QUI CHIETI: Settimana turbolenta per le Furie abruzzesi. I teatini infatti hanno visto riempirsi l’infermeria che dopo l’infortunio di lunga degenza di Ty Abbott, ha visto Jacopo Vedovato riscontrare lievi problemi alla schiena e Marco Allegretti soffrire di una sospetta borsite che già nello scorso match ha limitato al minimo (solo due minuti) la sua permanenza in campo. Entrambi però dovrebbero partecipare alla contesa odierna, seppur qualche riserva sull’utilizzo di Allegretti resta, poiché la forte ala varesina ha ripreso soltanto ieri ad allenarsi. Dirigenti e staff sono concentrati sull’incontro, sebbene molti fattori potrebbero distrarre la squadra, come ad esempio il fatto di giocare di Venerdì, l’arrivo sul parquet abruzzese di Damian Hollis, figlio della gloriosa stella della Rodrigo Pallacanestro Chieti Essie Hollis e la prima volta che l’inno della compagine teatina verrà udito dai propri sostenitori. Per Pino di Paolo, assistant coach teatino, la chiave della partita sarà “nel riuscire a contenere le bocche di fuoco di Brescia e nel reggere la sfida sotto le plance”. Lo stesso dichiara che “affronteremo una squadra esperta e lunga, che ritengo possa competere per le prime tre piazze della classifica finale. I bresciani giocano una pallacanestro di stampo prevalentemente offensivo, potendo contare su giocatori, come Hollis, dalla mano caldissima. Possono inoltre contare su gente di molta esperienza, come Cittadini, Ferrari e Holmes e questo è di sicuro un vantaggio per loro, visto che noi contiamo invece su ragazzi, per la maggior parte, esordienti in questo campionato”. Matteo Piccoli invece parlando di sé, racconta che “sarà una grande emozione confrontarmi con Marco Passera (ex della contesa), che fino a qualche anno fa sostenevo come tifoso sugli spalti”. Ci si aspetta una buona cornice di pubblico, finora ripagato con due vittorie in altrettanti incontri casalinghi. Ogni giudizio è rimandato al giudice più severo, il campo.
QUI BRESCIA: Mercoledì sera, nella sala stampa del Pala San Filippo, coach Andrea Diana e Mirza Alibegovic hanno fatto il punto della situazione a 48 ore dalla sfida in terra abruzzese. Ha esordito coach Diana: “Quella di venerdì sera sarà una trasferta molto ostica perchè Chieti davanti al proprio pubblico riesce a fornire prestazioni di grande energia e confidenza. Ma al tempo stesso sarà un banco di prova decisamente importante per noi, perché vogliamo approcciarci alla gara in maniera assolutamente diversa da quanto fatto a Roseto. Sarà inoltre un match che ci servirà per capire se siamo in grado di fare passi in avanti sia per quanto riguarda il nostro livello di concentrazione che spesso non siamo in grado di mantenere alto per tutta la durata della partita, sia per quanto riguarda il nostro gioco e la nostra mentalità di squadra. Vedo una squadra con ampi margini di miglioramento, soprattutto per quel che concerne il coinvolgimento collettivo. Il fatto di segnare molto dipende dal fatto che abbiamo giocatori di talento, ma sappiamo che la qualità del nostro gioco deve crescere, soprattutto a livello di equilibrio, perchè questo ti porta ad avere un atteggiamento difensivo importante ed è quello su cui stiamo lavorando”.
Le parole di Mirza Alibegovic: “Come ha detto il coach, sappiamo che domani sera ci aspetta una squadra che fa dell’energia davanti al proprio pubblico una delle sue armi principali-, senza dimenticare, però, l’aspetto tecnico: da Monaldi e Armwood fino a Lilov, Chieti dispone di giocatori molto validi e soprattutto molto pericolosi nel tiro dalla lunga distanza e a questo aspetto dovremo fare molta attenzione. Noi vogliamo migliorare e dimostrare che anche in trasferta possiamo dire la nostra e non solo davanti al nostro pubblico. Chi è il leader di questa squadra? Io dico che ne abbiamo tanti, perchè ogni partita può emergere un protagonista diverso che trascina gli altri a una rimonta o al consolidamento di una vittoria, come abbiamo fatto vedere in occasione delle tre vittorie che abbiamo conquistato”.
Palla a due alle ore 20:30 al Palatricalle Sandro Leombroni, Chieti
A cura di Federico Ionata e Klaus Krug
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