foto di Danilo Scaccabarossi

REMER TREVIGLIO-AZIMUT BERGAMO 85-81

Il derby della bergamasca torna dopo 12 anni e ritorno non poteva essere più dolce per la Remer Treviglio ma anche per tutti gli appassionati di pallacanestro. La squadra di Vertemati, infatti, trova il primo successo stagionale nella gara più sentita dai tifosi e lo fa nel modo più incredibile ed inaspettato, soffrendo le pene dell’inferno per oltre 30′, prima di trovare la chiave per mettere in difficoltà Bergamo letteralmente trascinata da capitan Pecchia (39 di valutazione per lui), D’Almeida e Palumbo. Bergamo fa la partita sin dalla palla a due, dominando il primo quarto e sembra in totale controllo anche a metà terzo quarto sul +11, ma quando esce Roderick per 5 falli si spegne la luce. Treviglio ha l’opportunità di chiuderla nel finale di ultimo quarto dopo una gran giocata difensiva con schiacciata in transizione di Pecchia, ma Taylor manda tutti all’overtime. Qui però Treviglio ne ha di più, di testa e di gambe e porta a casa una gara che potrebbe essere la svolta per i ragazzi di Vertemati.

QUESTIONE DI DIFESA – Quella della Remer che va a corrente alternata ma che, come spesso succede quando Treviglio è in difficoltà nella metà campo offensiva, permette alla squadra di Vertemati di prendere ritmo e trovare anche punti facili in transizione. La Remer è in crisi nel primo quarto soprattutto nel 1 contro 1 di Taylor e Roderick che combinano per 19 dei 24 punti messi a tabellone nei primi 20′ in cui Bergamo tira 11/14 dal campo (da li in poi sarà 19/46). L’ingresso di Roberts spariglia le carte e dà a Treviglio più garanzie, soprattutto su Roderick che soffre la fisicità dell’ex Reggio Calabria, uscendo lentamente dal match. Quando la partita sembra girare, però, Treviglio abbassa di nuovo le braccia in difesa, con Roberts stanco ed un attacco che continua a fare tanta fatica e manca di fluidità (34% la percentuale al tiro), così Bergamo sembra tornare in pieno controllo del match toccando nuovamente il +11. Qui Vertemati decide di abbassare il quintetto per cambiare sui pick&roll di Bergamo e si affida agli Under che rimettono la squadra in partita e regalano un incredibile finale di match.

Taylor per larghi tratti imprendibile per la difesa di Treviglio (foto di Danilo Scaccabarossi)

LIBERI DI SBAGLIARE…O NO? – Treviglio decide di attaccare spesso e volentieri il canestro e così facendo raccoglie da subito tanti tiri liberi (anche se coach Dell’Agnello in conferenza stampa non nasconde la sensazione di un metro arbitrale differente sulle due metà del campo), inoltre l’aggressività a rimbalzo d’attacco, che produce addirittura 20 carambole offensive conquistate, spesso e volentieri porta a falli commessi dai giocatori in maglia giallo-nera. La Remer però riesce a chiudere i primi 20′ con un misero 56% dalla linea della carità a fronte di 18 tentativi. Il refrain non cambia nella seconda metà di gara, tanto che Treviglio tirerà la bellezza di 44 liberi, la differenza sostanziale è nelle percentuali che salgono esponenzialmente (22/26 il dato della seconda parte di gara), fino a diventare torride nel finale di gara e nell’overtime, quando Caroti, Pecchia ed Olasewere non sbagliano nulla mettendo in ghiaccio il risultato.

TAYLOR-RODERICK, E POI? – Bergamo era scesa a Treviglio con tutte le intenzioni di confermarsi capolista e per almeno 3/4 di gara tutte le ottime cose fatte vedere fin qui venivano confermate. Squadra solida, che si passa bene la palla ma soprattutto sa mettere molta fisicità in difesa e con Taylor ha le mani veloci per complicare la costruzione del gioco agli avversari. Il problema per coach Dell’Agnello è che le rotazioni restano corte ed in panchina non c’è la sicurezza di poter pescare un uomo che può spaccare la partita. Soprattutto, però, la presenza in campo di Taylor e Roderick è fondamentale per il flusso del loro gioco, che nasce quasi sempre da una giocata in 1 contro 1 dei due americani, finendo al ferro quando la difesa fatica oppure con uno scarico per ottimi tiratori come Casella e Sergio quando arrivano gli aiuti difensivi. Uscito Roderick e con Taylor svuotato di energie nel finale (colpa di un attacco influenzale nella notte, come detto da Dell’Agnello a fine partita), l’attacco di Bergamo si è praticamente fermato producendo la miseria di 22 punti negli ultimi 15′.

La carica di capitan Pecchia (foto di Danilo Scaccabarossi)

LA BELLA GIOVENTU’ – Treviglio resta un cantiere aperto in cui, come lo stesso Vertemati ha detto in conferenza stampa, si fa tanta fatica anche a lavorare per via degli infortuni che stanno decimando la squadra. Il coach milanese è consapevole delle difficoltà della squadra ma questa vittoria non può che essere uno stimolo per continuare a lavorare per crescere nell’amalgama. Una cosa positiva, però, in questa situazione difficile la Remer la può senza dubbio trovare e cioè la grande crescita che i suoi Under stanno avendo in queste prime giornate di campionato in cui sono chiamati agli straordinari. Anche stasera sono stati loro, Pecchia, Palumbo, D’Almeida, Caroti ed in parte anche Taflaj a rimettere in partita Treviglio, con la loro aggressività difensiva e la loro incoscienza offensiva. Forse sarà una stagione di fatica ma a nostro avviso, ancora una volta, per l’ennesima volta, Treviglio e coach Vertemati possono dire di aver vinto quest’altra scommessa.

LE PAGELLE

REMER TREVIGLIO

D’Almeida, MVP insieme a Pecchia (foto di Danilo Scaccabarossi)

Olasewere 6,5 – E’ un voto di stima per il giocatore americano ancora lontano dai suoi standard della passata stagione. Riprendersi da un infortunio come il suo non è semplice e lui ci sta mettendo tanta buona volontà nel dare alla squadra qualcosa. Anche stasera ha provato in avvio a prendersi le responsabilità in attacco ma senza fortuna, sbagliando anche troppi tiri liberi. Ha faticato in difesa salvo esaltarsi anche lui nel finale, prendendo coraggio dai ragazzi che aveva intorno. E nel finale mette anche i liberi della staffa.

Pecchia 9 – Non ce ne voglia, per il 10 c’è ancora tempo! Anche se gioca una gara da 39 di valutazione, con 9/14 al tiro, 28 punti, 6 rimbalzi e 4 recuperi. Solita partenza a marce basse soffrendo difensivamente Roderick, quasi nascosto nelle pieghe della partita, da cui però raccoglie solo statistiche positive dopo 20′ chiusi con la tripla da centrocampo. Come dice Ligabue, però, il meglio deve ancora venire. Nel terzo quarto si carica emotivamente la squadra sulle spalle, in difesa diventa un mastino mettendo fuori dalla partita, prima di testa e poi materialmente, Roderick. Recupera 4 palloni, uno dei quali lo affonda nella retina per quello che sembra il canestro della vittoria. Che arriverà poco più avanti, grazie anche e soprattutto alla sua freddezza ai liberi.

Taflaj 6 – Meno di 10 minuti in campo, ma di sostanza nel momento in cui la Remer ha prodotto il massimo sforzo.

Caroti – E’ uno di quelli più penalizzati dalle difficoltà offensive di Treviglio e lui non fa nulla per mascherarlo, giocando un’altra partita al contrario. Soffre da subito Taylor ed ha un linguaggio del corpo sbagliato. Mette una tripla importante a metà secondo quarto ma non riesce ad entrare nel match,  fino a quando l’intensità della partita si alza e lui, come tutta la squadra, diventa un guerriero, trova energie che non sembrava ci fossero ed a 60″ dalla sirena ha anche gli attributi per attaccare Taylor e segnare un canestro decisivo.

Palumbo – Viste le difficoltà di Caroti, Vertemati ha bisogno di lui e si fa trovare presente. Fatica tanto al tiro (2/11) ma la sua gara vive di altre piccole, tante cose. Una difesa sul lungo avversario, un rimbalzo, un assist, una palla sporcata rallentando l’attacco avversario. E poi il rimbalzo in attacco a 15″ dalla fine dell’overtime che manda agli archivi il derby. Se solo riuscisse ad essere meno nervoso e sentirsi perseguitato dagli arbitri sarebbe perfetto. Ma il ragazzo si farà.

D’Almeida 9 In Spagna si dice l’hombre del partido. Spacca in due la partita con la sua carica agonistica ed il suo atletismo. Probabilmente i lunghi di Bergamo se lo sogneranno stanotte mentre salta sopra la loro testa. Alla voce rimbalzi offensivi si legge 7, solo perché non vengono conteggiati i 5/6 rimbalzi contestati da cui sono nate rimesse in attacco che hanno garantito altrettanti extra-possessi. In conferenza stampa Vertemati ha parole al miele per lui, perché Ursulo ha avuto una crescita spaventosa dalla scorsa stagione e se LNP istituisse il premio di giocatore più migliorato probabilmente lo avrebbe già vinto dopo 4 partite. Peccato che spreca tanto da sotto canestro ma stasera è molto preciso anche dalla lunetta.

Roberts 7 Non doveva essere della partita ed invece regala 20′ di grande sostanza alla squadra, facendo vedere ai propri tifosi che tipo di giocatore può essere quando si sarà completamente ripreso dall’infortunio muscolare. Perchè è vero che sbaglia tanto al tiro (1/9) ma mette in piedi un saggio difensivo su Roderick nel secondo quarto. Cala logicamente alla distanza prima che un fastidio alla gamba lo costringa in panchina nell’ultimo quarto di gara. Sperando che non sia una ricaduta perché, come si è capito stasera, è fondamentale per questa squadra. Anche con una gamba sola.

Borra 5,5 – Gioca una prima parte di gara coraggiosa e battagliera contro Benvenuti, andando a sfidarlo coraggiosamente spalle a canestro, che non è proprio il suo pan segna un paio di buoni canestri in movimento e raccoglie 8 rimbalzi nei primi 20′. Paga le sclete tattiche di Vertemati, che va con un quintetto piccolo nella seconda parte di gara, quando rientra per dare fiato a D’Almeida è troppo nervoso e si becca subito un fallo tecnico che lo mette fuori dalla partita.

AZIMUT BERGAMO

foto di Danilo Scaccabarossi

Casella 6 – Uno dei pochi di Bergamo a fare canestro, oltre ai due americani, bravo a farsi trovare sempre pronto sugli scarichi. In difesa però alla distanza fatica contro un Pecchia debordante e non riesce ad aiutare a rimbalzo, quando D’Almeida salta sulla testa di tutti.

Roderick 7 – Non è semplice dare un voto a Roderick. Gioca un primo quarto sontuoso da 11 punti con 4/6 al tiro, poi Roberts gli mette la museruola e lui esce un pò dalla partita. Con Roberts fuori sembra riprendere il controllo a cavallo dell’ultima pausa, segnando un paio di canestri di gran classe e Bergamo sembra poter portare a casa i due punti. Poi però si lascia trascinare in una guerra di nervi da Pecchia e ne esce con le ossa rotta, uscendo dal campo con 5 falli e spegnendo la luce per Bergamo.

Taylor 6,5  – Il primo errore al tiro della sua partita è al minuto 27′, con un errore su tiro libero. Chiude con il 90% al tiro, 24 punti e 5 assist e con una sua magia (forse viziata da passi) manda le squadre ai supplementari. Il problema è che senza Roderick non sa più a chi passare la palla, nel supplementare dovrebbe prendere l’iniziativa ed invece si lascia irretire dalla difesa atletica di Treviglio non prendendo mai un tiro e non riuscendo a servire Benvenuti sotto canestro per fargli giocare i mis-match con gli esterni di casa. Unico alibi per il finale un pò abulico, l’attacco influenzale che lo ha colpito nella notte.

Fattori 5,5 – 20′ minuti in campo ed in pochi se ne sono accorti. Non fa valere neanche la sua esperienza contro i ragazzini terribili che saltano sopra la sua testa e chiude la gara con 0 rimbalzi.

Zucca 6 – Pochi minuti giusto il tempo per una pregevole giocata nel terzo quarto chiusa con una inchiodata a canestro, tra l’altro in un momento che poteva dare nuova spinta a Bergamo

Sergio 5,5 – Di lui si ricorda solo una tripla nel terzo quarto quando Bergamo ha provato a riprendere il controllo del match risalendo sul +11. Altro giocatore, come Fattori, che avrebbe dovuto far pesare la sua esperienza quando Treviglio ha aggredito la partita ed invece è andato anche lui in confusione finendo spesso e volentieri a discutere con gli arbitri.

Benvenuti 6  – Partita dai due volti, con una prima parte di gara molto solida, in cui ha fatto valere i suoi centimetri e la sua mobilità sotto entrambi i tabelloni, trovando anche facili canestri al ferro con le giocate in pick&roll con gli esterni. Cala però vistosamente alla distanza (solo 2 punti nella seconda metà di gara), in attacco non gioca praticamente mai i mis-match che si creano sotto canestro ma soprattutto è poco deciso a rimbalzo, anche se i compagni non gli danno una grande mano.

Zugno 5 – Partita decisamente incolore in cui forse Dell’Agnello avrebbe anche fatto a meno di lui nel finale, ma era l’unica risorsa giocare con due playmaker, vista l’uscita per falli di Roderick. Fa tanta fatica a portare su la palla ed è poco lucido nelle scelte offensive, soffrendo tanto anche in difesa contro qualsiasi avversario. Piccolo passo indietro rispetto all’inizio del campionato.

Remer Treviglio-Azimut Bergamo (11-24; 26-18; 17-17; 18-13; 13-9)

TRE: Pecchia 28, Olasewere 19, Caroti 10. Rim 45 (Borra, Olasewere 9); Ass 14 (Palumbo 5)

BER: Taylor 24, Roderich 22, Benvenuti 11. Rim 34 (Roderick 12); Ass 14 (Taylor 5)


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