Il 30 giugno 2013 si chiude l’era di Legadue iniziata nel 2001.

“Legadue, il campionato che accende l’Italia”è stato lo slogan dell’ultima stagione: e oggi può essere associato anche per definire una storia che, in dodici anni, ha coinvolto tanta gente a tutte le latitudini.

Dodici stagioni, altrettanti campionati densi di emozioni che ogni anno si sono rinnovate su tutti i parquet.

Una storia avviata da personaggi che hanno creato le basi e oggi, che si chiude l’ultimo capitolo, meritano di essere ricordati: il primo presidente, l’indimenticato Chiarino Cimurri, poi Valentino Renzi.

Dodici stagioni in cui sono passati club che hanno dato prestigio e sempre più consolidato questa lega, cercando di crescere e migliorare, nonostante anni difficili, a costo anche di sacrifici sempre più duri. A tutti, un pensiero di gratitudine e un “in bocca al lupo”. a chi lotta per tenere duro e a quelle piazze che non ci sono più perchè possano rivivere come già successo ad altri.

A tutti i presidenti, general manager, dirigenti e collaboratori di ogni club, compagni di viaggio in questi 12 anni, di cui conserveremo il giusto e meritato ricordo, è doveroso tributare un caloroso ringraziamento per l’indispensabile opera svoltamichelini - lauro

Dodici stagioni in cui Legadue è stata una grande scuola formativa a tutti i livelli.

Dodici campionati in cui sono cresciuti coach, giocatori italiani e stranieri che poi hanno spiccato il volo verso carriere di alto profilo, trovando in Legadue anche l’insegnamento e l’esempio di grandi campioni che sono venuti a giocare in questa lega con l’umiltà di chi conosce l’essenza dello sport e si mette al servizio di chi ha un futuro tutto da scrivere.

A tutti, allenatori e staff tecnici, giocatori, e anche agli arbitri, salutando ancora Roberto Pasetto e Maurizio Pascotto, che concludono la loro brillante carriera proprio in questa stagione, grazie.

Dodici campionati accompagnati da un pubblico sempre presente e fedele, che ci ha regalato emozioni in palazzetti pieni di colori, calore e passione: vero motore di tutto e a cui in questi anni si è cercato di offrire la possibilità di sentirsi sempre più coinvolto e protagonista. E “la famiglia di Legadue”, fatta dagli utenti che si sono registrati per le varie iniziative, ovvero dai tifosi, si è ingrandita sempre di più.

Nell’ora dei saluti, non può mancare un sentito ringraziamento agli sponsor che hanno creduto nel progetto Legadue: a tutti, davvero, grazie. Un pensiero esteso anche a tutti i fornitori che hanno garantito sempre professionalità e impegno.

E non può mancare neanche una citazione piena di riconoscenza a tutti i media, nazionali e locali (tv, carta stampata, radio e web) che hanno accompagnato, (anche criticamente quando necessario, ma costruttivamente), sottolineato e sostenuto il lavoro di Legadue, dando un contributo fondamentale per un crescendo di credibilità e visibilità.

In particolare, non può mancare il ringraziamento a Rai Sport da sempre al fianco di Legadue: ringraziando davvero tutti, menzione d’obbligo per Franco Lauro ( che fin dall’inizio ha prestato la sua voce, la sua competenza giornalistica di grande professionista, e la sua passione, ad un nuovo campionato che stava nascendo, aiutandone la crescita. L’ultima finale Pistoia-Brescia, (raccontata insieme al commento tecnico, sagace e brillante, di Stefano Michelini) è stata la punta di questa crescita, seguita da una platea di telespettatori cresciuta anno dopo anno. Nota personale: da Franco Lauro, lavorando per 8 anni al suo fianco, ho appreso tante cose che mi sono state utili anche successivamente quando sono divenuto presidente di Legadue, Stefano Michelini è stato mio avversario quando eravamo ragazzi ai tempi delle giovanili: è stato bello ritrovarli in questa avventura.

Un particolare plauso e affettuoso ringraziamento, infine, a tutti quelli che hanno lavorato in questi anni con grande abnegazione, professionalità e cuore nello staff di Legadue, con l’auspicio che possano raccogliere altre, meritate soddisfazioni.

Si chiude un capitolo, se ne apre un altro: l’augurio sincero è che raccolga altrettanta, e anche più, fortuna e soddisfazioni per il bene del nostro movimento e di tutti gli appassionati. Per un futuro di rinnovati slanci: che è quello che più conta, per chi ama davvero il nostro basket

Marco Bonamico