Marco Contento, grande protagonista dell'inizio di campionato di Corato (foto di Barbara Lodigiani)

Marco Contento, grande protagonista dell’inizio di campionato di Corato (foto di Barbara Lodigiani)

CODOGNO – Serata da lacrime amare per l’Assigeco, ricordi di una “prima” stagionale al “Campus” confusa e poco efficace, spazi che non ci sono, canestri che sembrano più piccoli del solito. La squadra di Andrea Zanchi si arrende all’arrembante vivacità del Corato, guidato dall’ex Marco Contento (7/12 al tiro, 2 assist), denotando un approccio tenero e una certa difficoltà a mettere in gioco il “quid” necessario a scrivere le pagine preferite del copione nei momenti che contano.

In una gara decisa negli ultimi 38 secondi (si era sul 53-54) sul rimbalzo di Amoroso che poi converte (a 14″) i liberi concessi sul fallo di Ricci (53-56) l’aspetto che emerge sono i due successivi arcobaleni dall’arco non concretizzati da Aronhalt. La serataccia al tiro dei rossoblu (19/55 dal campo) è la sintesi di una gara passata a vedere il canestro con poca frequenza e mira sballata. Le percentuali di Aronhalt (2/10), Chiumenti (3/10) e Sant-Roos (5/12), i terminali principali del gioco, sono la cartina di tornasole di un canovaccio condizionato dalla fase difensiva del Corato e dal deficit di carattere dei ragazzi di Zanchi.

I pugliesi tengono l’uno contro uno e controllano bene il perimetro: intensità, pressing spinto tutto campo, la zona alternata all’individuale, raddoppi e aiuti fanno sfumare gli abituali riferimenti ai lodigiani, costretti a metterci più tempo nel far girare la transizione e impostare l’azione d’attacco. Giulio Cadeo esalta il talento dei giovani italiani Contento, Petrucci (5/14, 2 rimbalzi), Merletto (1/4, 3 assist) e Ancellotti (3/5, 9 rimbalzi), sagaci nel distribuire oneri e onori per firmare il parziale di 9-27 che dall’11-6 dell’8′ del primo quarto al 1′ del terzo quarto (20-38, massimo vantaggio esterno) ribalta l’inerzia lanciando i pugliesi. In questo frangente, il fattore chiave della vittoria, emergono le qualità del Corato, capace di sfruttare sentieri semplici ma efficaci per battere lo schieramento difensivo dell’Assigeco.

Serata difficile al tiro per Aronhalt (foto di Barbara Lodigiani)

Serata difficile al tiro per Aronhalt (foto di Barbara Lodigiani)

I rossoblu spronati dall’energia positiva di “Pippo” Ricci (5/11, 9 rimbalzi) danno vita a un secondo tempo completamente differente, caratterizzato dalla progressiva limatura dello svantaggio: 30-39 al 3′, 40-46 al 9′. Già nel terzo periodo l’Assigeco evidenzia la carica e impegno necessari a dare una svolta all’inerzia. Il Corato si affida alla solidità di Amoroso (4/9, 8 rimbalzi) all’ombra del canestro e a spruzzate di Elliot (3/6, 8 rimbalzi) per tenere la rotta sotto la pressione della rincorsa dell’Assigeco. I lodigiani fanno affidamento al carattere per interrompere la fluidità di gioco degli avversari (6 punti nei primi 9′ del quarto conclusivo), costretti all’angoscia della gestione con il fiato avversario sul collo, ma non hanno abbastanza “sprint” per far girare la gara a proprio favore, nonostante le diverse opportunità nell’ultimo quarto.

Sono momenti che contano. Sul 40-50 al 5′, siglato da Ricci, l’Assigeco non sfrutta il tecnico rimediato da Contento: 0/2 di Aronhalt ai liberi e possesso gettato alle ortiche. Anche l’1/4 ai liberi negli ultimi due giri di lancette ha un certo peso nell’economia della rimonta rossoblu che sembra concretizzarsi quando Ricci mette i liberi del 53-54 a 38″ dalla fine. La giocata di Amoroso rilancia le speranze pugliesi: i tiri sbagliati all’ultimo tuffo da Aronhalt confermano che per l’Assigeco proprio non era serata.

UCC ASSIGECO 53

BNB CORATO 57

(11-9; 20-35; 40-48)

UCC ASSIGECO Vencato 7, Aronhalt 5, Sant-Roos 11, Chiumenti 9, Ricci 15; Donzelli 3, Bonessio 3, Masoni, Quarisa. Ne: Rossato . All.: Zanchi

BNB CORATO Contento 16, Petrucci 13, De Angelis, Amoroso 11, Elliott 7; Ancellotti 6, Merletto 4, Moore. Ne. Caldarola, Papagno. All.: Cadeo

Arbitri Scrima di Catanzaro, Grigioni di Roma, Gagno di Spresiano

Note Spettatori 800 circa. Tiri liberi: Assigeco 11 su 18; Corato 8 su 13. Tiri da tre: Assigeco 4 su 22; Corato 3 su 20. Usciti cinque falli: Contento (39′) e Chiumenti (40′).

I commenti dei coach:

Andrea Zanchi rimprovera la squadra: «Non possiamo avere paura»

Giulio Cadeo guarda avanti: «Dobbiamo migliorare»

CODOGNO Una partita così Andrea Zanchi non riesce a mandarla giù. «Mi auguro che i bonus del nervosismo dell’esordio, fuori casa e al “Campus”, si siano esauriti – sottolinea il coach dell’Assigeco -. Non possiamo permetterci l’approccio troppo molle del primo tempo e la mancanza di personalità, cosa che mi fa veramente male, non solo dei giovani ma anche degli elementi più esperti. Può succedere di sbagliare i primi tre tiri, ma devi mettere quelli decisivi: mi aspettavo sarebbe successo nel finale. Nulla da dire sull’impegno dei ragazzi, non è mai mancato, e sulla reazione che ha permesso di riaprire la gara nel secondo tempo. Una squadra come la nostra può avere tutto fuorché paura». Troppe le occasioni gettate nei momenti decisivi. «Bisogna giocare spavaldi, senza timori con l’atteggiamento giusto e la personalità che serve. Senza per noi diventa dura. Da domenica prossima mi auguro di vedere una squadra con la bava alla bocca – continua Zanchi -. Il Corato non ha mica vinto per gli americani, hanno firmato 7 punti in due, ma per la prestazione di ragazzi che l’anno scorso magari erano in Dnb. Hanno meritato per come sono stati capaci di interpretare la gara e per come ci hanno fatto giocare. I miei sono stati al di sotto delle aspettative. Colpa mia che non ho trasmesso i giusti stimoli per lottare su ogni pallone».

Giulio Cadeo è contento per il successo ma guarda avanti. «Ho visto qualche lacuna in difesa, l’Assigeco ha sbagliato tanti tiri aperti: paradossalmente siamo andati meglio nel secondo tempo quando i lodigiani hanno fatto più punti perdendo però fluidità in attacco – spiega il coach del Corato -. Il nostro gioco è questo, ma siamo lontani da come vorrei vedere esprimersi la mia squadra: contiamo di migliorare e allungare le rotazioni. Oggi, a parte i due ragazzini, ho fatto girare tutti gli esterni».


Luca Mallamaci (Il Cittadino di Lodi)