Segafredo Bologna – Visitroseto.it Roseto 81-92 (0-1)

Kenny Lawson non è bastato (Foto Serra/Virtus Pallacanestro Bologna)

Bologna – Roseto ribalta subito il fattore campo espugnando il Paladozza in gara 1. La Virtus è stata nettamente sottomessa in difesa dagli avversari che hanno punito tutte le scelte di Ramagli. Il talento offensivo di Roseto, in particolare quello del capocannoniere dell’A2, Adam Smith, è noto e la formazione di Di Paolantonio ha avuto la bravura di portare subito la partita sui binari a lei più congeniali. La panchina di Roseto, nell’ultimo quarto, è stata la protagonista inaspettata di questo incontro che ha messo Bologna subito con le spalle al muro.

Cronaca: le due squadre hanno un diverso tonnellaggio e la Virtus prova subito a far valere la maggior stazza affidandosi spesso in attacco ai lunghi Lawson e Ndoja. Quello che guadagna Bologna in attacco lo perde in difesa perchè Roseto sfrutta la maggiore velocità dei suoi interpreti per mandare in crisi la retroguardia bianconera. In particolare il centro atipico Sherrod, alto solamente due metri, punisce la Segafredo con i suoi tiri frontali. 19 – 17 per Roseto al decimo minuto di gioco. Nel secondo quarto si infiamma il capocannoniere dell’A2, Adam Smith, che mette a segno 13 punti in soli dieci minuti di gioco e la Virtus sprofonda a -10 (35 – 25). Ramagli prova anche la difesa a zona, ma con scarsi risultati perchè viene immediatamente bucata da Fultz e da Amoroso. La Segafredo non riesce a trovare contromisure efficaci e Roseto conclude il primo tempo con un ampio margine di vantaggio: 44 – 31. La Virtus rientra dagli spogliatoi con un solo schema in mente: palla sotto a Lawson. Il bottino del centro bianconero si ingrossa, ma Roseto rimane sempre in vantaggio sfruttando anche la pessima percentuale ai tiri liberi di Bologna. Con due triple di Ndoja e Spissu i padroni di casa si riavvicinano a -3 (55 – 58), prima che alcune contestate fischiate degli arbitri regalino a Roseto i viaggi in lunetta che accompagnano le squadre al 30esimo: 55 – 62. L’ultima frazione di gioco è un festival del tiro da tre punti. Alle triple di Gentile, Rosselli e Spissu risponde il nucleo di italiani di Roseto. La nave bianconera prende acqua da tutte le parti e Roseto conduce la partita con autorità. Senza difesa, la Virtus soccombe sotto le fucilate degli abruzzesi. Finisce 81 – 92 in favore di Roseto.

Valerio Amoroso (Foto Buco)

Pagelle:

Segafredo Bologna:

Marco Spissu: dimostra di aver recuperato pienamente dall’infortunio mettendo a referto 16 punti, compresa la tripla del -3 che aveva illuso la Virtus di poter riaprire la partita nel secondo tempo. Voto 6,5

Michael Umeh: disputa la peggior partita della sua stagione. Per la prima volta non raggiunge la doppia cifra per punti realizzati e in difesa fatica a vedere la targa di Adam Smith. Voto 5

Alessandro Pajola: NE

Gabriele Spizzichini: non porta qualità dalla panchina. Voto 5,5

Klaudio Ndoja: come al solito è uno degli ultimi ad arrendersi, ma questa volta la sua grinta non è sufficiente. Voto 6

Guido Rosselli: tira male, insolitamente anche dalla lunetta, e la sua prestazione sottotono è uno dei motivi della sconfitta della Virtus. Voto 5

Andrea Michelori: ci prova, ma non ha feeling con gli arbitri. Voto 5,5

Tommaso Oxilia: NE

Stefano Gentile: si accende nell’ultimo quarto dove realizza 8 punti, ma anche lui patisce come gli altri in difesa. Voto 5,5

Lorenzo Penna: NE

Kenny Lawson: i compagni lo cercano tantissimo in attacco e lui spesso risponde presente, ma nella propria metà campo è un telepass. Voto 6

Davide Bruttini: gioca qualche minuto nel primo tempo in cui mette in mostra la sua cattiva mira dalla linea dei tiri liberi. Voto 5,5

Visitroseto.it Roseto:

Adam Smith: realizza quasi tutto il suo bottino nel secondo quarto. Con la sua velocità è imprendibile per tutti i giocatori bianconeri. Voto 7

Maurizio Cantarini: NE

Andrea Piazza: è uno degli eroi inaspettati di Roseto dell’ultimo quarto. Segna due triple pesantissime. Voto 7

Robert Fultz: taglia in due la difesa bianconera con le sue serpentine e smazza anche 6 assist. Voto 7

Todor Radonjic: si iscrive anche lui al festival delle triple. Voto 6

Giovanni Fattori: cerca di dare un po’ di fisicità a Roseto. Voto 6

Nicola Mei: come Piazza, nell’ultimo quarto è determinante nel stoppare i tentativi di rimonta di Bologna. Voto 7.

Riccardo Casagrande: dà il suo contributo partendo dal quintetto base. Voto 6

Valerio Amoroso: segna 10 punti nell’ultimo quarto respingendo i tanti fischi ricevuti dai tifosi virtussini per il suo recente passato in Fortitudo. Voto 7

Brandon Sherrod: mette a referto 15 punti a cui aggiunge 8 rimbalzi catturati. Trova il modo di alzare la voce nel pitturato nonostante Lawson abbia più tonnellaggio di lui. Voto 7