VEROLI – Evitare la famosa sindrome del “calcio al secchio”. Alla Prima è successo tante volte in stagione di rovinare nel giro di pochi giorni quanto di buono fatto in precedenza. Ora, dopo la prima “finale” vinta a Verona, c’è da completare l’opera con la seconda e ultima che la regular season mette sul piatto.

Contro la Fileni Bpa Jesi, sabato alle 21 al palasport di Frosinone, c’è in ballo l’accesso ai playoff della Legadue e sarebbero i quarti raggiunti consecutivamente dal club giallorosso, che li ha falliti soltanto nell’anno da matricola. Con il successo in terra scaligera non solo si è offerta la possibilità al cassiere di via Parco della Rimembranza di un altro incasso importante sicuro, ma anche di continuare a mettere la promozione in Serie A nel mirino, sebbene l’obiettivo resti al momento lontanissimo e complicatissimo. 

La gara di sabato al Casaleno sarà una finale, o qualcosa di molto simile, pure per Jesi, che si è complicata in modo drammatico le cose con l’ultimo scivolone casalingo contro Ostuni. Fino a domenica scorsa l’annata per la formazione marchigiana stava andando abbastanza al di sopra delle attese dopo il ridimensionamento estivo, grazie al raggiungimento della finale di Coppa Italia (poi persa con Brindisi nella Final Four di Bari) e una situazione di classifica in campionato che sembrava essere una garanzia, al sesto posto con 4 punti di vantaggio sulle prime escluse dai playoff. Invece, nel giro di 40 minuti il mondo si è capovolto per Maggioli e compagni, che si presenteranno in Ciociaria spalle al muro, perché la combinazione di risultati più probabile, per quanto riguarda le sfide delle altre dirette rivali in quest’ultimo turno, li porta dritti all’eliminazione dalla post season se non battono Veroli. L’improvviso “ribaltone” ha pure innervosito l’ambiente, che per la sconfitta con Ostuni se l’è presa con gli arbitri, finendo la domenica con un calcio rifilato da un esagitato all’automobile dei “grigi” e con oltre 4 mila euro di multa alla società.

La Prima, già vincitrice all’andata al PalaTriccoli per 75-72, oltre al fattore campo deve approfittare anche della stanchezza fisica che probabilmente sta colpendo nel finale di stagione l’avversaria, arrivata alla terza sconfitta di fila. Jesi, infatti, è una delle squadre più corte della Legadue con una rotazione di appena 7 uomini e il quintetto base più sfruttato: la Fileni Bpa è l’unico roster che ha tre giocatori nella top ten del minutaggio, il rookie McConnell (1° in assoluto con 38.3 minuti di media), Maggioli (5° con 35.6’) e l’altro rookie americano Brooks (6° con 35.0’), che sono chiaramente la colonna portante del roster, con Hoover e l’ex verolano Migliori a dare poi una buona mano.

La sfida, dunque, ha una favorita chiara, Veroli, alla quale ha dato volutamente pressione anche il coach jesino Stefano Cioppi, che nell’intervista rilasciata in settimana a “Il Resto del Carlino” ha risposto così alla considerazione che vincere adesso, a casa di un Veroli gasato dal successo di Verona, è un’impresa titanica: “Non solo Veroli è gasata, ma giochiamo anche contro la squadra che più di tutte ha speso quest’anno in Legadue e che era partita per vincere il campionato a mani basse”. A questo punto, a Jackson e compagni non resta altro che dare maggiore ragione all’allenatore pesarese.
         
Paolo De Persis