FORTITUDO MONCADA AGRIGENTO – ASSIGECO CASALPUSTERLENGO 77-70 (Stats)

Buon esordio per Di Viccaro (foto di Calogero Montana Lampo)

Di Viccaro al tiro (foto di Calogero Montana Lampo)

AGRIGENTO – Buona la prima per la Fortitudo Moncada Agrigento. La squadra di coach Franco Ciani, tuttavia reduce da una preparazione pre-campionato difficile, con l’infortunio del play emiliano, Alessandro Piazza, e l’arrivo in netto ritardo dell’americano Kwame Vaughn, ha battuto l’Assigeco Casalpusterlengo con il punteggio di 77 a 70.

Un partecipato minuto di assoluto silenzio, seguito dal fragore degli applausi, per le vittime dell’ultima tragedia del mare che si è consumata al largo di Lampedusa, ha dato il via al campionato di Lega Adecco Silver 2013/2014.

Nonostante la partita disputata ieri sera al PalaMoncada abbia mostrato le difficoltà di entrambe le formazioni, ancora in fase di rodaggio, soprattutto sul fronte dell’intesa tra i giocatori sul parquet, meritata è la vittoria dei giovani del presidente Salvatore Moncada, che hanno mantenuto il vantaggio in 38 minuti circa di gioco. Un vantaggio che sarebbe potuto diventare netta supremazia se i biancazzurri non avessero concesso in più occasioni la reazione ospite. Top scorer della serata, Logan Aronhalt, con 22 punti. Quindici quelli messi a segno dal cubano Sant-Ross e dal capitano rossoblu Chiumenti.

Dalla parte biancazzurra, invece, il miglior realizzatore è stato il lungo leccese Emanuele Mocavero, 18 punti e 9 rimbalzi, a cui fanno seguito i 17 punti di Fabio Mian, con il 60 percento di tiri da 3. Buona la difesa di Albano Chiarastella, in doppia cifra, e la regia, seppur non al meglio, di Alessandro Piazza.

SALA STAMPA

Esordio con sconfitta per l'Assigeco (foto di Calogero Montana Lampo)

Esordio con sconfitta per l’Assigeco (foto di Calogero Montana Lampo)

Franco Ciani (all. Agrigento): “Iniziare un campionato così difficile con una vittoria, toglie un po’ di pressione e ci fornisce segnali importanti per continuare a lavorare con maggiore serenità. Avere tenuto il vantaggio per oltre 38 minuti ci conforta, perché significa che a mantenere il controllo dell’intera partita siamo stati noi. Certo, è mancata la freddezza, la lucidità e forse anche l’organizzazione di conservare il divario comodo che avevamo raggiunto. Temevano i loro tiratori e rimbalzisti e credo che i nostri timori siano stati confermati dal campo. L’eccellente partita di Chiumenti e dei due stranieri ne sono una conferma; abbiamo regalato due/tre tiri comodi ad Aronhalt che non avremmo dovuto concedere, e permesso troppi rimbalzi in attacco, caratteristica di questa squadra. Non siamo ancora in grado di preparare la partita da dover disputare sulle attitudini degli avversari, perché siamo ancora a metà dell’opera sul fronte dell’intesa della squadra sul parquet di gioco. Tuttavia questa metà ci ha permesso di vincere”.

L’allenatore friulano ha commentato anche l’innesto dei nuovi arrivi: “Mocavero ci fornisce solidità; Piazza estro, esperienza e capacità di leggere le dinamiche del gioco. Ma penso che sia stata l’intera squadra a distribuire responsabilità e compiti all’interno del roster sceso in campo. Vaughn non è abituato ad alcune situazioni tattiche, quindi dobbiamo reciprocamente imparare a giocare insieme. Sarebbe sbagliato, infatti, pensare in questo momento a una sua continuità, non di rendimento, ma di tipologia di gara. Il fatto di giocare con un solo straniero non renderà la vita facile a Kwame perché avrà la pressione della difesa avversaria concentrata su di lui, come questa sera. Fino a quando non sarà abituato a leggere queste situazioni avremo prestazioni sempre differenti. Al completo abbiamo svolto solo cinque allenamenti e quindi non posso che essere contento su come si siano integrati i nuovi acquisti, anche perché da due anni a questa parte il punto di forza della Fortitudo è, e deve essere, il gioco di squadra. Saranno i compagni, infatti, all’occorrenza, a lavorare in modo che anche Kwame esca fuori con la sua esplosività sotto canestro, smarcato dalla difesa avversaria” .

Capitan Chiumenti cerca l'appoggio al tabellone (foto di Luca Mallamaci)

Chiumenti è stato tra i migliori dei lodigiani (foto di Luca Mallamaci)

Chiarastella (giocatore Agrigento): “Giocare in casa la prima partita è sempre difficile. Il Casalpusterlengo è una squadra fisica con buoni tiratori da tre. Abbiamo sofferto all’inizio il rimbalzo offensivo. Siamo stati bravi a ribaltare questo aspetto nel secondo tempo. Abbiamo ancora tanto da lavorare, però credo che siamo sulla strada giusta“.

Michele Carrea (vice-allenatore Assigeco): “Eravamo ottimisti, convinti di poter fare bene contro un avversario di grande qualità ed esperienza che ha saputo gestire al meglio i momenti chiave della serata con gli uomini giusti. Non si può essere contenti quando si perde, però usciamo con sensazioni positive, al di là del risultato noi coach dobbiamo analizzare la prestazione che è stata di buon livello sotto diversi punti di vista“.

Luca Vencato (giocatore Assigeco): “Spiace perché abbiamo commesso qualche evitabile errore in fase difensiva che non possiamo permetterci. Si è perso, però è solo la prima tappa di una stagione lunga: dobbiamo imparare a fare meglio in difesa e a metterlo in pratica già da domenica prossima al “Campus”, dove non dovremo concedere nulla di facile agli avversari

Giovanatto (ex di turno in maglia Moncada): “È stata una bella gara, siamo sempre stati in vantaggio. Forse non è stata una partita molto ordinata, però si sono visti molto atletismo e divertimento“.

FORTITUDO AGRIGENTO – CASALPUSTERLENGO 77-70 (24-19; 17-12; 21-25; 15-14)

AGRIGENTO: Piazza 2, Vaughn 14, Mian 17, Chiarastella 10, Mocavero 18, Di Viccaro 5, Anello 3, Giovanatto 6, De Laurentiis 2, Portannese n.e. Allenatore: coach Franco Ciani. Assistant coach: Luigi Dicensi.

CASALPUSTERLENGO: Vencato 4, Masoni 5, Quarisa 4, Ricci, Chiumenti 15, Rossato, Vencato 4, Sant- Roos 15, Donzelli, Bonessio 5, Aronhalt 22. Allenatore: coach Andrea Zanchi. Assistant coach: Michele Carrea.


Ufficio Stampa Fortitudo Moncada Agrigento / Luca Mallamaci (Il Cittadino di Lodi)