ti sorride -come oggi-, a volte no (come con Trieste). Ovviamente ora abbiamo un enorme vantaggio su Orzinuovi, dobbiamo continuare a vivere alla giornata perché vogliamo provare a vincere contro Ferrara. Mantova è una delle squadre con più centimetri e forti fisicamente ed è normale che nell’overtime avesse qualche vantaggio in più di noi. Siamo stati bravi a non disunirci e a chiudere l’aria nella maniera giusta. Siamo arrivati al supplementare con poca benzina ma sono contento dell’aver ruotato a dieci perché tutti sono stati bravi a mettere il loro mattoncino. Attaccare l’area è stato chiave e, muovere la palla e ribaltare il lato contro una squadra così fisica è stato molto importante. Aumentare le rotazioni per arrivare il più freschi possibile può essere un’arma importante”.


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