Ci siamo, come ogni anno dal 2014, il primo weekend di marzo vuol dire Finali di Coppa Italia LNP. Un evento che sin dalla sua nascita ha subito riscosso grande successo, soprattutto per il coraggio di rischiare e di inventare qualcosa di mai visto in Italia. La prima edizione targata LNP a Rimini Fiera viene ancora ricordata oggi come uno degli eventi sportivi più riusciti nel nostro paese, che LNP ha provato a riprodurre negli anni successivi non con lo stesso successo ma riscuotendo comunque grandi consensi dagli addetti ai lavori. Le ultime due edizioni sono state organizzate in modo “tradizionale”, uscendo dalla cornice inusuale della Fiera di Rimini ed entrando nuovamente in un palazzetto, e stessa cosa verrà fatta quest’anno con le gare che si disputeranno al Palasavelli di Porto San Giorgio (prima giornata di Serie A2, semifinali e finali di Serie A2 e Serie B) ed al Palasport di Porto Sant’Elpidio (quarti di finale di Serie B).

Proviamo ad analizzare le sfide dei quarti di finale di Serie A2, provando anche ad immaginare cosa potrebbe succedere nei giorni successivi lanciandoci in un improbabile pronostico, perché se sulla carta sembra abbastanza chiuso, la storia della manifestazione ma soprattutto le vicende del campionato delle ultime settimane hanno in parte ridisegnato le possibili gerarchie di queste Final Eight.

VIRTUS ROMA-TEZENIS VERONA

Sfida che apre la manifestazione alle 14.00 tra l’attuale capolista del girone Ovest (arrivata però seconda alla fine del girone di andata) ma reduce da due sconfitte consecutive ed una delle squadre più in forma del momento ad Est, che torna alle finali di Coppa Italia dopo un lungo digiuno (ultima apparizione, con vittoria, nel 2015)

Daniele Sandri dovrebbe recuperare per venerdi (©2018 Foto Alessio Brandolini)

Condizione – La Virtus Roma, superata in volata da Bergamo alla fine del girone di andata, aveva dato un’accelerata tra gennaio e febbraio vincendo 5 partite consecutive che sembravano aver blindato il primo posto, ma nelle ultime due gare sono arrivate due docce fredde in volata con Capo d’Orlando e Trapani che lasciano aperto ogni discorso di promozione diretta, anche se la squadra di Bucchi ha dimostrato di essere la più solida e continua ad Ovest. Per Porto San Giorgio dovrebbe recuperare Sandri mentre Chessa è ancora a mezzo servizio. Dalla parte opposta una Tezenis che aveva strappato il pass per la Coppa Italia vincendo 9 partite consecutive ma che in apertura di girone di ritorno, causa anche qualche piccolo problema fisico, ha perso 5 gare di fila. Nell’ultimo mese però è tornato il sorriso e le tre vittorie consecutive, tra cui quella con Treviso, hanno ridato fiducia e rilanciato le ambizioni della Scaligera, nonostante l’assenza di Mattia Udom e Terry Henderson.

La chiave – Verona è squadra “leggera” con il suo unico vero lungo, Candussi, che ama molto uscire dall’area per sfruttare un raggio di tiro pressoché infinito (3.5 tiri a partita da 3 punti), l’arrivo di Poletti ha appesantito il reparto, anche se lo stesso ex Latina e Siena è lungo a doppia dimensione (40% da 3 con oltre 4 tentativi a partita), ma probabilmente resta questa la chiave del match. Da un lato la capacità di Verona di riuscire a difendere su Henry Sims e di Roma di sapersi appoggiare sul suo totem, dall’altra l’attitudine di Roma a difendere su lunghi molto perimetrali che potrebbero allargare molto il campo per la Tezenis che è la squadra ad Est che tira più dalla grande distanza (oltre 30 tentativi a partita). Sugli esterni la gara sembra abbastanza in equilibrio, anche se dipenderà molto dalla condizione degli uomini di Bucchi apparsi un pò stanchi nelle ultime settimane e l’arrivo di Bobo Prandin potrebbe essere molto importante da questo punto di vista.

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Amato, uomo chiave per la Tezenis (foto Pasquale Cotugno)

Occhio a quei dueHenry Sims è stato fin qui l’uomo in più della Virtus Roma, viaggia in doppia-doppia di media (20.3 punti e 11.5 rimbalzi a partita) ed è l’unico uomo del roster di cui Bucchi non può fare a meno e gli oltre 32 minuti passati in campo sono lì a dimostrarlo. Intorno a lui stanno ruotando (forse troppo) le sorti della stagione di Roma e quasi sicuramente dipenderanno le fortune in Coppa Italia. Ruolo diverso ma stesso impatto per Andrea Amato, classico giocatore che riesce ad equilibrare una squadra con la sua sola presenza in campo. Il prodotto del vivaio dell’Olimpia sta disputando la sua miglior stagione (12.5 punti, 4.5 assist e 38% da 3 punti) dimostrando grande maturità nel prendersi molte responsabilità. Le finali di Porto San Giorgio saranno la prima vetrina importante e non vorrà fallire l’appuntamento.

Pronostico – Roma deve tornare a giocare come 20 giorni fa altrimenti la sua corsa si fermerà all’alba delle Final Eight. Verona è lanciatissima, torna alle finali di Coppa Italia dopo 4 anni ma questa volta ci arriva da underdog. Per noi potrebbe essere la grande sorpresa della manifestazione, quindi supererà l’ostacolo Roma seppur dopo 40 minuti di battaglia

DE’ LONGHI TREVISO-BENACQUISTA LATINA

Sulla carta una delle due sfide più sbilanciate dei quarti di finale, in campo alle 16.15. Treviso, seconda ad Est alla fine del girone di andata oggi al terzo posto ed ancora alla ricerca dell’assetto migliore in vista dei playoff, sfida una Benacquista che torna alle Finali di Coppa Italia dopo 5 anni anche se per la prima volta parteciperà a quelle di Serie A2. A Rimini nella prima edizione targata LNP era stata proprio la squadra pontina, guidata in panchina da Garelli ed in campo dal gaucho Carrizo, a vincere la Coppa di Serie B.

David Logan (Foto R.Caruso 2015)

David Logan, qui in magli Dinamo Sassari, ultimo arrivato in casa De’Longhi (Foto R.Caruso 2015)

CondizioneTreviso continua a viaggiare sulle montagne russe di un campionato da alti e bassi, con un assetto che Max Menetti continua a cambiare per cercare la quadra. A Porto San Giorgio si presenterà con David Logan ma senza Michele Antonutti, che era stato l’ago della bilancia della De’ Longhi nelle ultime stagioni. Dopo aver chiuso il girone di andata con 2 sconfitte in fila, Treviso ne ha vinte 6 nel girone di ritorno ma le sconfitte con Bologna e Verona confermano le difficoltà della squadra veneta di giocare contro avversarie di pari livello. Latina aveva trovato il biglietto per le Marche con un gran finale di girone di andata, battendo in trasferta sia Bergamo che Capo d’Orlando, mostrando tutti i pregi della squadra di Gramenzi. Il girone di ritorno finora è stato in chiaro-scuro con 3 sconfitte di cui 2 in casa e nelle Marche arriva dopo il pesante stop di Agrigento.

 

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La chiave – Una squadra lunghissima, Treviso, contro una squadra che spesso e volentieri soffre proprio l’apporto dal pino. L’arrivo di Valerio Cucci sembrava aver dato, nel finale del girone di andata, più profondità e varianti tattiche a coach Gramenzi, cosa in parte vera, ma Latina non ha saputo dare continuità al bel momento di forma che a dicembre l’ha spinta fino al terzo posto. I numeri dicono che si affrontano la miglior difesa del campionato, Treviso (concede 69 punti a partita e meno del 50% al tiro agli avversari), contro il miglior attacco, Latina (88 punti a partita, con il 40% da 3). La squadra di Gramenzi è senza mezze misure infatti difficilmente vince se non segna più di 85 punti (oltre questa soglia ha perso solo 2 gare) e ad Ovest è la peggiore difesa (solo Jesi fa peggio in tutta la A2) con 88 punti concessi a partita. Gli esiti di questo quarto di finale non possono che passare dunque da due fattori fondamentali, la capacità di Latina di arginare l’attacco di Treviso, che può contare su molte armi, e dall’altra parte il ritmo che la squadra pontina saprà mantenere in attacco, cercando di giocare una gara ad alti possessi senza ritrovarsi ad attaccare a difesa schierata, una condizione in cui gli uomini di Menetti vanno a nozze.

Augustin Fabi (foto di Danilo Scaccabarossi)

Occhi a quei due – Difficile trovare un uomo di riferimento nel roster di Max Menetti (nessuno oltre i 30 minuti di utilizzo ed i 15 punti a partita), allora diciamo Eric Lombardi giocatore essenziale negli equilibri soprattutto difensivi della De’ Longhi e che potrebbe essere molto importante nella gara che Treviso dovrà fare per limitare il tiro da fuori di Latina. Che dal canto suo dovrà cercare di riattivare il suo giocatore faro e grande ex dell’incontro, Augustin Fabi (cresciuto nel vivaio della Marca), che nell’ultimo mese ha viaggiato ad 8 punti di media contro gli oltre 18 fatti registrare fino a gennaio. Il suo tiro da fuori (44% in stagione) sarà fondamentale per le sorti della Benacquista.

Pronostico – Troppi se e troppi ma per Latina, contro una squadra dalle tante, troppe armi. La squadra di Gramenzi se la giocherà a suo modo, con ritmi indiavolati ed attacchi che non andranno oltre i 10″ di possesso, ma alla lunga a vincere sarà Treviso, che però dovrà alzare il suo livello di gioco dalle semifinali se vorrà recitare un ruolo da protagonista fino alla fine.

LAVOROPIU’ BOLOGNA-EDILNOL BIELLA

Alle 18.45 scende in campo la grande favorita, della stagione e della Coppa Italia, quella Fortitudo Bologna che fin qui ha dominato il girone Est ma che è solo alla seconda partecipazione e che lo scorso anno fu pesantemente battuta in semifinale da Ravenna. Di fronte quell’Angelico Biella capace di vincere la prima edizione a Rimini e che è ormai un habitué della manifestazione (alla quarta partecipazione) anche se negli ultimi due anni la corsa si è fermata in semifinale.

Antimo Martino ha fatto finora un gran lavoro sulla panchina della Fortitudo (Foto di Marco Berti)

Condizione – Tre sconfitte in tutta la stagione, inclusa la Supercoppa di settembre, ma ironia della sorte la Fortitudo Bologna ha perso due partite nell’ultimo mese, domenica scorsa ha perso l’imbattibilità casalinga che in regular season resisteva da quasi un anno (dal 18 marzo 2018) e soprattutto lo ha fatto contro quella Poderosa Montegranaro seconda in classifica e che ospita queste finali. Se a questo si aggiunge l’infortunio a Cinciarini, un Mancinelli che continua a litigare con il proprio fisico ed una condizione che è sembrata leggermente in calo per la prima volta in stagione ecco spiegato un livello di attenzione e tensione che sta salendo oltre il livello di guardia. L’arrivo last-minute di Carlos Delfino (che torna all’Aquila dopo 15 anni) serve a dare nuovo entusiasmo, ma soprattutto alternative nel backcourt. Se Atene piange, Sparta non può certo ridere. L’Angelico aveva già vinto la lotteria alla fine del girone di andata, pescando il biglietto per le Marche nella tonnara del girone Ovest recuperando nelle ultime 6 giornate del girone di andata una situazione complicata (4 vittorie nelle prime 9 giornate), sfruttando quello che è rimasto il momento migliore della sua stagione. Nel girone di ritorno 4 sconfitte su 7 gare giocate ed è reduce dal pesante -30 subito in casa da Bergamo ma ha avuto 13 giorni per preparare questa sfida, a cui arriva senza Vildera ma con un Michele Antonutti in più, oltre che contare su Francesco Stefanelli ultimo MVP della manifestazione.

La chiave – E’ probabilmente la partita più semplice nella sua lettura. Il secondo quintetto di Bologna è probabilmente più forte del primo di Biella e solo questo spiega la montagna che la squadra di Carrea dovrà scalare ma soprattutto le armi a disposizione di coach Martino. La Fortitudo di quest’anno è squadra molto meno volubile degli altri anni, il coach molisano ha ampiamente superato, finora, l’esame a cui era chiamato gestendo una squadra di grande esperienza nel modo migliore, con due/tre costanti (Hasbrouck, Leunen e Rosselli) e poi sempre un giocatore diverso capace di essere protagonista. La cosa che però ha sorpreso di più nella Fortitudo è stata la capacità di giocare in modo impeccabile le partite più importanti, tanto da aver sbagliato solo la gara di Udine. Biella avrà un compito molto complicato perché la scelta potrà cadere nel limitare le giocate di Leunen in post o nel mezzo angolo, per concedere magari qualcosa in più sul perimetro a Fantinelli e Rosselli, ma allo stesso tempo bisognerà evitare di dare ritmo ad Hasbrouck mantenendo nello stesso tempo equilibrio a rimbalzo. Bologna non eccelle nel fondamentale ma ha la capacità di andarci anche con gli esterni e soprattutto viaggia a quasi 10 a partita in attacco. Facile vedere in Deshawn Sims l’arma più importante per Biella, in quello che è forse l’unico accoppiamento a vantaggio dei lanieri, ma probabilmente Martino avrà già pensato a soluzioni difensive alternative, piuttosto che lasciare Pini in pasto all’ex Wolverine.

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DeShawn Sims deposita a canestro (Foto Alberto Tesoro|Pallacanestro Biella)

Occhio a quei due – Quando serviva ha tirato fuori quel quid in più che solo anni di esperienza su palcoscenici diversi ti possono dare. Martino Leunen è un giocatore in missione sin dalla Supercoppa di settembre, capace di alzare la qualità delle sue prestazioni solo quando serve, giocando in modalità “normale” il resto delle gare (che per lui vuol dire 13 punti, 8 rimbalzi e 3 assist a partita…). Sarà lui l’uomo più importante della Fortitudo, così come lo è stato fino ad oggi in stagione. E sarà probabilmente lui l’uomo che Antimo Martino manderà sulle tracce di Deshawn Sims, già individuato come pericolo pubblico numero 1 dell’Angelico. L’ex Rieti ed Eurobasket sta giocando su livelli altissimi e solo nell’ultima gara ha mancato la doppia cifra. Il gioco di Biella esalta sia la sua attitudine a giocare in pick&roll sia la sua abilità nel pick&pop, punendo spesso la difesa con il suo tiro da fuori (37% in stagione con 3 tentativi a partita). Inutile dire che le fortune di Biella passeranno dalle sue mani.

Pronostico – Come già ampiamente detto la Fortitudo è, ancora, la favorita della manifestazione. Il basket è sport a volte casuale ma le variabili impazzite sono meno che in altri sport e spesso diventa molto semplice fare un pronostico. Biella non ha molte armi da opporre a Bologna, proverà a giocarsela ma questo è e rimane il quarto meno equilibrato e nonostante la Coppa Italia ci ha sempre regalato qualche sorpresa non sarà questo il caso. Bologna va avanti e proverà a lavorare già in vista della semifinale, conoscendo già l’avversaria quando sarà in campo.

BERGAMO BASKET 2014-XL EXTRALIGHT MONTEGRANARO

A chiudere la giornata di venerdi alle 21 sarà la partita forse più attesa e strana di questi quarti di finale. Da un lato la grande sorpresa della stagione, Bergamo, capace di chiudere in vetta il girone di andata ad Ovest, contro quella Montegranaro che ospita la manifestazione e che arriva dalla grande impresa del Paladozza. Sfida strana perché queste due squadre negli ultimi anni si sono affrontate anche a livello di Serie B, anzi nell’edizione del 2017 a Bologna si sono anche incrociate (con vittoria della Poderosa, poi eliminata da Orzinuovi) proprio a livello di quarti di finale nella Coppa di Serie B.

Terrence Roderick (©2019 Foto Alessio Brandolini)

Condizione – Dopo 3 mesi ventre a terra, con 12 vittorie su 16 gare, Bergamo nell’ultimo mese e mezzo ha tirato il fiato subendo 5 sconfitte nelle ultime 7 gare, scivolando dal primo al quinto posto in classifica. La squadra di Dell’Agnello sembra aver perso quella continuità di risultati e prestazioni che aveva contraddistinto la prima parte di stagione, passando dalla sconfitta casalinga nel derby al successo esterno con Agrigento, per poi perdere in casa con Capo d’Orlando e vincere di 30 a Biella, fino all’ultima pesante sconfitta con l’Eurobasket. Forse ha ragione Dell’Agnello quando dice che certi discorsi hanno forse fatto male ad una squadra che è nata per salvarsi e probabilmente si è ritrovata in una situazione difficile da gestire. Dall’altra parte ci sarà invece una Montegranaro in forma smagliante con una striscia aperta di 12 successi che ha riscritto il libro dei record della Lega. Una striscia che era iniziata alla fine del girone di andata per strappare il pass per le Finali organizzate in casa. Qualche problema fisico per la squadra di Pancotto (Traini e Palermo non al massimo della condizione) che però ha dalla sua un entusiasmo dilagante.

La chiave – La partita tra due delle migliori difesa del campionato ma anche con due tra i migliori attaccanti della stagione, Roderick da una parte, Corbett dall’altra. La chiave del match sarà soprattutto la capacità delle due squadra di limitare l’attacco avversario, che nasce però da situazioni molto diverse. Bergamo ama dare la palla in mano a Taylor e Roderick, aprire il campo e lasciare giocare i due americani, spesso anche con giochi a due tra di loro. Il segreto dell’attacco di Bergamo sono le spaziature che gli altri giocatori riescono a garantire in attacco e dalle letture di Taylor e Roderick, entrambi molto bravi nel 1vs1 oppure scaricare per un tiro comodo. Montegranaro dovrà essere brava a riempire l’area per non subire troppi punti al ferro ma allo stesso tempo evitare di collassare in difesa per lasciare spazio sul perimetro ad una squadra che ha anche nei lunghi ottimi tiratori (Fattori tira con il 42% da 3 e Benvenuti con il 38%). La squadra di Pancotto, però, potrebbe avere le armi giuste per limitare Bergamo con esterni molto fisici ma dai piedi veloci, caratteristiche difensive che sia Taylor che Roderick hanno sofferto tanto in stagione. Inoltre in attacco, soprattutto nell’assetto con Simmons ed Amoroso insieme in campo, Montegranaro rischia di essere strabordante per una difesa che spesso soffre la fisicità degli avversari, anche perché Benvenuti fatica ad uscire sul perimetro. Per Bergamo, molto più che Montegranaro, sarà importantissima la parte difensiva per riuscire a togliere ritmo ad un attacco molto ragionato e paziente e soprattutto per alzare il numero di possessi e portare la partita su un terreno più congeniale.

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Lamarshall Corbett (Foto di Marco Berti)

Occhio a quei due – Come abbiamo già detto, dentro una gara in cui sarà la difesa l’arma più importante per entrambe le squadre, troviamo due dei giocatori più spettacolari della stagione. Terrence Roderick ha fatto ricredere tutti gli scettici (noi compresi) mettendo in piedi una stagione clamorosa che al momento lo vede viaggiare in doppia-doppia di media (20.1 punti ed oltre 11 rimbalzi a partita) a cui aggiunge anche oltre 5 assist a partita, a conferma di quella propensione a giocare con i compagni quando manca la conclusione personale. Resta un cavallo pazzo, spesso propenso a discutere con avversari, arbitri e compagni, ma Bergamo non può che affidarsi al suo talento, non solo a Porto San Giorgio ma anche nel resto della stagione. Montegranaro è un perfetto platoon system, in cui ci sono 10 giocatori con almeno 10 minuti di utilizzo a partita, ma come tutti i plotoni c’è sempre qualcuno a comandare, in questo caso La’Marshall Corbett, arrivato nelle Marche all’inizio della scorsa stagione e già entrato nella storia della Poderosa superando quota 1000 punti realizzati. Dentro una stagione da leader assoluto (19 punti, 3 assist e 44% da 3) le sue prestazioni si sono improvvisamente impennate nell’ultimo mese in cui viaggia a quasi 23 punti di media con un mostruoso 51% da 3 punti (8/9 nell’ultima sfida del PalaDozza).

Pronostico – Gara molto più aperta di quanto non dica la condizione attuale delle due squadre. Il fattore campo potrebbe non essere un problema per una squadra come Bergamo che anzi lontano da casa rende meglio (stesso numero di vittorie, 7, sia in casa che in trasferta), così come Montegranaro non è stata sempre impeccabile in casa anche se, dopo aver perso 3 delle prime 5 giocate, al Palasavelli è stata perfetta e non perde da novembre. Nonostante Bergamo possa avere le armi per vincere, diciamo comunque Montegranaro perché la voglia di tutti è che domenica in finale si incroci nuovamente con Bologna per regalarci un remake della bellissima sfida del Paladozza.

IL PROGRAMMA

Venerdi 1 marzo:

Quarto 1 ore 14.00: Virtus Roma-Tezenis Verona

Quarto 2 ore 16.15: Lavoropiù Bologna-Edilnol Biella

Quarto 3 ore 18.45: De’ Longhi Treviso-Benacquista Latina

Quarto 4 ore 21.00: Bergamo Basket 2014-XL Extralight Montegranaro

Sabato 2 marzo:

Semifinale 1 ore 18.00: Vinc. Quarto 1-Vinc. Quarto 2

Semifinale 2 ore 20.45: Vinc. Quarto 3-Vinc. Quarto 4

Domenica 3 marzo:

Finale ore 18.45

(crdits Lega Nazionale Pallacanestro)

ALBO D’ORO

Francesco Stefanelli, MVP dell’ultima edizione, quest’anno in campo con Biella (foto di Danilo Scaccabarossi)

2014 (Rimini) – Angelico Biella (Serie A2); Benacquista Latina (Serie B)

2015 (Rimini) – Tezenis Verona (Serie A2); Contadi Castaldi Montichiari (Serie B)

2016 (Rimini) – Givova Scafati (Serie A2); Unieuro 2.015 Forlì (Serie B)

2017 (Bologna) – Segafredo Bologna (Serie A2); Cuore Napoli Basket (Serie B)

2018 (Jesi) – Bertram Tortona (Serie A2); Paffoni Omegna (Serie B)


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