Lega_Adecco_LNP_logo1Questa prima edizione della DNA in versione Silver ci ha fino ad ora insegnato che sarà difficile quest’anno trovare la squadra, come Torino l’anno scorso, che si mette lì davanti a tutte e non molla mai la presa fino alla fine, e anzi sono presenti molte mine vaganti rappresentate spesso da neopromosse che non ci stanno a fare solo le comparse. Ecco che la prima minifuga l’aveva tentata il Nord Barese che però ha sprecato due grosse occasioni in casa, prima con Ferrara, e ora anche con Chieti. Nonostante le buone costanti prove del duo Contento-Amoroso, e della buona gara di Elliott (15 punti), ai padroni di casa sono mancate tante cose, come ad esempio la presenza non d’impatto di Moore, la precisione di Merletto (2/12 al tiro) e un settore lunghi che è stato letteralmente messo sotto da quello ospite. Infatti per Chieti sicuramente c’è stata un’altra buonissima prestazione di Glover (17 punti e 6 assist), ma la differenza e il fattore discriminante l’hanno fatto soprattutto il suo Shaw-Soloperto, con l’ex Avellino in formato “monster” con 23 punti e 10 rimbalzi, per firmare il secondo successo consecutivo dei teatini. Con la caduta del BNB, l’incontro tra altre Ravenna e Roseto era in pratica diventato un pass per la vetta della classifica, e a staccare questo biglietto ci ha pensato l’Acmar che si è imposta al termine di una gara molto combattuta.Ravenna ha praticamente dato la dimostrazione che non serve per forza avere in squadra degli americani atleticamente straripanti, ma che sono necessarie più che altro le pedine giuste al punto giusto. Alla rinascita di gente come Bedetti e Rivali (di cui avevamo parlato la scorsa settimana), questa settimana ci aggiungiamo anche i contributi di Amoni e la crescita progressiva di Tambone. Non ci siamo ovviamente dimenticato di lui, Adam Sollazzo, il fulcro del gioco dell’Acmar, il classico americano atipico che però con i suoi 25 punti (frutto sempre di buone percentuali al tiro dal campo) ha vinto da solo il duello con Legion e Sowell, che sicuramente si sono fatti sentire, ma che non sono riusciti ad essere alla fine incisivi nei momenti importanti. Chi invece ha sprecato in maniera incredibile la possibilità di balzare in vetta, è Omegna che ha ceduto a Treviglio in quello che oramai è un classico della categoria. Sconfitta che brucia doppiamente per la Paffoni, sia appunto per il primato sfiorato, sia per come è arrivata. I rossoverdi sono praticamente stati avanti per tutto l’incontro, grazie a un Masciadri ritrovato, ma soprattutto per merito dei due americani, in particolar modo James, ancora una volta autentico dominatore con 16 punti e 15 rimbalzi. Anche questa sfida proponeva due squadre costruite in maniera diversa, infatti mentre la Paffoni si basa molto sui propri stranieri, Treviglio non fa certo lo stesso e l’eroe di serata alla fine è una nostra ben nota conoscenza, ossia Tommy Marino che sfiora una doppia doppia clamorosa (30 punti e 9 assist), ma soprattutto sale in cattedra quando la Remer sembra aver mollato, e riesce a ribaltare la situazione regalando ai suoi due punti che sono puro ossigeno.

Michele Benfatto, l'uomo più pericoloso della Mobyt Ferrara (foto di Gianluca Teodorini per www.pallacanestroferrara.it)

Michele Benfatto (foto di Gianluca Teodorini per www.pallacanestroferrara.it)

Un’altra neopromossa che inizialmente aveva impressionato, salvo poi flettere successivamente, è Mantova che però appunto subisce un altro fragoroso stop contro Matera. Certo per gli Stings pesa ancora una volta l’assenza di Mike Nardi, ma questa cosa da sola non può giustificare il rendimento non sufficiente di altre pedine importanti, su tutte Alibegovic. Ancora una volta quindi il peso doveva gravare sui due americani, ma mentre Clemente ha ripagato le premesse, questa volta Jefferson non è stato all’altezza della situazione. La “sfida americana” è stata quindi tutta vinta assolutamente dal duo lucano composto da Austin e Jones, autentici mattatori di giornata. Il primo ha messo a referto 23 punti con percentuali stellari ( 5/6 da 2, 4/5 da 3), il secondo invece ne ha realizzati addirittura 34 di punti. Insomma Matera c’è e si fa sentire, e Mantova? Chi invece ha fornito risposte importanti è senza dubbio Ferrara che ha offerto una prestazione molto autorevole contro una deludente Agrigento. In una giornata in cui Jennings e Mays non sono particolarmente stimolati, la “vecchia guardia” non fallisce la prova del nove e viene guidata dal “nuovo acquisto” Casadei (21 punti e 8 rimbalzi), ma anche dai volti noti della Mobyt come ad Ferri e Benfatto. Altro passo indietro per la Moncada, a cui non bastano Piazza e Mocavero, e che paga moltissimo una incredibile serata negativa di Vaughn, che chiude con un 0/11 dal campo. Chi invece quando scende in campo è sempre destinato a fare cose “da altra categoria” è Wood, che questa volta riesce a portare la sua Firenze al successo nel derby sul campo di Lucca. Ancora una volta 27 punti per il folletto della Enegan (unica pecca lo 0/5 da 3), che però questa volta è stato ben coadiuvato dall’altro americano ossia Swanston, ma anche da un reattivo Simoncelli da 17 punti. Non è quindi bastata una buona Arcanthea, che ha potuto contare sui soliti Deloach e Conger, ma che è comunque riuscita a coinvolgere nel proprio gioco un po’ tutti, e proprio per questo, questa sconfitta brucia ulteriormente.

Alberto Chiumenti, capitano Assigeco (foto Barbara Lodigiani)

Alberto Chiumenti, capitano Assigeco (foto Barbara Lodigiani)

Complice un calendario che senza dubbio ha dato una mano, Casalpusterlengo continua nella sua risalita grazie al successo contro Bari. Si è trattato però di una gara non già decisa come ci si aspettava, infatti i pugliesi, guidati dal trio Iannone-Latinovic-Spissu, hanno dato battaglia al Campus, ma alla fine si sono dovuti arrendere nuovamente. L’Assigeco infatti è riuscita a sfruttare alla lunga la propria maggiore profondità di roster, con 5 uomini in doppia cifra (Chiumenti 23 punti e 9 rimbalzi), e con gente come Donzelli brava nello sfruttare un aumento del proprio minutaggio. Finisce invece il periodo nero per Reggio Calabria che si impone su una Recanati disastrosa, tra le cui fila il 6 in pagella lo raggiunge il solo Fantinelli. Per la squadra di coach Ponticiello è servito molto l’acquisto di Hamilton ancor prima che il nuovo americano potesse scendere in campo. Infatti l’aggiunta di spessore della Viola, è servita anche da pungolo per alcuni giocatori che si erano un po’ addormentati ultimamente e che ora saranno più stimolati dal nuovo acquisto. Su tutti parliamo dell’altro americano cioè Bell che, dopo alcune prove incolore, è tornato a mettere a segno 21 punti per una prestazione importante.

Con quattro vittorie di fila, Ravenna salta quindi in testa alla classifica e si lascia dietro un gruppetto di 8 squadre a quota 6 punti. Dopodichè troviamo un altro gruppetto fermo però a quota 4, e infine la solita Bari con 0 punti.
Tra poco si riscende subito in campo, con Ravenna che però sarà chiamata ad una vera e propria prova del nove sul campo di Omegna. Si fregano le mani quindi anche le altre inseguitrici che, ad eccezione di Roseto e Casalpusterlengo, non si scontrano tra di loro. Infatti Matera, Treviglio e Chieti ospitano rispettivamente Lucca, Mantova e Agrigento, mentre Ferrara e il Nord Barese saranno impegnate a Firenze e Recanati. Chiude il quadro Bari-Reggio Calabria