Guido Rosselli (Segafredo Virtus Bologna – Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

Dopo due colpi pesanti inferti in gara-1 e gara-3, la Junior va al tappeto in gara-4, tramortita dalla veemenza della Virtus Bologna, e da percentuali al tiro al limite del reale. La squadra di coach Ramondino fatica a muovere la palla in attacco, statica e incapace di trovare le giuste alternative alla ragnatela difensiva costruita dalla Segafredo. Per contro, i ragazzi di coach Ramagli – privi di Spissu fermato per un problema muscolare – sembrano più leggeri dopo aver ‘girato’ la serie con la vittoria di venerdì sera, e riescono ad esprimersi su livelli più consoni. Vince la Virtus che passa ai quarti, probabilmente come da copione, ma onore ad una Novipiù mai doma che si merita gli applausi del PalaFerraris al termine di una stagione dalle emozioni sempre forti a tinte rossoblu.

Fabio Di Bella (Novipiù Junior Casale – Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

GARA – Bologna pare quasi ‘liberata’ dalla tensione di inizio serie e vola via subito giocando sul velluto penetrando l’area rossoblu come una lama calda nel burro con un parziale shock di 8-0 in 3’ di gioco. E’ Martinoni a togliere le ragnatele dal ferro Virtus realizzando i primi due punti della Novipiù, dando il la al contro parziale di Casale che si riporta al -1. La gara, però, si gioca a strappi alternati e così tocca alla Virtus mettere insieme il nuovo break di 10-0, complice latitanza prolungata della difesa juniorina, incapace di arginare la strabordanza tecnico-atletica degli ospiti. Sensazione di forza che accompagna la Virtus al +10 sulla prima sirena. Ci vogliono quasi 4’ prima di tornare a vedere un canestro realizzato, firmato Virtus. La Junior non c’è e per la squadra di coach Ramagli non serve particolare impegno a limitarne gli attacchi: palla ferma, giocatori statici, tiri forzati quando arrivano prima dei 24”. Situazione che regala alla Virtus il nuovo massimo vantaggio avanti 30-15, ma anche situazione che non cambia fino all’intervallo, momento in cui la Segafredo raggiunge gli spogliatoi sull’eloquente 39-21.

La Junior prova a ripartire aggressiva, realizzando con Tomassini e Tolbert, canestri però che non spaventano gli emiliani che riprendono a martellare la retina rossoblu, rispondendo colpo su colpo (50-29 al 26’) per provare a scrivere con largo anticipo la parola fine al match. I ragazzi di coach Ramondino restano bloccati da percentuali inadeguate alla categoria (12% da 3 punti alla terza sirena) consentendo a Bologna di chiudere avanti 55-36 anche il terzo quarto. Pure l’ultima frazione è scritta sulla falsariga dell’intero match: la Junior ci prova, ma pare fuori partita, nonostante la grande volontà messa sul parquet. Volontà che premia Di Bella, capace di infilare cinque punti consecutivi che valgono il -11 a 4 ‘ dal termine. Ma è una Segafredo che ha fretta di chiudere match e serie, senza più regalare nulla ai piemontesi, quella che la chiude vincendo 70-54 passando ai quarti.

Klaudio Ndoja (foto Matteo Cogliati)

MVP – In una gara in cui Umeh e Lawson producono meno del solito, è la coppia Rosselli-Ndoja a fare scintille. Se Guido si conferma autentica spina nel fianco per la difesa rossoblu, rebus irrisolvibile per qualità tecnico-fisiche (complice anche l’assenza di Nikolic), Ndoja punisce Casale dalla lunga distanza ogni errore di rotazione della Novipiù. E non è un caso che risultino i migliori per la Virtus in plus minus a fine gara: +19 per Rosselli, +18 Ndoja.

LA STATISTICA – Complice una rotazione di palla mai fluida nell’arco del match, la Junior chiude con 4/30 dalla lunga distanza, per un 13,3% che suona decisamente stonato.

 

NOVIPIU’ CASALE – SEGAFREDO BOLOGNA 54–70 (15-25,21-39, 36-55)

NOVIPIU’ CASALE: Tolbert 10, Nikolic, Denegri 4, Tomassini 6, Natali 3, Blizzard 13, Di Bella 9, Martinoni 4, Severini 5, Valentini, Bellan ne, Ielmini ne   All. Ramondino

SEGAFREDO BOLOGNA: Spissu ne, Umeh 9, Pajola ne, Spizzichini 2, Ndoja 14, Rosselli 14, Michelori 1, Oxilia ne, Gentile 7, Penna 10, Lawson 12, Bruttini 1   All. Ramagli