Dopo l’importantissima vittoria esterna dei suoi, coach Cavina afferma negli spogliatoi: “Unita all’enorme soddisfazione per la vittoria e all’evidente fatto che da tre settimane stiamo crescendo, grazie anche al lavoro settimanale che questa squadra sta compiendo, sono contento perché questa era una partita che nascondeva, per entrambe le squadre, insidie dal punto di vista emotivo. Onestamente, avendo visto anche in settimana il buon lavoro svolto, ero certo che avremmo disputato una partita intensa sia dal punto di vista offensivo che quello offensivo. Siamo stati molto bravi a cercare sempre un passaggio in più, effettuando sempre tiri aperti e facendo salire la nostra fiducia. La nostra squadra possiede tre quattro giocatori di esperienza ed un importante nucleo di giovani e sono stati proprio loro ad aiutarci nei nostri momenti difficili. Abbiamo giocato una partita simile con Jesi, con un esito diverso non solo dal punto di vista del risultato. Questa è stata la nostra migliore partita stagionale e il merito è tutto dei miei ragazzi.  Mi dispiace per la mia reazione all’episodio avvenuto poco prima della pausa lunga con il refertista che, avendo sentito un fischio del pubblico ha chiamato timeout al mio posto, dovevo essere onestamente più furbo nel moderare i toni invece che aggiungere nervosismo. E’stata una partita giocata molto bene in attacco ma che abbiamo fatto facile essendo molto aggressivi in difesa, bloccando le loro reazioni emotive. Avremo una settimana corta e da martedì penseremo al prossimo match contro Verona ma questa era una vittoria importante perché non era scontata e temevamo la reazione emotiva di Roseto”.

Coach Di Paolantonio invece, dopo la brutta prestazione dei suoi Sharks, dichiara alla stampa: “Io sono l’allenatore di questa squadra e in quanto tale sono il primo a metterci la faccia e il principale responsabile di questa situazione. Detto questo mi sembra innegabile che purtroppo la qualità che riusciamo a mettere in campo è, per molti tratti, decisamente inferiore rispetto a quella dei nostri avversari. Ogni minimo errore ci viene punito nel peggiore dei modi dai nostri avversari e oltre a questo non riusciamo ad essere competitivi per il pesante fardello delle otto sconfitte consecutive che appesantisce ogni singolo momento della partita. Non è un caso che in ogni singolo momento della partita si provi a fare qualcosa in più, giocando persino meglio di quanto facciamo tra le mura amiche. Purtroppo oggi non siamo riusciti a mantenere il piano squadra, volevamo cercare di forzare il solo Penna al tiro da oltre l’arco ma abbiamo svolto alcune giocate difensive davvero senza senso. Purtroppo, in questo momento l’aspetto mentale è preponderante. Sicuramente influsce vedere un palazzetto così silenzioso, perché noi portiamo in campo una cappa di negatività ma il caloroso sostegno del pubblico nelle passate stagioni sarebbe molto importante. Dobbiamo trovare tutti insieme la chiave per sbloccarci, evitando di andare in panico nei momenti di difficoltà, Dobbiamo restare una squadra ed essere più sporchi e cattivi in fase di difesa, perché è l’unico modo per tornare ad essere competitivi. Nulla è compromesso ma siamo consapevoli di essere in una situazione di evidente difficoltà”.

Capitan Casagrande inoltre, ci tiene a mettere la faccia e nel dopo partita afferma: “Non so cosa dire in questo momento perché avete visto tutti quanto accaduto. Mi sento di chiedere scusa con tutto me stesso perché è inammissibile disputare una partita del genere a 29 anni, senza riuscire a trasmettere l’energia necessaria alla squadra. Ci tenevo a scusarmi anche perché trenta punti in faccia in casa sono inammissibili, non so quale sia il problema perché noi in settimana ci alleniamo duramente, impegnandoci anche oltre il cento percento. Momentaneamente soffriamo di un pesantissimo blocco psicologico e mi dispiace per tutti. Non meritiamo e non meritate questo e soffro molto per questa situazione. Adesso o mandiamo tutto a quel paese o stiamo qua e con le nostre forze ne usciamo. Io ne voglio uscire e da martedì ci rimetteremo sotto”.