REMER TREVIGLIO-LEONIS ROMA 92-62

Andrea Pecchia (foto di Danilo Scaccabarossi)

Una serata così non se la immaginava neanche il più ottimista dei tifosi della Remer, reduce dalla brutta prestazione di Biella e con Olasewere ancora fermo ai box. Invece i ragazzi di Vertemati hanno messo in scena, davanti alle telecamere di Sportitalia un vero show difensivo ed offensivo, non dando nessuna possibilità alla Leonis Roma, arrivata al Palafacchetti con tutte le intenzioni di raggiungere, almeno per poche ore, la vetta della classifica. Invece la Remer parte 17-3 e non si volta più indietro toccando anche il +33, sul 61-28, nel corso del terzo quarto prima che la partita diventi un lungo garbage time. Grande protagonista ancora una volta capitan Pecchia (doppia-doppia con 40 di valutazione), ma insieme a lui si è visto un Roberts finalmente protagonista anche in attacco ed un Borra che ha giganteggiato nel pitturato, oltre al solito immenso Ursulo D’Almeida. Per la Leonis tutti male, sia in attacco che in difesa, con l’unico a fare canestro con continuità un seppur nervoso Amici.

Preparazione perfetta del match da parte di Vertemati (foto di Danilo Scaccabarossi)

MINISTRO DELLA DIFESA – E’ Adriano Vertemati, primo artefice di questo grande successo della Remer. La sua preparazione difensiva del match è da manuale, togliendo il tiro da fuori a Roma con continui cambi sui blocchi e con Borra a difendere il ferro dalle penetrazioni. Il risultato è un gelido 2/17 per la Leonis nel primo quarto, con -1 di valutazione complessiva ed un 20-5 di parziale in favore dei padroni di casa. La cosa positiva è che Treviglio non si ferma qui, ma continua a giocare con grande intensità difensiva per tutta la partita, non lasciando mai un tiro facile a Roma, che ha mosso il tabellone solo grazie alle giocate di Amici, capace di chiudere 7/9 da 3 punti contro il complessivo 4/24 dei compagni. Dall’altra parte del campo la squadra di Corbani ha faticato tantissimo a contenere le penetrazioni di Pecchia e Roberts non facendosi trovare pronta sugli scarichi consentendo alla Remer di trovare anche buone percentuali da fuori (42% complessivo, 6/14 nella seconda metà di gara), ma soprattutto ha subito troppo a rimbalzo concedendo ben 17 rimbalzi offensivi ad una Remer che, diversamente da altre serata, ne ha approfittato chiudendo il match con il 60% da 2.

RITMO ED ENERGIA – Quelle che sono completamente mancate ad una Leonis arrivata a Treviglio solo con il corpo, ma senza testa e gambe. Come ha detto Fabio Corbani in conferenza stampa “la partita è finita sui primi due canestri di Pecchia, canestri di energia quella che ha messo in campo Treviglio sin dalla palla a due e che a noi è mancata completamente”. Quello che stona, nella partita di una squadra esperta come quella romana, è la mancanza vera di reazione, soprattutto al rientro in campo dalla pausa lunga, subendo un altro parziale di 17-8 senza mai dare un segnale di vita, a parte un Amici molto ispirato ma che predicava nel deserto. Impressionante è stato il divario, da questo punto di vista, con una Treviglio che ha sempre spinto in attacco, mettendo in campo energia e trovando anche ritmo e giocate pregiate. La qualità del gioco della Remer è stata notevole, testimoniata dai 25 assist su 37 canestri, con la palla che finalmente ha viaggiato con i giusti ritmi, trovando quei tiri aperti che fino ad oggi la squadra aveva faticato a costruire.

LE PAGELLE

Remer Treviglio

D’Almeida, MVP del match (foto di Danilo Scaccabarossi)

Pecchia 9 – Non abbiamo più aggettivi per descrivere questo giocatore. Forse basterebbe dire che prestazioni come quella di stasera iniziano a non essere considerate eccezionali ma anzi iniziano a stonare le serate come quella di Biella, in cui aveva messo solo 2 punti a referto. La partenza è uno show personale, con rubata e canestro dopo 5″ ed una penetrazione al ferro al primo attacco a difesa schierata. Ne mette 10 con 5 rimbalzi nel 17-3 che apre (e chiude) la partita. Da lì in poi fa sempre e soltanto la cosa giusta, anche quando va a riprendere Amici, reo a suo dire di un colpo proibito a palla lontana. Chiude toccando 40 di valutazione con una doppia-doppia da 25 punti e 12 rimbalzi, oltre a 5 assist e 3 recuperi.

Taflaj 7 – Tanti minuti in campo ma più che meritati, soprattutto nella seconda parte di gara. Al primo giro in campo si fa prendere un pò la mano dalla foga commettendo due falli ingenui. Quando però Vertemati lo richiama nel terzo quarto lui risponde più che presente, mettendo una tripla importante quando Roma prova a passare a zona e continuando a bucare la retina sugli scarichi dei compagni.

Caroti 6,5 – In netta crescita. Già a Biella aveva giocato una buona partita, stasera ha fatto vedere che se la squadra è in fiducia anche lui riesce a giocare più sereno. Soffre meno di altre volte in difesa e questo lo aiuta nella metà campo offensiva, dove sbaglia qualche tiro di troppo ma è lucido nella gestione dei ritmi offensivi.

Frassineti 6,5 – Se la condizione fisica lo supporta è un giocatore molto importante per questa squadra, soprattutto quando esce dalla panchina e sa mettersi subito in ritmo, trovando il fondo della retina. Utile anche dietro nel dare respiro a Roberts nella marcatura di Zeisloft.

Palumbo 5 – Prima partita incolore della sua stagione. Condizionato dai falli, gioca (e male) solo 15′, collezionando 4 palle perse e prendendo un solo tiro dal campo. Alla sua età un passaggio a vuoto ci sta e stasera, per fortuna, non se n’è accorto nessuno.

D’Almeida 9,5Pecchia potrebbe prendersi il premio di MVP di giornata della LNP, ma Ursulo si prende in solitaria il premio di MVP della partita. Perché a 17 anni, compiuti ieri, e con alle spalle praticamente 1 anno e mezzo di vero basket, giocare una partita di questa qualità a questo livello non è da tutti. Questo ragazzo trasmette energia allo stato puro, ai compagni ed al pubblico che lo ama a prescindere. Parte tirando giù 5 rimbalzi, di cui 3 in attacco nel primo quarto, ed a differenza di altre serate è anche efficace nel trasformarli in punti. Fa impazzire sia Hollis che Fall, che lo vedono saltare sopra le loro teste e prendere la palla, senza riuscire a contenerlo. Chiude la gara con 11 punti, 8 rimbalzi, di cui 6 in attacco per un complessivo 20 di valutazione. MVP a furor di popolo.

Abati Touré 6 – In una serata così c’è spazio anche per il suo esordio in campionato, bagnato con un rimbalzo in attacco trasformato nei primi due punti in Serie A2.

Tiberti 6,5 – Con Olasewere fermo c’è spazio anche per lui che, come tutti, si fa trovare prontissimo appena mette piede in campo con  3 rimbalzi e 3 punti in meno di 4′ in campo.

Gran partita anche per Borra (foto di Danilo Scaccabarossi)

Roberts 8 – Partita da fuoriclasse, di quelli che lo vedi lontano un miglio che sono superiori a tutti gli altri. Gioca un primo quarto di grande sacrificio difensivo sulle orme di Zeisloft, giocatore che fin qui ha viaggiato sopra il 40% da 3 punti e che nel primo quarto ha fatto anche fatica a ricevere la palla. Lascia che la partita vada da lui e nel secondo quarto inizia a raccoglierne i frutti mettendo a referto 11 punti con 3/5 dalla lunga distanza, scavando un solco da cui Roma non risalirà più. Il pubblico gli riconosce i meriti tributandogli una meritata standing ovation.

Borra 8 – Ennesima partita di grande sostanza per il centro della Remer, che ormai flirta costantemente con la doppia-doppia, anche se stasera gli manca un rimbalzo. Ma conta poco, quello che è importante è la sua capacità di essere finalmente intimidatore in mezzo all’area, far sentire i suoi centimetri ed il suo peso a rimbalzo, sapersi far trovare pronto sui pick&roll e sugli scarichi. Sporca il suo tabellino immacolato perchè decide di tentare una tripla nell’ultimo quarto, ma ne mette 12 con 6 tiri, aggiungendo 9 rimbalzi in una gara da 22 di valutazione.

Leonis Roma

Fall 5 – Parte piano, finisce pianissimo. E’ uno dei peggiori nel primo quarto al contrario dell’Eurobasket, sovrastato fisicamente da Borra ed atleticamente da D’Almeida, va presto in difficoltà non riuscendo a scuotersi neanche quando gli avversari iniziano a schiacciargli sulla testa.

Zeisloft 5 – Entrava nel match con il 40% da 3 punti in stagione, ne esce con le ossa rotta ed un modesto, per lui, 2/8 alla fine di una partita da incubo in cui non ha mai trovato un tiro pulito. Merito della difesa di Roberts e della Remer che ha cambiato sistematicamente su di lui, togliendolo di fatto dalla partita sin dalla palla a due. Lui non ha fatto nulla per rientrarci diventando anche un facile bersaglio da attaccare in difesa.

Serata difficile per Corbani contro il suo amico Vertemati (foto di Danilo Scaccabarossi)

Fanti 5,5 – In campo quasi per disperazione (di Corbani), visto il nulla che arrivava dai compagni di reparto, non fa nulla di trascendentale ma fa senza dubbio meno danni di Tourè e Piazza. D’altra parte non è da lui che l’Eurobasket si può aspettare il cambio di marcia.

Infante 6,5 – Sicuramente tra i migliori dell’Eurobasket nella complicata prima parte di gara. Corbani gli chiede un pò di carica agonistica per svegliare la squadra e lui non si tira indietro, provando ad usare anche la clava quando serve. Purtroppo intorno a lui l’encefalogramma è rimasto piatto ed a nulla è servita la sua carica agonistica che lo ha contraddistinto fino alla sirena finale. Mezzo punto in più per il bel gesto a fine partita quando è andato a complimentarsi con D’Almeida.

Loschi 5 – Un altro di quelli che avrebbe dovuto, e potuto, cambiare ritmo alla partita della Leonis ed invece si è appiattito sulla gara incolore dei compagni. Lontano parente del giocatore visto in campo a Trieste lo scorso anno.

Amici 7 – L’unico giocatore dell’Eurobasket a fare canestro e già questo basta ed avanza per il voto. Se non ci fosse stato lui probabilmente la Leonis sarebbe tornata nella Capitale con un passivo molto più pesante. Dal 61-28 decide di prendere in mano l’attacco ed ogni volta che ha la palla prova una giocata che spesso e volentieri si conclude con un canestro, soprattutto dalla lunga distanza dove chiude con 7/9 per 27 punti complessivi, a cui aggiunge anche 5 assist e 3 recuperi. Gli togliamo mezzo punto perché anche stasera, come quasi sempre gli capita, ad un certo punto decide di staccare il cervello facendosi trascinare dall’istinto e cercando di irretire gli avversari con atteggiamenti che non fanno onore ad un talento purissimo.

Hollis irriconoscibile (foto di Danilo Scaccabarossi)

Piazza 4,5 – Tocca il primo pallone e se lo fa letteralmente scippare da Pecchia, regalando i primi due punti a Treviglio. E’ il preludio di una partita da dimenticare in fretta chiusa con 0/4 al tiro, 2 assist e 3 palle perse. A Treviglio in questi anni si sono viste versioni di Piazza ben più consistenti.

Tourè 4,5 – I suoi 5′ in campo giustificano ampiamente i 22′ che Corbani ha dovuto concedere ad un Piazza irriconoscibile. La palla che si fa strappare dalle mani nel secondo quarto è sintomatica della sua concentrazione.

Hollis 5 – Un altro di quelli che doveva fare la differenza…ed effettivamente la fa ma per Treviglio. In pochi si sono accorti della sua presenza in campo, anche perché spesso e volentieri era sovrastato dai lunghi della Remer. Se l’Eurobasket vuole giocare un campionato di vertice non può permettersi un Hollis da 9 punti e 3 soli rimbalzi.

Remer Treviglio-Leonis Roma 92-62 (20-5; 24-15; 26-20; 22-22)

TRE: Pecchia 25, Roberts 15, Borra 11. Rim 48 (Pecchia 12); Ass 25 (Roberts 6)

ROM: Amici 27, Hollis 9, Zeisloft 8. Rim 21 (Infante 6); Ass 13 (Fall 3)


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