ACEGAS TRIESTE –  BLS CHIETI  67–60  (18-12, 30-25, 49-44)

Acegas Trieste:  Teghini ne. ,Zaccariello 12, Bonetta 0 , Mastrangelo , Ruzzier 1,  Maganza 5, Moruzzi 7, Ferraro 14, Carra 20, Gandini 8 , Urbani 0 . All. Dalmasson

BLS Chieti: De Gregorio ne. ,  Rajola 8 , Gialloreto  7, Iannone  2, Martelli  ne., Raschi 13, Di Emidio 0, Porfido 2, Rossi  18, Diomede 10. All. Sorgentone

Spettatori: 6000 circa

Arbitri: Sivieri (FE), Tirozzi (BO)

TRIESTE – Un attesa durata ben 8 anni quella del pubblico triestino, dopo l’annus horribilis 2004 che  aveva visto la Pallacanestro Trieste scomparire dalla cartina geografica del grande basket. Ora la pallacanestro professionistica finalmente ritornerà in scena in una delle cornici con maggiore tradizione dello scenario italiano. Una gara 5 dominata sul piano dei nervi e della lotta a rimbalzo da parte dell’Acegas, che nei momenti di difficoltà ha trovato sempre la zampata del campione da parte di Carra e Ferraro. Chieti oppone una coriacea resistenza fino alla sirena finale, va viene tradita dalle scarse percentuali, specie nei momenti topici dell’incontro.

Un clima di grande partecipazione ha accompagnato questa attesissima gara 5, in un PalaTrieste mai così pieno negli ultimi anni, anche grazie all’ingresso gratuito concesso dalla società.

Inizio carico di tensione,  con  Chieti a farsi trascinare dal solito Rossi, che sotto i tabelloni mette in seria difficoltà il pacchetto lunghi dell’Acegas. Trieste resta comunque ben salda sulla partita con un Ferraro in stato di grazia, ed il punteggio in perfetta parità al 4’, 7-7. Trieste litiga con i ferri del proprio palazzetto, ma è molto reattiva a rimbalzo offensivo, e al 6’ il punteggio è ancora in equilibrio, 10-10 con le difese a prevalere sugli attacchi. Ruzzier è un metronomo nel condurre l’attacco, dimostrando una personalità incredibile vista l’importanza della posta in gioco e la sua giovane età, con Trieste a portarsi sul +4, 14-10 all’8. L’Acegas continua a nascondere la via del canestro ai teatini, chiudendo il primo quarto in controllo avanti 18-12.

Le percentuali dal campo scendono vicino alla quota critica del 30% per entrambe le squadre, grazie alla grande intensità difensiva e alla tensione dovuta alla posta in palio, con una partita esteticamente piuttosto brutta ma carica di emozioni ed in una cornice di pubblico semplicemente meravigliosa. Trieste mantiene inalterato il proprio fortino difensivo, e con Zaccariello e Gandini si porta al massimo vantaggio, 22-14 al 14’. Veemente però la reazione di Chieti, con uno Iannone in stato di grazia, 6-0 e partita di nuovo riaperta per il 22-20 del 16’. Chieti inizia a stringere le viti a livello difensivo, con Trieste in seria difficoltà contro la zona messa da coach Sorgentone ed i teatini che operano il sorpasso con Raschi al 19’, 24-25. Carra e Zaccariello mettono la zampata di esperienza sul finale, per il 30-25 con cui l’Acegas chiude il primo tempo. Trieste tira 2/11 da 3 e col 29% dal campo, ma domina a rimbalzo, con ben 11 rimbalzi offensivi agguantati nel primo tempo.

Il leitmotiv dell’incontro non cambia nemmeno al ritorno in campo delle squadre, con Trieste a controllare i tabelloni e a piazzare un parziale di 8-4, per il 38-29 del 23’. Chieti non accenna però a soccombere, ed anzi rilancia, grazie ad una ritrovata verve del solito duo Rossi-Raschi, per il -3 del 27’ 38-35. Maganza entra in campo per dare fiato a Gandini e non delude, portando un buon contributo difensivo e portando acqua al mulino dell’attacco triestino. Chieti però non molla e con la bomba di Diomede è di nuovo sotto, 42-41 al 28’. Carra e Diomede iniziano una sfida a colpi di prodezze dalla distanza, con l’esperto giocatore dell’Acegas che regala i suoi il 49-45 di fine terzo quarto.

Carra e Maganza sono protagonisti anche nell’avvio dell’ultima frazione, quando propiziano il 5-0 che porta il vantaggio di Trieste in doppia cifra, 54-44 al 32’. Trieste è sempre in controllo, ma non riesce mai ad ammazzare definitivamente l’incontro, con Chieti che resta attaccata alla partita con le unghie e con i denti, i due tiri liberi di Porfido fanno segnare il 59-50 del 34’. Il punteggio resta cristallizzato per oltre 2’, con entrambe le squadre incapaci di trovare la via del canestro e Chieti a vedersi ridotti sempre più i margini per la rimonta. Chieti prova a ridurre il passivo con Diomede e Rossi, con Trieste a mettere in campo agonismo ed intensità trascinata dal suo pubblico, senza però riuscire a trovare il tanto sospirato canestro della vittoria. A soli due minuti dalla fine il punteggio vede i giuliani avanti solo di 5 punti, 59-54, con Dalmasson a chiamare timeout. Ferraro segna una bomba allo scadere dei 24” che regala il +8 facendo esplodere di gioia il Palatrieste. Chieti alza definitivamente bandiera bianca, regalando la vittoria e la promozione in Legadue all’Acegas, con il punteggio finale di 67-60.