Un match senza esclusione di colpi che può valere una stagione. Chi si ferma è perduto. In vista della delicatissima sfida salvezza tra Bondi Ferrara e Termoforgia Jesi, abbiamo fatto il punto della situazione con l’esperto Mauro Cavina, noto giornalista de La Nuova Ferrara e di Telestense, nonché responsabile comunicazione del Kleb Basket Ferrara nella passata stagione.

Buongiorno Mauro, se dovessi azzardare un pronostico per domani pomeriggio diresti Ferrara o Jesi? “Direi senz’altro Ferrara. Prima di tutto perché gioca in casa e ultimamente sta facendo valere il fattore campo. In secondo luogo perché la cura del nuovo coach Spiro Leka sta dando i suoi frutti”

Dopo un avvio di campionato complessivamente più che buono, cosa è successo alla Bondi? Un crollo non solo psicologico… Esattamente. Si è trattato di un lento sgretolamento della fiducia e quindi un vero e proprio crollo psicologico graduale. A questo si è aggiunta la difficoltà di giocare compatti, di trovare risorse nel gruppo. Settimana dopo settimana anche l’assetto tecnico della Bondi ha trovato sempre meno certezze. Il nervosismo di Mike Hall, che ha portato alla risoluzione consensuale del contratto, ha caricato di responsabilità Swann, che è diventato unico terminale offensivo della squadra. Dopo qualche settimana, però, per le difese avversarie era facile fermare la Bondi. E così la società, dopo alcune mosse di mercato, è stata costretto al cambio di guida tecnica”

Senza Mike Hall ma con un Campbell e un Ganeto in più  (decisivi con 52 punti complessivi nel recente successo contro Imola), la Bondi sembra proprio voler voltare pagina in questa seconda fetta di stagione. Cosa ti aspetti da questa parte di campionato, considerato anche l’arrivo di Spiro Leka in panchina? “Una bella rivoluzione di quello che è stato il progetto iniziale. Mi aspetto una crescita costante per una squadra che si era immersa in una spirale negativa. Leka ha riportato fiducia nel gruppo che, ad onor del vero, è sempre rimasto unito e fedele a coach Bonacina. Ma non c’era quella serenità mentale nel fare le cose. L’arrivo del nuovo coach ha portato aria nuova e i giocatori ora hanno maggiore sicurezza”

Spiro Leka vs Bonacina. Quali sono le principali differenze tra i due allenatori? A tuo avviso, tralasciando i risultati e forse la gestione non ottimale dello spogliatoio per una serie di motivi, quale elemento ha maggiormente pesato sull’esonero di Bonacina? Direi che è stata proprio la mancanza di risultati la causa principale dell’esonero di Bonacina: 5 vittorie e 13 sconfitte sono un bottino deludente per una squadra partita con l’obiettivo salvezza, ma il sogno di restare poco sotto la zona play-off. Bonacina aveva la stima della società e dello spogliatoio, ma ad un certo punto non è stato capace di fare uscire la squadra da una apatia che cominciava ad essere pericolosa. Sembrava non avere più armi a disposizione. Leka ha sicuramente dato forza mentale ai giocatori e ridato ruoli chiari in una squadra che forse non aveva metabolizzato la ‘perdita’ di Hall. Quindi sicuramente Bonacina ha pagato l’inesperienza nel gestire certe situazioni. Leka, invece, questa esperienza l’ha subito messa in campo e fatta fruttare

Anche Jesi ora è in versione New Deal con l’ingaggio di Knowles e Maspero. Rispetto all’andata sarà di certo una partita totalmente diversa. Cosa ne pensa Mauro Cavina? “Si, sarà un’altra partita. Ma credo che le ultime prestazioni peseranno molto sulla gara di domenica prossima. Nel senso che Ferrara viaggia col vento in poppa, Jesi invece è in un momento difficile. Sarà forse la rabbia a far reagire i giocatori lesini”

In zona promozione Bologna è sempre più lanciata, mentre la lotta per la retrocessione resta apertissima. Anche Cagliari sembra aver invertito la rotta. Insomma c’è tanta competizione in fondo alla classifica. A tuo modo di vedere chi ha maggior chance di salvarsi? Risposta impossibile. Mai come quest’anno in fondo alla classifica c’è bagarre. Quindi credo si dovrà attendere l’ultima giornata per avere verdetti certi. Per la promozione Bologna sembra davvero lanciatissima. Ma anche qui attenzione ai colpi di scena. Comunque, oltre alla Fortitudo, vedo bene Montegranaro. Solida sia mentalmente che dal punto di vista tecnico e dell’esperienza”

Grazie Mauro per la disponibilità e in bocca al lupo per questo finale di stagione “Grazie a te Daniele (Bartocci), crepi il lupo”