VOTO 10 a Dawan Robinson (25,6 rimbalzi, 3 recuperi), Donny Taylor (24, 7 recuperi, 3 assist), Demian Filloy (9 e 5 rimbalzi) e a tutta Reggio: ci sono affermazione, rivincita e meritata gioia, in un week end che può sancire il ritorno nell’olimpo di un club che, la LegaDue, l’ha sempre fatta sentendosi ‘sprecata’. Ora non resta che cogliere l’attimo. L’ultimo miglio.

 

VOTO 9 a Philip Martin (19,9/9 al tiro, 5 rimbalzi e 2 recuperi), volete sapere come si torna in corsa per la A nel giro di due settimane? Ok: si prende il play più forte del campionato e lo si mette a fare il play, mentre il 4 che faceva il 5 torna a fare il 4 e viceversa. Voi direte: elementare, Giancarlo. Talmente tanto che per 22 partite avevano fatto tutto il contrario. Un Sacco bello.

 

VOTO 8 a Leemire Goldwire (26, 7/9, 5 rimbalzi e 6 assist), incredibile come l’unico giocatore, assieme ad Huff, che si sarebbe dovuto confermare lo si sia lasciato scappare per una manciata di dollari in più. Americano, play-guardia, 25 punti a partita, segna quando conta e in casa è sempre decisivo. Coi vari biglietti dei 234 tesseramenti si era già ripagato. Assurdità.

 

VOTO 7 a Terrence Roderick (31,11/21, 6 rimbalzi e 3 recuperi), ma del resto che fosse molto forte lo si sapeva. Il problema però resta ‘la pallcanestro’: puoi essere difensore quanto vuoi, ma se intorno a te non difende nessuno nemmeno a pagarlo oro, alzi le gambe pure tu. Contagiosi.

 

VOTO 6 a Tuukka Kotti (10,12 rimbalzi, 3 perse), perché sul +2 a 1″ dalla fine si sente la necessità di fare fallo con una palla che sta andando verso centrocampo? Perché, dentro quell’arena, il concetto spazio-tempo spesso assume connotati oltre natura. Source Code.

 

VOTO 5 a Dwight Hardy (19 ma 9/25 e 4 perse), anche qui torniamo al concetto ‘giancarlosacchiano’ del “fermate l’americano che fa canestro e fermerete il nemico”. Il problema è che, in trincea, a difendere Pistoia, ci sono Galanda, Toppo e Bobby Jones, più un manipolo di bei giovini ancora sbarbatelli. E così è come gli spartani alle Termopili. Trecento (punti di sutura).

 

VOTO 4 a Francesco Basei (2,1/5, -1), tendenzialmente contro Filloy e Antonutti si fa abbastanza fatica vero? E un po’ anche a Simone Berti (3 punti, 5 falli), seppur ci siano città romagnole che, dopo aver visto Marino, ne rimpiangono le possibili gesta. Disperati.

 

VOTO 3 a Riccardo Moraschini (2/8) e Giacomone Eliantonio (1/4) ma soprattutto alla Comtec: in pratica della partita non se n’è preoccupato nessuno, tutti li ad aspettare la mannaia della signora in nero che decida i campionati al posto dei giocatori di basket. Dura lex sed lex? Si, ok, ma tutti gli anni sta storia non si sostiene più. Toto-penalizzazione.

 

VOTO 2 a Donnie McGrath (2/5,1 persa), oh ragazzi questo è giù due partite che va nei numeri negativi o giù di li. Salutare uno che aveva voglia così e così (Vukcevic) per prendere uno che non sembra vendersi l’anima al diavolo per restare in campo è proprio un lusso. Che evidentemente si possono permettere. Beati loro.

 

VOTO 1 ad Andrea Ghiacci (2/5, 4 perse, 5 falli) e Paul Marigney (1/7 da tre, 7 perse), alla faccia del super attacco scafatese: stare sotto i 70 punti segnati contro la Conad è contro il regolamento. Eccesso di sterilità.

 

VOTO 0 a Thomas Coleman, far giocar lui o il pivot dell’Artusiana (chiunque sia) poco cambia. Ma alla fine, il problema, non è neanche lui. Bensì chi è arrivato a comprarlo e/o allenarlo. Gli incolpevoli son quelli che lo han dovuto vedere. Inadeguato

 

Matteo Peppucci-La Voce Di Romagna