Un Adriano Vertemati pensieroso per la situazione difficile della sua squadra (foto di Danilo Scaccabarossi)

Una partenza così della Remer Treviglio, con 3 sconfitte consecutive, non se l’aspettava nessuno, forse neanche il più critico dei “tifosi” (e con i social che impazzano di coach e DS da tastiera se ne trovano tanti in giro…). La preparazione estiva, con molti problemi fisici e troppe sconfitte, aveva fatto suonare un campanello di allarme anche perché il calendario nelle prime giornate non proponeva un menù semplicissimo, con una doppia trasferta in Sicilia che, aldilà della forza delle avversarie, riserva sempre qualche problema di troppo a livello logistico (la squadra è rientrata solo lunedi sera da Agrigento, ndr), ritardando per forza di cose la preparazione settimanale. Però la stagione va avanti e per la squadra di coach Vertemati c’è sempre di più la necessità di invertire la rotta e mettere punti in classifica, anche perché al momento più che risolvere i problemi tecnici, bisogna lavorare soprattutto sulla testa. E la gara di Agrigento in termini di approccio  mentale ha confermato questo trend, come lo stesso coach milanese ci conferma

Come ho già detto domenica in conferenza stampa ho visto due squadre che si equivalgono, ma noi abbiamo approcciato ancora una volta male la gara. Al momento ci viene tutto difficile, dall’approccio in pre-stagione, alla prima partita a Trapani, ma anche il black-out del terzo quarto in casa con Tortona. Siamo un pò depressi, è un momento difficile ma dobbiamo cercare di stare sereni anche se non è facile“. Tutto parte dall’approccio mentale che poi di conseguenza si riversa sull’aspetto tecnico “Ad Agrigento – continua Vertemati – abbiamo fatto onestamente una partita brutta, aldilà del risultato, ma più che dal punto di vista tecnico da quello del ritmo e della fisicità, in alcuni frangenti siamo sembrati inadeguati. Sappiamo che non siamo questi e sappiamo anche che è un fatto di testa, è vero che dobbiamo ancora fare un passo avanti in termini di ritmo ed a livello fisico, ma è chiaro che una vittoria ci aiuterebbe a ritrovare quel minimo di serenità che per forza di cose oggi non abbiamo“.

Andrea Pecchia, uno dei migliori in questo avvio di stagione tribolato (foto di Danilo Scaccabarossi)

Sicuramente i problemi fisici in preparazione hanno inciso ma adesso la squadra è riuscita ad alzare il livello degli allenamenti, livello che però non riesce a portare in partita, o almeno non riesce a farlo per tutti i 40′, come ci conferma l’allenatore biancoblu. “Ci stiamo allenando bene, la qualità sta salendo, ma poi in partita non riusciamo a tramutare tutto questo in risultati. Al momento l’approccio mentale è quello che ci manca e l’unico momento in cui siamo stati presenti abbiamo giocato una bella pallacanestro, come successo nei primi 20′ contro Tortona“.

Purtroppo per Treviglio i numeri confermano questa difficoltà nell’esprimere una buona pallacanestro, aldilà di quelle che sono le statistiche complessive del campionato con Treviglio che è la squadra che segna meno (67 punti a partita contro i quasi 82 della scorsa stagione) ma anche quella che tira peggio (47% da 2, solo Tortona peggio, e 26% da 3), pur giocando più o meno lo stesso numero di possessi della passata stagione, sintomo di una mancanza di qualità nella gestione dell’attacco (come suggeriscono i 4 assist in meno a partita) e quindi difficoltà a trovare facilmente la via del canestro. Coach Vertemati prova ad analizzare con lucidità la situazione “Le difficoltà di fare canestro sono legate alla mancanza di ritmo e di gioco. Siamo una squadra costruita in modo diverso rispetto a quella dello scorso anno. Non abbiamo nei singoli la capacità di riuscire ad inventare un canestro o venire fuori da problemi di ritmo in attacco, come potevano essere i giochi in post di Sollazzo nella scorsa stagione. Noi dobbiamo giocare bene tutti insieme, giocare con più ritmo ed avere un atteggiamento difensivo che ci permetta di fare qualche canestro facile in transizione. Un’altra chiave di lettura potrebbe anche essere un livello diverso del campionato, equilibrato come la passata stagione ma con l’asticella del livello tecnico che si è sicuramente alzata, come Vertemati conferma “Questo è un campionato diverso rispetto allo scorso anno, il livello è sicuramente più alto ma soprattutto i roster sono tutti più profondi ed il fatto di ruotare a 9/10 giocatori non ti dà quel valore aggiunto che potevi avere la passata stagione, se non hai anche ritmo e sufficiente qualità. Per assurdo forse in questo momento proprio il fatto di avere un roster lungo può essere un problema per noi, se non riusciamo a trovare il nostro ritmo sia in attacco che in difesa“.

Esultanza in casa Junior (Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

In questo momento di difficoltà forse la Novipiù di coach Ramondino è l’avversario peggiore che poteva capitare alla Remer. La squadra del Monferrato, già indicata da molti alla vigilia come una delle possibili protagoniste, non ha deluso le aspettative con una partenza da leccarsi i baffi, tre vittorie e primo posto in classifica, con Siena ed Eurobasket Roma battute anche agevolmente e forse la gara più difficile vinta in volata contro Reggio Calabria. Una squadra, Casale, che gioca tra l’altro con un solo straniero, Jamarr Sanders (numeri da MVP finora, 24.7 punti con il 52% da 3, 6.7 rimbalzi e quasi 4 assist a partita) e senza il suo centro titolare, Aleksander Marcius. Ma l’affidabilità del sistema di gioco e l’ottimo impatto di giocatori come Severini (6.7 punti e 5.7 rimbalzi in poco più di 20 minuti di utilizzo) e Cattapan non stanno facendo sentire l’assenza del lungo croato. E tutto questo mettendo in campo anche qualcosa di diverso rispetto al recente passato. “Casale nella loro idea di pallacanestro, fatta sempre di buona esecuzione – sottolinea coach Vertemati -, sta giocando con un ritmo sicuramente maggiore di quello che ci possa aspettare. Dobbiamo essere bravi a capirlo per non farci trovare impreparati“. Aldilà del valore dell’avversario c’è in Treviglio la volontà di andare oltre le difficoltà di questo inizio di stagione e cercare di svoltare contro i piemontesi. Lo scorso anno la gara di andata, giocata in Piemonte, è stata forse uno spartiacque della stagione della Remer che prese coscienza definitivamente della sua forza andando a vincere la prima gara esterna. Ora al PalaFacchetti bisogna vincere la prima gara della stagione, come sottolinea in chiusura Vertemati “Una gara per noi fondamentale, dobbiamo vincere punto e basta, perché dobbiamo ritrovare serenità e consapevolezza che quello che facciamo in allenamento sta andando nella direzione giusta. Non so se una vittoria possa sbloccarci in qualche modo, ma sicuramente ci aiuterà a ritrovare sorriso e serenità“.


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