Brett Alan Blizzard (Novipiù Casale Monferrato)

Segafredo Bologna – Novipiù Casale Monferrato 73-78 (1-1)

BOLGNA – Casale Monferrato pareggia la serie con la Virtus Bologna al termine di una battaglia durata 45 minuti. Coach Ramondino ha compiuto un piccolo miracolo sportivo perchè la Novipiù è riuscita ad espugnare il Paladozza giocando per tantissimi minuti senza lunghi, fuori per falli, con tre playmaker in campo. Bologna esce dal rettangolo di gioco con tanti rammarichi perchè ha vanificato il vantaggio in doppia cifra del primo tempo e perchè non ha saputo sfruttare il vantaggio fisico che aveva a disposizione. La Segafredo è apparsa una squadra schiava delle sue percentuali da tre punti e che senza Rosselli non è in grado di ragionare nei momenti caldi della partita. La serie ora si sposta in Piemonte con Casale Monferrato ubriaca di entusiasmo.

Cronaca: inizio shock per Casale Monferrato che subisce un parziale di 12 – 0 nelle primissime battute del match. La Virtus azzanna i garretti avversari ed in attacco arma il braccio di Lawson che realizza 10 punti in poco più di cinque minuti di gioco. Ramondino è costretto a rimescolare le carte inserendo nella mischia gli ex Di Bella e Blizzard. Ramagli, invece, dà spazio al giovane Penna e a Gentile. L’ex giocatore di Reggio Emilia fa soprattutto confusione e la Novipiù, rispolverando la difesa a zona e la pressione a tutto campo che erano stati dei fattori in gara 1, accorcia le distanze. Con un parzile di 11 – 0, a cavallo tra il primo e il secondo quarto, i piemontesi rientrano fino a -3 (23 – 20). L’attacco spumeggiante bianconero svanisce e a complicare le cose in casa Virtus ci pensa il terzo fallo commesso da Rosselli. Sono Spissu e Ndoja a rianimare Bologna con tre triple e la Segafredo torna ad allungare attraverso la sua arma principale.

Lawson in chiaroscuro, ottimo in attacco ma in difficoltà a rimbalzo (foto di Daniele Ferretti)

Le squadre rientrano negli spogliatoi sul punteggio di 35 – 26 in favore dei padroni di casa. Blizzard, rispetto a gara 1, ha aggiustato la mira e nel terzo quarto mette a segno 9 punti. Storie tese tra Lawson e Tolbert che commette il quarto fallo, imitando il suo compagno di squadra Martinoni. Ramondino è costretto a mettere in campo un quintetto con quattro piccoli con il solo Severini a lottare come un leone sotto i tabelloni. La partita rimane in equilibrio con la Virtus incapace di tentare un reale fuga e troppa generosa nel concedere rimbalzi offensivi agli avversari. 49 – 46 al 30′. Severini porta in vantaggio Casale Monferrato per la prima volta nella partita al 33′ (50 – 52). La partita si incattivisce con Martinoni e Ndoja che si provocano a vicenda. Il miglior giocatore della Novipiù fino a quel momento, Severini, esce per cinque falli. Nel secondo tempo Bologna smarrisce la pericolosità da oltre l’arco e fatica tremendamente a trovare la via del canestro perchè gli ospiti difendono con grandissima aggressività che fa commettere ai piemontesi molti falli. Dopo Severini e Martinoni anche Tolbert esce per cinque falli e Ramondino non ha più lunghi da mandare in campo. Nonostante il basso cabotaggio degli avversari, la Virtus attacca con la mente annebbiata e non riesce a far valere il proprio vantaggio fisico. Le difese e gli errori prevalgono sugli attacchi. Nell’ultimo minuto Blizzard avrebbe la possibilità di portare Casale Monferrato a +3, ma fa 1 su 2 dalla lunetta. Nell’altra metàcampo Lawson realizza la parità a quota 59 con un tap in. Tomassini potrebbe essere l’eroe dei piemontesi, ma fallisce il tiro della vittoria. Nell’overtime il cuore di Casale emerge ancora di più e non si lascia intimidire dalla Virtus che ritrova il feeling dalla lunga distanza. Blizzard mette la tripla che rompe l’equilibrio mentre Lawson non è preciso dalla lunetta. Gli ultimi assalti bianconeri sono senza costrutto e Tomassini, dalla linea della carità, realizza gli ultimi punti del definitivo 73 – 78.

Pagelle:

SEGAFREDO BOLOGNA:

Marco Spissu: la regia non è sicura e questa volta la mira non compensa il fosforo. Voto 5,5

Michael Umeh: va a corrente alternata. Voto 6

Gabriele Spizzichini: trova tanto spazio dopo l’uscita di Rosselli, ma non ripaga la fiducia di Ramagli commettendo 5 sanguinose palle perse. Voto 5

Danilo Petrovic: NE

Klaudio Ndoja: solito leone che ha il ruggito strozzato a metà questa sera. Voto 6

Guido Rosselli: viene limitato dai falli e la sua assenza nel finale ha pesato tantissimo. Voto 5,5

Andrea Michelori: forse avrebbe meritato un minutaggio maggiore. Voto 6

Tommaso Oxilia: NE

Stefano Gentile: un passo indietro rispetto a gara 1. Due palle perse e Ramagli lo lascia in panchina nel finale. Voto 5

Lorenzo Penna: NE

Kenny Lawson: solita partita sontuosa a guardare le cifre eppure se la Virtus è stata sopraffatta a rimbalzo la responsabilità è anche sua. Voto 6

Davide Bruttini: entra, ci prova, ma capisce che non è la sua serata. Arrivederci alla prossima. Voto 5,5

NOVIPIU’ CASALE MONFERRATO:

Jordan Tolbert: patisce in difesa Lawson, eppure alla fine cattura 7 rimbalzi. Voto 6

Mitja Nikolic: NE

Davide Denegri: non è propriamente un attaccante e prova a rendersi utile con il gioco sporco. Voto 6

Giovanni Tomassini: tira tanto, forse troppo, ma nel supplementare è determinante. Voto 6,5

Nicola Natali: si ostina a tirare da tre senza fortuna. Voto 5,5

Brett Blizzard: si riscatta dopo una pessima gara 1. Mette la tripla che spedisce all’inferno Bologna. Voto 7

Fabio Di Bella: cresce con il passare dei minuti a discapito dell’età. 14 punti per il playmaker di Casale Monferrato. Voto 7

Niccolò Martinoni: si innervosisce troppo presto ed esce dalla partita. Voto 5,5

Luca Severini: per tanti minuti ha fatto reparto da solo ed è stato una spina costante nel fianco della difesa virtussina. Voto 6,5

Fabio Valentini: NE

Simone Bellan: buttato nella mischia nell’overtime più per necessità che per convinzione, tiene bene il campo. Voto 6

Alberto Ielmini: NE