E’ una vera e propria rivoluzione a campionato in corso quella che sta avvenendo in questi giorni a Ferrara. La Bondi del presidente Bulgarelli ha infatti esonerato coach Tony Trullo dopo la sconfitta 107-75 a Roseto. Fatale al coach abruzzese il -32 del PalaMaggetti, che ha convinto i massimi dirigenti biancazzurri a dichiarare “fallito” il progetto tecnico di Trullo e a scegliere altre strade per il prosieguo della stagione. La Bondi occupa in questo momento il terzultimo posto in classifica in coabitazione con Chieti (12 punti) ed è a serio rischio play-out.

Coach Trullo, esonerato da Ferrara.

Coach Trullo, esonerato da Ferrara.

Un fallimento dunque per Trullo, che dopo i buoni risultati ottenuti nella sua Roseto non è riuscito a ripetersi a Ferrara, accusato da alcuni addetti ai lavori di scarsa autorevolezza nella gestione dello spogliatoio, probabilmente anche non supportato dalla società e da chi gli stava vicino.

Come spesso accade in caso di cattivi risultati chi paga è l’allenatore. Trullo ricopriva anche il ruolo di direttore sportivo, per cui la società ha dovuto rimettere in discussione tutto il progetto tecnico. Dopo un “casting” di due giorni alla fine la scelta del presidente Bulgarelli è ricaduta su due cavalli di ritorno: Alessandro Pasi come direttore sportivo e il ferrarese doc Adriano Furlani per la panchina. Andrea Bonacina, già vice di Trullo e in odore di promozione prima dell’accordo con Furlani, resterà come assistente del neo-coach estense.

Adriano Furlani, alla terza esperienza con Ferrara.

Adriano Furlani, alla terza esperienza con Ferrara.

Per Pasi è la seconda esperienza a Ferrara dopo quella della passata stagione, quando fu nominato anche in quel caso direttore sportivo all’indomani delle dimissioni di John Ebeling. Sarà il “trade d’union” tra società e squadra, con uno sguardo a quello che offrirà il mercato.

Adriano Furlani torna invece per la terza volta in sella alla panchina ferrarese. La prima nel 2011, alla nascita della società, quando traghettò l’allora Mobyt alla vittoria abbastanza agevole del campionato di Divisione Nazionale B. La seconda a inizio 2013, quando – subentrato ad Alberto Morea – trascinò fuori dalla zona retrocessione Ferrara portandola alla salvezza vincendo la serie play-out con San Severo. Noto per la sua mano ferrea nella gestione dello spogliatoio, forse è proprio quello che serviva a questa squadra, apparsa negli ultimi impegni scollata e svogliata.

Domenica l’esordio nel derby casalingo con Mantova, reduce dalla splendida vittoria con la Virtus. Un match difficile, ma Ferrara ha dimostrato che – con la giusta voglia e intensità in campo – può giocarsela con chiunque.