Davis (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

Davis (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

I biancorossi si arrendono al blasonato team virgiliano solo nell’extratime. Gli ospiti, sebbene ultimi in classifica, sono riusciti a sfruttare la maggiore esperienza che, mista ad un numero di rotazioni più elevato, complice anche l’assenza di Piazza, si è rivelata fatale.

 

 

 

 

CRONACA

foto di Matteo Cogliati

foto di Matteo Cogliati

Dopo un avvio sprint da parte dei teatini, trascinati da un dominante Mortellaro,  i lombardi si dimostrano precisi al tiro dall’arco (80%), concludendo il primo quarto sul 25-27. Nel secondo periodo i mantovani, grazie ad un ispiratissimo Amici, mettono in atto il primo tentativo di fuga, vanificato da un eufemisticamente poco intelligente antisportivo fischiato a Candussi, tra l’altro al quarto fallo personale: si arriva al riposo sul 40-46 (12 Casella e 11 Amici per gli ospiti, 11 Mortellaro e 10 Davis per i teatini). Alla ripresa delle ostilità, la fortuna sembra arridere alle due squadre a fasi alterne: la Proger arriva sul 45-49 ma, con la complicità del quarto fallo fischiato a Davis, Mantova allunga e conclude il periodo sul 54-61. Nell’ultimo periodo, dopo che Mantova sembrava ormai aver portato a casa il risultato ma Amici sembra voler fare harakiri, compiendo il suo quarto fallo che, in seguito a proteste eccessive, si trasforma in tecnico, con il giocatore nativo di Pesaro costretto ad abbandonare la contesa: Golden dalla lunetta accorcia le distanze (73-75) e Piccoli prima e Davis poi, intervallati dalla penetrazione di Giachetti, riescono nell’impresa di pareggiare i conti: si va all’overtime sul 77-77. Nel tempo suppletivo, dopo che una gran penetrazione di Piccoli aveva illuso i padroni di casa, Chieti capitola sotto i colpi di Corbett, concedendo a Mantova la prima vittoria stagionale (88-93).

SPOGLIATOIO

Europromotion Legnano - Proger ChietiDopo una gara che ha visto la Proger capitolare all’overtime, coach Galli non può che masticare amaro, non perdendo però la necessaria lucidità e la giusta capacità di giudizio: “Non penso che quest’oggi i miei ragazzi abbiano commesso troppi errori, se dovessi additare un fattore che non ci ha permesso di uscire vittoriosi da questa gara, direi senz’altro la scarsa precisione dalla lunetta: tirare con i 60% ha compromesso la partita, anche perché per competere con squadre con un roster di questo livello dobbiamo essere ai limiti della perfezione. La squadra ha giocato al meglio per le possibilità che ha, venivamo da una settimana difficile, senza Piazza ci siamo allenati in condizioni non ottimali, dovendo modificare i quintetti ed è chiaro che poi alla resa dei conti abbiamo avuto qualche problema in attacco. Reputo comunque questa prestazione gagliarda, contro una squadra che, come avevo detto prima di scendere sul parquet, è a zero punti per caso e infatti stasera ha dimostrato, anche grazie al rientro di Vencato, di avere dieci giocatori e mille alternative. Apprezzo il fatto che i ragazzi non abbiano mai mollato, anche quando eravamo in difficoltà, giocando sempre con la giusta determinazione. In una partita che si risolve punto a punto, ai supplementari, un particolare come i tiri liberi ha determinato il risultato. E’ stata una gara nervosa ma, d’altronde, quando ci sono delle emozioni di mezzo non è mai facile controllarsi. Nel supplementare, dopo essere andati sul più due con la palla in mano, loro sono stati bravi a tenere duro e Corbett, con una bomba spettacolare, ha dimostrato le sue qualità ed il fatto che Mantova sia una squadra costruita per stare nei i primi quattro posti della classifica.  Noi siamo una squadra che stasera ha dimostrato di lottare, è chiaro che i margini di miglioramento ci sono: molti giocatori sono alla prima o alla seconda esperienza in questo campionato, mentre Mantova ha, per esempio, Giachetti che ha militato per 15 anni nel massimo campionato. E’ evidente che così paghiamo molto in termini di esperienza, molte situazioni magari si sarebbero potute affrontare in maniera migliore ma tutti i nostri errori sono stati commessi per troppa foga e non di certo per egoismo, e ci può stare visto il nostro roster. Ora siamo sicuramente tutti delusi però la squadra ha giocato, ha lottato, ed è rientrata in partita quando ormai sembrava tutto perso, anche se è la seconda partita in casa che si conclude punto a punto e ci vede uscire sconfitti”.

Venucci (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

Venucci (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

Anche Venucci, dopo una buona prestazione che l’ha visto in campo per ben 35 minuti, non può che confermare quanto precedentemente detto dal proprio allenatore: “Giocare così tanto fa piacere ma dopo una partita persa questo dato è relativo e fine a se stesso. Come ha giustamente evidenziato il coach, in una partita del genere sono i dettagli a fare la differenza, siamo stati poco precisi ai liberi ma secondo me spesso abbiamo difeso male, sapendo che Mantova sarebbe venuta qui con il giusto mordente per portarsi a casa la prima vittoria stagionale. Abbiamo concesso troppi tiri aperti e difese in transizione non andate a buon fine. Tornare ad allenarsi martedì dopo una sconfitta del genere ci darà ancora più grinta e voglia di migliorarci, per portare a casa più partite possibili e raggiungere presto la salvezza”.

 

 

foto di Matteo Cogliati

foto di Matteo Cogliati

Di tutt’altro umore, coach Martelossi che dichiara in sala stampa: “Chieti è una città che mi porta bene, sin qui ho vinto tre gare in tre anni. Penso che alla vittoria finale abbiano contribuito tre fattori: alcuni fischi arbitrali un po’ fiscali negli ultimi minuti del quarto periodo, lo spirito mai domo di Chieti, capace di alternare in un’unica gara alcuni momenti negativi ma tanti altri positivi, capaci di mettere in difficoltà qualunque avversario, anche in momenti in cui le partite sembrano ormai chiuse. Ho cercato di far capire questo anche ai miei giocatori ma non era facile. L’ultimo punto da sottolineare, non di certo per importanza, è la grandissima ansia che ci ha colpito dopo i risultati di queste prime giornate. Sono certo che nessuno avrebbe scommesso su di noi dopo la fine dei tempi regolamentari, vista la nostra prestazione di domenica, ai supplementari. Oggi però siamo stati lucidi nei momenti chiave e freddi dalla lunetta e penso che questa vittoria odierna sia importante per la mentalità che la squadra ha espresso in campo. Mi aspettavo quest’oggi una gara di questo tipo, ero molto teso, Chieti è una buona squadra e speravo che loro fossero sazi dalla vittoria di domenica ma, anche questa volta, Cedro non mi ha dato nessun aiuto. Ho detto però negli spogliatoi che da oggi non inizia un nuovo campionato: sia perché odio questa frase, sia perché abbiamo comunque vinto una singola partita e sia perché, dicendo così, daremmo scarso rispetto a tutto il buon lavoro che finora abbiamo svolto. Non vogliamo essere presuntuosi ma il nostro cammino deve continuare su come stiamo lavorando, migliorando ogni domenica, partita dopo partita”.

Bryan con la canotta di Roseto foto di Daniele Ferretti

Bryan con la canotta di Roseto foto di Daniele Ferretti

Anche Bryan precisissimo dalla lunetta nei momenti chiave, gioisce: ”Sapevo che era una partita molto importante ma sono riuscito a trovare la giusta concentrazione per sbagliare il meno possibile dalla lunetta. Inizialmente abbiamo sofferto molto la fisicità di Mortellaro ma il coach è stato bravo a darci le giuste indicazioni per riuscire ad arginarlo ed siamo stati abili nello sfruttare i consigli del nostro allenatore. Questa vittoria ha un ottimo sapore, penso che a nessuno piaccia perdere e ho sempre saputo quali fossero le nostre potenzialità, sebbene spesso le partite non siano girate dalla nostra parte. Stasera, dopo l’ennesima settimana di duro allenamento, siamo riusciti a dimostrare le nostre qualità”.


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