Kenny Lawson dominante

Segafredo Bologna – OraSì Ravenna 83-74 (2-0)

Bologna – il canovaccio di gara 2 rispecchia quello di gara 1 con Ravenna che è riuscita a restare a contatto solo nel primo quarto, poi le maggiori energie della Virtus sono lentamente venute a galla. Ramagli ha saputo sfruttare al meglio la maggiore profondità del suo roster andando a cercare con insistenza Lawson, autore di una partita da autentico dominatore. La sensazione è che la formazione di Martino abbia finito la benzina, in particolare i leader Marks, Smith e Tambone sono apparsi in debito di ossigeno. Venerdì Bologna andrà in Romagna per cercare di ottenere il pass per la finale e per confermare la supremazia che ha dimostrato al Paladozza.

Cronaca: coach Martino manda ancora in quintetto Sabatini preferendo far partire il convalescente Marks dalla panchina. E’ Masciadri a fare l’ “americano” di Ravenna nel primo quarto con 12 punti realizzati. La Virtus cerca con profitto Lawson che sovrasta il suo rivale Smith, ben raddoppiato dalla difesa bianconera. Regna l’equilibrio, 24 – 23 al decimo minuto di gioco, con la Virtus padrona del pitturato e Ravenna molto precisa da oltre l’arco. Nella seconda frazione di gioco la Segafredo si sblocca dalla lunga distanza con due triple consecutive di Ndoja e Gentile. Quei due canestri generano il parziale di 19 – 7 che fa ottenere a Bologna il vantaggio in doppia cifra: 46 – 30. La scossa è arrivata da Gentile che con 8 punti, messi a segno in un amen, suona la sveglia ai suoi compagni. La OraSì appare in grande difficoltà e non viene supportata dai propri americani. Solo Sabatini prova a rendersi pericoloso con iniziative personali e la Virtus conclude il primo tempo saldamente in vantaggio: 48 – 35. Bologna non smette di aggredire Ravenna in difesa e in attacco sfrutta un Lawson straripante. I padroni di casa si portano con facilità sul +19 (56 – 37), poi i romagnoli hanno una reazione di orgoglio che li fa alzare la testa. In particolare Smith, dopo un pessimo primo tempo, entra in ritmo facendo registrare 8 punti nel terzo quarto. Le storie tese tra Ndoja e Marks incattiviscono un clima fino a quel momento amichevole. Le due tifoserie si battibeccano e la OraSì rientra a -11, dopo una canestro sulla sirena proprio di Marks: 65 – 54 al 30esimo. Tambone spara da tre punti le ultime cartucce di Ravenna, ma la benzina dei romagnoli è finita e la Virtus, affidandosi a Spissu e a Umeh, mantiene gli avversari a distanza di sicurezza fino alla sirena che sancisce la fine di gara 2. 83 – 74 per Bologna che ora proverà a conquistare un successo in trasferta per strappare il biglietto per la finale.

Pagelle:

Segafredo Bologna:

Marco Spissu: dà le ultime spallate a Ravenna che la fanno definitivamente cadere. Realizza 12 punti e conquista anche 6 rimbalzi contro gente più alta di lui. Voto 7

Michael Umeh: spara a salve da tre punti (1 su 7), ma nell’ultimo quarto mette il suo mattoncino. Esce per una botta all’anca e le sue condizioni saranno valutate domani. Voto 6,5

Alessandro Pajola: assaggia il campo per tentare due tiri da tre punti che non vanno a segno. Sbagliando s’impara. NG

Gabriele Spizzichini: non replica la prestazione molto consistente di gara 1, eppure non cede un centimetro in difesa. Voto 6

Klaudio Ndoja: partita chirurgica per il giocatore albanese. Colpisce quando serve e quando viene chiamato in causa. Voto 6,5

Guido Rosselli: il premio di migliore giocatore dell’A2 lo distrae e non gioca con la consueta concentrazione, anche se alla fine smazza 8 assist come se fosse un playmaker. Voto 6

Andrea Michelori: NG

Tommaso Oxilia: NE

Stefano Gentile: 12 punti in poco più di 12 minuti di gioco. Falloso in difesa, ma ha il merito di essere stato il trascinatore della Virtus durante il primo allungo bianconero nel secondo quarto. Voto 7

Lorenzo Penna: NE

Kenny Lawson: doppia doppia da 22 punti e 10 rimbalzi. Disputa una partita da padrone del pitturato. Incontenibile per Smith. Voto 8

Davide Bruttini: dopo la buona prestazione di gara 1, ritorna ad essere il brutto anatroccolo. Voto 5,5

Orasì Ravenna:

Taylor Smith: viene travolto da Lawson e questa volta la diga creata sotto canestro cede subito. Voto 5

Emmanuele Scaccabarozzi: NE

Giacomo Sgorbati: meglio di gara 1, ma la sufficienza è ancora lontana. Voto 5

Alberto Chiumenti: mette a segno 8 punti nell’ultimo quarto, quando ormai la partita è già virtualmente terminata. Voto 6

Michael Marks: la condizione fisica migliora e ha qualche sprazzo in cui fa vedere il giocatore ammirato in regular season. Voto 5,5

Andrea Raschi: non ha i muscoli per avvicinarsi a canestro e allora prova a colpire solo dalla lunga distanza con alterne fortune. Voto 6

Stefano Masciadri: fa il gigante nel primo quarto in cui segna 12 punti, poi la difesa della Virtus riesce a prendere le giuste contromisure e diventa piccolo piccolo. Voto 6

Matteo Tambone: tre triple nell’ultimo quarto per urlare al mondo che c’è anche lui, perché prima era stato fin troppo silenzioso. Voto 6

Marcello Crusca: NG

Fadilou Seck: NE

Gherardo Sabatini: nel primo tempo è il miglior giocatore di Ravenna. Ci prova, ma terminate le energie è costretto a piegare la testa. Voto 6