VEROLI – Il basket di settembre è come il calcio d’agosto, anzi della prima metà d’agosto. Il risultato conta poco, pure niente, però meglio vincere che perdere, per dirla alla Catalano. La Prima ha giocato due amichevoli e sono arrivate due vittorie, sebbene in partite-allenamento (i famigerati “scrimmage”…) dove il punteggio era virtuale, venendo azzerato ad ogni fine quarto. E sebbene all’Enel Brindisi mancasse mezza squadra e Napoli fosse priva di Hubalek e di uno dei due americani, mentre i giallorossi erano al completo. Ma lo stesso i due test inaugurali della stagione sono stati utili allo staff tecnico per ottenere le prime indicazioni agonistiche e ai giocatori per spezzare la “monotonia” dei canonici allenamenti di corse, pesi e tecnica del precampionato.

Siamo a metà preparazione esatta, la prima parte se ne è andata, il momento è perfetto per sapere che ne pensa Franco Marcelletti della sua Prima, partendo dalla fresca amichevole contro la pari categoria Napoli: “E’ stata appena la seconda gara che abbiamo giocato, c’è servita per iniziare a conoscerci, è vero che c’è mezza squadra che si conosceva già dall’anno scorso, però 4 giocatori fondamentali come Walker, Hunter, Bruttini e Infante (partito in quintetto base davanti a Rinaldi, ndc) sono nuovi. Ciò che soprattutto mi interessava – sottolinea il coach verolano – era l’atteggiamento e questo è stato buono, mentre il calo che abbiamo avuto nel quarto periodo è stato dovuto pure al fatto che al mattino avevamo fatto lo stesso allenamento”. I 66 punti subiti contro Brindisi e i 68 contro Napoli confermano che questo Veroli vincerà le sue partite facendo segnare un punto in meno agli avversari, piuttosto che segnandone lui uno in più. Insomma, prima la difesa, molto poi l’attacco: “Le due cose sono collegate, sicuramente dipendiamo dalla difesa, ci facciamo forza da essa, sia per le caratteristiche dei giocatori che per la mia filosofia di basket”.

Passando all’altra metà del parquet, tuttavia, vanno rimarcate le prove offensive di Erving Walker, top scorer di Veroli in entrambe le gare: 20 punti alla prima, 21 alla seconda. Si può dire che il ragazzino sta crescendo bene, notizia ottima viste le tante inevitabili incognite che hanno accompagnato il suo sbarco in Italia. “Anche per lui sono le prime gare, lui stesso mi ha detto che sta imparando a conoscere le varie situazioni. Le qualità le ha e poi, cosa importante, ha la voglia di ascoltare e imparare. Se è più forte di quanto mi immaginassi? E’ ancora presto per dare giudizi, comunque mi aspettavo un buon giocatore e lo è”. Il rookie-meraviglia, anche per la sua taglia mini, è apparso da subito il più in forma, per gli altri il discorso è un po’ diverso, come è logico che sia a questo punto della stagione. Hunter, per fare un esempio, non è ancora l’Hunter che si vedrà in campionato: “E’ chiaro che sono giocatori che hanno bisogno di tempo per andare in forma. Tuttavia io guardo sempre al gruppo e devo dire che nel complesso le cose stanno procedendo bene”.

Il tutto in attesa del nuovo test di domani, il primo veramente significativo, il Memorial Romeo La Norcia che si giocherà alle 20.30 al palasport di Cassino contro la Givova Scafati (ingresso gratuito). Il match è particolarmente indicativo sia perché il primo davanti a pubblico e stampa dopo le precedenti gare a porte chiuse, sia perchè il primo con tutti i crismi di una partita ufficiale (punteggio progressivo, conteggio dei falli e tutto il resto classico di un incontro di campionato), sia perché contro un’avversaria che lotterà per il vertice della Legadue. Domani la Prima potrebbe iniziare a sapere da subito se vale anch’essa l’alta classifica.

Paolo De Persis