Nando Gentile, coach Prima Veroli

VEROLI – Un brivido passa sulla schiena della Prima Veroli. Le 5 vittorie nelle ultime 6 giornate non sono ancora servite ad assicurarsi la certezza della qualificazione ai playoff, era cosa già nota, ma i risultati dell’ultimo turno di campionato sono stati i peggiori possibili in quest’ottica per la squadra giallorossa. Mentre Jackson e compagni erano costretti a restare lontani dal parquet per il turno di riposo personale previsto dal calendario, le dirette rivali contro le quali facevano il tifo hanno tutte vinto domenica scorsa: Brescia, Piacenza e Jesi sono state più forti delle “macumbe” giallorosse. Particolarmente pesanti i successi delle prime due perché ottenuti in trasferta, sui campi di Forlì e Imola, mentre che Jesi vincesse in casa contro Sant’Antimo era più nei pronostici. In virtù di questi risultati Jesi e Brescia hanno rafforzato la loro sesta piazza in classifica andando a +4 su Veroli, che viene raggiunta da Piacenza all’ottava, dove già si trovava pure Verona. 

In sintesi, la paura che si era ipotizzata prima dello svolgimento di questa undicesima giornata di ritorno della Legadue si sta concretizzando sempre di più: per raggiungere i playoff, alla Prima potrebbe non essere sufficiente vincere soltanto le due gare casalinghe restanti contro Barcellona e Jesi. Per ottenere il piazzamento utile potrebbe essere necessario portare a casa anche una trasferta tra Pistoia e Verona. Soprattutto lo scontro diretto all’ombra dell’Arena, in programma il 29 aprile alla penultima giornata, rischia di diventare la “Partita” per il club del presidente Zeppieri. Verona, come detto, si ritrova come Veroli a cavallo della zona playoff, ma gli scaligeri di Martelossi possono appunto contare sullo scontro diretto interno per portare le cose dalla loro parte. A dire il vero, il quintetto di Nando Gentile potrebbe pure accontentarsi di una sconfitta in Veneto nel caso in cui riuscisse a limitare i danni, che nella fattispecie significherà difendere almeno il +3 del successo dell’andata a Frosinone, mettendosi così in situazione di vantaggio in caso di arrivo a pari merito coi soli veronesi. Ma il +3 è un margine talmente risicato che è più “facile” pensare di vincere che perdere di misura.

 

Prima, però, c’è da mettere nel mirino la complicata trasferta a Pistoia, dopo la sosta per Pasqua. La vice capolista toscana sta passando un momento difficile, viene da due sconfitte di fila, l’ultima bella pesante a Barcellona, un -19 sul quale ha pesato una rotazione sempre più ridotta al lumicino, con l’assenza di Gurini che ha portato ad appena 6 gli uomini ruotabili per Paolo Moretti, che già da mesi deve fare a meno del play titolare, Mathis, mai sostituito sul mercato. Il ko in Sicilia ha improvvisamente aperto a Pistoia la possibilità di chiudere la regular season al quinto posto, deludente a confronto con la promozione diretta per la quale i toscani erano seriamente in ballo fino a domenica scorsa e ora abbandonata quasi definitivamente, visto che la capolista Reggio Emilia ha due punti di vantaggio e una gara in meno. Un motivo in più per buttare il sangue nella prossima sfida casalinga. Un motivo in più, per Veroli, per essere concentratissima nel tentativo di trovare già al PalaFermi il blitz fuori casa che può valere i playoff.

 

Ah, la vittoria di Brescia a Forlì un qualche risultato positivo l’ha comunque portato ai colori giallorossi. Il +8 in classifica e lo scontro diretto a favore nei confronti del fanalino di coda forlivese significano, a 4 turni dal termine della regular season, la salvezza matematica per Veroli. Ma, francamente, era già da tempo che si era scacciato il fantasma del clamoroso ritorno nella ex B1. 
        

Paolo De Persis