Remer Treviglio-Virtus Roma 85-68

Un Lorenzo Caroti immenso a trascinare Treviglio (foto di Danilo Scaccabarossi)

Grandissima vittoria della Remer Treviglio al cospetto della capolista Virtus Roma, una vittoria che regala alla squadra di Adriano Vertemati i playoff con due giornate di anticipo, qualcosa di impensabile in estate quando la mancanza di un main sponsor aveva tagliato il budget e forse ancora meno dopo la difficile partenza ed il solo successo nelle prime 5 giornate. Ed invece la dirigenza di via del Bosco e soprattutto Adriano Vertemati hanno compiuto l’ennesimo miracolo, trasformando un brutto anatroccolo in un bellissimo cigno che stasera ha sublimato la sua stagione con la miglior prestazione collettiva del campionato. Treviglio ha vinto con le sue armi, intensità difensiva e ritmo offensivo con la solita grande qualità di gioco (22 assist su 28 canestri), non lasciando a Roma nessuna chance sin dalla palla a due, trascinata da un Lorenzo Caroti immenso che ha prima gestito l’attacco e messo in ritmo i compagni, poi si è preso tutta la scena aumentando addirittura i giri del motore quando sembrava stanco fisicamente, togliendo definitivamente dal match Nic Moore nella seconda parte di gara. La Virtus vista al PalaFacchetti è la brutta copia di quella che fin qui ha sempre tenuto la testa del campionato,  troppo nervosa e troppo dipendente dalle giocate di Moore la squadra di Bucchi ha faticato ad entrare in partita ed a trovare continuità anche nei momenti in cui sembrava poter arginare Treviglio (come ad inizio secondo quarto) o addirittura prendere in mano l’inerzia della gara (come a cavallo della pausa lunga). Se Moore va in difficoltà e Sims è troppo nervoso per stare in campo, Roma non sembra avere molte frecce al proprio arco e non può bastare, in queste serate, un eroico Landi per trascinare tutta la squadra. Il calendario non è complicato ma per non farsi sorprendere serviranno due vittorie per festeggiare la promozione diretta.

Aristide Landi, l’ultimo ad arrendersi per la Virtus (©2019 Foto Alessio Brandolini)

LA GARA – Treviglio parte forte su tutti i 28 metri, con un Caroti ispiratissimo in attacco che guida insieme a Borra il 16-4 dei padroni di casa, con Roma incapace di leggere spaziature e pick&roll. L’ingresso di Alibegovic e Saccaggi regala un poco di vitalità ad un attacco virtussino molto nervoso che sbaglia tanto e fatica a costruire tiri puliti con 3 palle perse nei primi 6′, con Bucchi che tira un sospiro di sollievo dopo 10′ minuti complicati in cui si ritrova sotto di soli 8 punti. I due coach giocano a scacchi provando a mischiare le carte e proponendo a ritmi alterni quintetti piccoli, con la Virtus che adesso sembra più a suo agio e dentro il match, almeno nella metà campo offensiva dove grazie a due amnesie di Palumbo trova anche i primi canestri da 3. L’attacco della Remer si arena nonostante Roberts si iscriva finalmente al match ma la squadra di Vertemati riesce a risalire sul +12 grazie soprattutto alle accelerazioni in transizione che fruttano libri in serie anche se una fiammata di Nic Moore nell’ultimo minuto manda le squadre al riposo lungo sul 41-36.

Adriano Vertemati, il vero artefice della grande stagione della Remer (©2018 Foto Alessio Brandolini)

L’intensità già da playoff nella prima parte di gara si alza ancora al rientro in campo, è soprattutto Roma che fa sentire il suo fisico in difesa e sembra poter girare l’inerzia del match ma in attacco la squadra di Bucchi è ancora nervosa e poco lucida mentre Treviglio, con una insospettabile pazienza, riesce a costruire un paio di buoni tiri tornando sul +9 a metà terza frazione. Moore e Sims sono l’anima di Roma che in un amen torna a -4 in quella che però è l’ultima fiammata della squadra capitolina. Roberts e Caroti rispondono colpo su colpo, Bucchi è costretto a chiamare di nuovo time-out ed una preghiera di Reati sulla sirena manda Treviglio sul +12 all’ultima pausa. E’ l’inizio della fine per la Virtus, i chiodi sulla bara li mette un Caroti tarantolato che trascina la Remer sul +16 e manda ai pazzi una Virtus nervosissima che poco dopo perde per 5 falli Sims e sprofonda sul -24 prima che Landi limiti il passivo in un PalaFacchetti già in festa.

Caroti MVP del match (foto di Danilo Scaccabarossi)

MVP – A furor di popolo, con una standing ovation più che meritata, Lorenzo Caroti si prende la palma di migliore in campo, non solo per le statistiche (19 punti, 8 assist, 3 recuperi per un complessivo 24 di valutazione) ma anche e soprattutto per come ha preso in mano la squadra e la partita sin dalla palla a due. Moore e Sims faticano a leggere i suoi movimenti sul pick&roll ed il folletto di Cecina ha già smazzato 4 assist in 10′. Il meglio però deve ancora venire perché Caroti se lo riserva nella seconda parte di gara in cui toglie dal match Nic Moore, mordendogli le caviglie in difesa e facendogli prendere la targa in attacco. Bucchi, disperato, manda sulle sue tracce anche Baldasso e Saccaggi ma entrambi ne escono con le ossa rotte. Vertemati gli fa giustamente tributare l’ovazione di un pubblico ormai innamorato del suo nuovo leader.

Remer Treviglio-Virtus Roma 85-68 (21-13; 20-23; 25-18; 19-14)

TRE: Caroti 19, Pecchia 15, Roberts 14. Rim 32 (Borra, Pecchia 8); Ass 22 (Caroti 8)

ROM: Moore 15, Landi 11, Sims 10. Rim 41 (Landi 11); Ass 12 (Moore 6)


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