Ci siamo. Dopo 8 mesi di campionato ed un mese e mezzo di playoff siamo alla finalissima per la conquista dell’unico posto disponibile per la Serie A. Per la prima volta dalla divisione dei gironi Est-Ovest, la sfida finale sarà tra le vincitrici, e diciamo anche dominatrici, della stagione regolare. Trieste e Casale hanno aperto la stagione con il medesimo record di 10 vittorie consecutive ed hanno chiuso la regular season con lo stesso record di 22 vittorie ed 8 sconfitte. Percorso pressoché simile anche ai playoff, in cui Trieste ha vinto 9 gare su 10, mentre Casale ha perso una gara in più, ma entrambe hanno chiuso i playoff con una grande iniezione di fiducia e soprattutto hanno lanciato un segnale alla diretta avversaria, andando a stravincere a Treviso e Bologna, ovvero le due squadre che per molti dovevano essere le favorite per la promozione. 

Qui Trieste

COME CI ARRIVA – Dopo la sesta sconfitta consecutiva in trasferta del 18 febbraio a Treviso, l’Alma ha perso solo 4 delle successive 19 partite, contando anche la débâcle di Coppa Italia con Tortona, e vincendo 11 delle ultime 13 in cui in solo 3 circostanze ha segnato meno di 80 punti (perdendo tra l’altro una sola volta in gara-3 di playoff con Montegranaro). Più che altro Casale deve preoccuparsi di un altro dato. Nell’era LNP la Pallacanestro Trieste nei playoff ha perso in casa solo 2 delle 14 partite giocate, ma l’ultima è stata proprio nella finale dello scorso anno. Trieste, dopo essere arrivata con il fiatone ai playoff, ha alzato il suo livello di gioco strada facendo. Saltata senza problemi Treviglio in 3 partite, ha faticato non poco nelle due gare casalinghe con Montegranaro, con cui in gara-3 ha perso l’unica partita di questi playoff, ma poi è andata via senza problemi dominando la serie con Treviso. Tre serie di playoff in cui Trieste ha mantenuto gli stessi numeri del campionato,con oltre 82 punti a partita, tirando con il 56% da 2 ed il 38% da 3, con numeri pressoché identici a rimbalzo, assist e valutazione complessiva, dando la sensazione di poter accelerare in tutte le circostanze e di riuscire a trovare sempre la soluzione giusta ai fin qui pochi problemi che ha trovato lungo la strada che portava alla finalissima.

QUINTETTO –  Di Trieste si è sempre detto nel corso della stagione di avere a disposizione 10-giocatori-10 e questa sensazione è confermata dagli 11 giocatori con oltre 15′ di utilizzo durante la stagione regolare. Nei playoff la situazione è decisamente cambiata con 5 giocatori oltre i 25’ ed altri 6 sotto i 15’. La soluzione con il doppio play, con Mussini e Cavaliero in campo, è stata la preferita da Dalmasson, che gli ha affiancato Bowers oltre a Green e Da Ros, come starting five titolare, partendo con una soluzione senza un vero centro titolare e sfruttando fino in fondo l’atipicità di Da Ros e l’atletismo di Javonte Green.

LA PANCHINA – Aldilà di un utilizzo più limitato del supporting cast, Dalmasson è riuscito a trovare qualcosa da chiunque abbia messo piede in campo, anche se in poche partite. Un esempio per tutti è Baldasso, solo 3 volte a referto, ma con più di 5 punti a partita ed oltre il 70% da 2 nei quasi 15’ di utilizzo. Così come non ricordare il lavoro difensivo di Prandin e quello sotto canestro di Cittadini, giocatore che in finale potrebbe anche vedere spesso il campo soprattutto se Casale avrà un Marcius in forma. Importantissimo e chirurgico è stato finora Loschi, poco più di 10′ in campo, ma capace di produrre un 50% dalla grande distanza. L’uomo in più, però, è senza dubbio Juan Fernandez, giocatore fermo a lungo nella seconda metà di stagione ma che ha utilizzato le prime 10 partite di questi playoff per crescere giorno dopo giorno, soprattutto di condizione, facendo vedere sprazzi di quel giocatore che due anni fa ha guidato Brescia in Serie A.

 
(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

PUNTI DI FORZA – Ovviamente la cosa migliore in questi playoff per Trieste è stata finora la coppia di USA, che sembra in missione. Bowers ha giganteggiato con la sua classe su tutte e tre le serie, a volte in modo evidente, altre nascondendosi nelle pieghe della partita e mettendo il marchio quando serviva. Javonte Green, dopo un campionato di alti e bassi in cui ha centellinato la sua straripante potenza, sta marchiando a fuoco i playoff dimostrandosi giocatore di categoria superiore contro cui la difesa spesso e volentieri non sa cosa fare. Ma, come già detto, uno degli aspetti più positivi per Trieste finora è stato il (quasi) recupero di Juan Fernandez, che avevamo indicato come uomo chiave già all’inizio dei playoff. Il suo recupero totale, oltre alla crescita di Cavaliero, sarà importante contro il backcourt di Ramondino.

DUBBI – Difficile trovare dei punti deboli in una squadra che ha dominato la stagione regolare e che nei playoff ha alzato ancora l’asticella, aumentando la qualità del suo gioco di attacco e l’intensità nella sua metà campo difensiva. Se vogliamo trovare un difetto a Trieste forse dobbiamo entrare nella testa dei giocatori e di una squadra costruita per raggiungere la promozione e che, almeno ascoltando le voci di corridoio, ha rischiato di deragliare già a metà stagione, con uno spogliatoio che in molti davano per spaccato. A guardare l’esito dei playoff fino ad oggi non sembra, ma l’equilibrio in questi casi è instabile e potrebbe bastare anche un granello per inceppare un meccanismo che sembra perfetto.

ASPETTATIVE – Lo abbiamo già detto Trieste è partita con un unico obiettivo, la promozione in Serie A. La stagione ha portato subito la Supercoppa, poi una partenza sprint ma anche la grande delusione per la Coppa Italia. Le nove vittorie in dieci partite di playoff hanno riportato grande entusiasmo in una piazza che da troppo tempo aspetta il ritorno in Serie A e difficilmente accetterebbe un’altra sconfitta sullo striscione di arrivo.

ROSTER E STATS ALMA TRIESTE

#4 FERNANDEZ (’90 – 193 cm): 3.8 PPG, 13.8 MPG, 40% 2PT, 19% 3PT, 100% TL, 1.5 RPG, 2.6 APG

#5 GREEN (’93 – 193 cm): 20.1 PPG, 30.0 MPG, 70% 2PT, 38% 3PT, 90% TL, 8.3 RPG, 0.9 APG

#7 MUSSINI (’96 – 185 cm): 10.5 PPG, 25.0 MPG, 43% 2PT, 39% 3PT, 100% TL, 2.9 RPG, 2.3 APG

#11 BALDASSO (’95 – 192 cm): 5.3 PPG, 14.3 MPG, 74% 2PT, 30% 3PT, 1.3 RPG, 1.0 APG

#14 JANELIDZE (’95 – 200 cm): 3.4 PPG, 13.0 MPG, 55% 2PT, 13% 3PT, 100% TL, 3.7 RPG, 0.3 APG

#17 PRANDIN (’86 – 188 cm): 5.1 PPG, 13.4 MPG, 50% 2PT, 46% 3PT, 90% TL, 1.7 RPG, 1.1 APG

#18 CAVALIERO (’84 – 188 cm): 9.2 PPG, 26.2 MPG, 48% 2PT, 40% 3PT, 72% TL, 2.0 RPG, 2.8 APG

#20 DA ROS (’89 – 204 cm): 9.8 PPG, 29.4 MPG, 58% 2PT, 20% 3PT, 56% TL, 4.5 RPG, 4.5 APG

#21 BOWERS (’90 – 204 cm): 12.7 PPG, 24.1 MPG, 46% 2PT, 62% 3PT, 85% TL, 3.8 RPG, 1.5 APG

#31 LOSCHI (’90 – 195 cm): 4.6 PPG, 11.4 MPG, 25% 2PT, 52% 3PT, 100% TL, 1.3 RPG, 0.6 APG

#55 CITTADINI (’79 – 207 cm): 4.5 PPG, 14.2 MPG, 75% 2PT, 75% TL, 2.9 RPG, 0.2 APG

Qui Casale

COME CI ARRIVA – Dopo una stagione condotta in testa dalla prima all’ultima giornata, gestendo al meglio anche le situazioni di infortunio (a lungo senza Aleksandar Marcius, sia ad inizio che fine regular season), i ragazzi guidati da coach Ramondino hanno confermato solidità e qualità di gioco anche in post season. Dopo essersi ‘sbarazzati’ 3-0 di Jesi, i rossoblu hanno superato i quarti di finale imponendosi 3-1 contro Udine. Poi il capolavoro: Fortitudo Bologna in quattro mosse. E proprio gara-4 giocata al PalaDozza ha rappresentato forse il punto più alto – fino a qui -, della stagione Novipiù. Un match vinto con gli occhi della tigre, con aggressività difensiva e lucida follia in attacco. Nove gare vinte (6-0 al PalaFerraris di Casale Monferrato), solo due le sconfitte, avendo il miglior record esterno (9-6) di tutta la A2: Alma avvisata.

QUINTETTO – Mai cambiato nell’arco di questi playoff, il quintetto dei rossoblu fornisce grande equilibrio in avvio di match, permettendo a coach Ramondino di tenersi alcune frecce da ‘sparare’ a gara iniziata. Gli innesti di Bellan e Cattapan garantiscono fisicità e buona difesa all’inizio di ogni gara: l’ala ex Trento si accoppia da subito al miglior giocatore avversario per provare a togliere fiato e spazio a quella che in genere è individuata come ‘bocca da fuoco’ di ogni compagine avversa. Il lunghissimo Riccardo, invece, si posiziona a centro area spazzolando il ferro amico lasciando spazio ai più esperti Tomassini (in cabina di regia), Sanders (funambolo tuttofare piemontese) e capitan Martinoni (talentuosa ala con residenza ad honoris causa sotto la Torre di Santo Stefano)

LA PANCHINA – Mix tra gioventù ed esperienza, le seconde linee (che poi sono spesso le prime!) rossoblu si sono dimostrate spesse decisive in chiave vittoria. Grazie ad un gioco equilibrato e distribuito è infatti proprio il gruppo la vera forza della compagine piemontese. Sempre imprevedibile il protagonista (o i protagonisti) di giornata, anche se è toccato spesso a Brett Blizzard di caricarsi responsabilità e tiri pesanti per sbrogliare situazioni decisive. Ma come dimenticare ‘certe’ prove di Severini o di ‘capitan futuro’ Davide Denegri? Senza trascurare l’impatto fornito da Marcius, magari non nel pieno della forma – penalizzato dall’infortunio che lo ha tenuto fermo per oltre 2 mesi a cavallo tra regular season e playoff -, ma con tanta voglia di incidere su questa finalissima.

 
(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

PUNTI DI FORZA – Casale ha saputo trovare il giusto equilibrio tra le certezze fornite da una difesa ermetica – la migliore di tutta la Serie A2 – e la fluidità offensiva che le ha permesso di superare spesso quota 80 (8 su 11 oltre quota 77 nei playoff con 8 vittorie). La profondità garantita dalla prematura maturità fornita dai giovanissimi rossoblu (Denegri, Severini, Cattapan, Bellan e Valentini con 101 anni in 5) ha permesso a coach Ramondino di attingere energie e sostanza da tutto il roster rossoblu tenendo alta attenzione e qualità di gioco.

DUBBI – Pochi, forse nessuno, se non quello di capire in che condizioni fisiche Marcius affronterà questa finale.  E poi un’unica incognita, rappresentata dall’affrontare una compagine con cui non ci si è mai confrontati, vincitrice di un girone considerato ‘sulla carta’ più competitivo, che può ruotare 11 giocatori di esperienza.

ASPETTATIVE – Partita senza proclami (velatamenente senza velleità di promozione), la Novipiù ha trovato sempre più convinzione, fiducia e coraggio, senza porre eccezione ma piuttosto stimolando l’appetito nel banchetto della stagione regolare. Underdog per definzione – panni in cui coach Ramondino ed i suoi trovano estrema comodità -, Casale vuole continuare a stupire, sorprendere… vincere!

ROSTER E STATS NOVIPIU’ JUNIOR CASALE

#6 DENEGRI (’98 – 184 cm): 6.7 PPG, 20.6 MPG, 35% 2PT, 38% 3PT, 75% TL, 1.5 RPG, 2.5 APG

#7 TOMASSINI (’88 – 188 cm): 11.6 PPG, 27.0 MPG, 48% 2PT, 42% 3PT, 79% TL, 2.8 RPG, 3.7 APG

#9 VALENTINI (’99 – 185 cm): 1.4 PPG, 6.9 MPG, 33% 3PT, 0.3 RPG, 0.5 APG

#11 BLIZZARD (’80 – 191 cm): 12.7 PPG, 24.9 MPG, 53% 2PT, 46% 3PT, 85% TL, 3.4 RPG, 4.0 APG

#14 MARTINONI (’89 – 203 cm): 13.9 PPG, 29.3 MPG, 57% 2PT, 19% 3PT, 73% TL, 5.8 RPG, 2.6 APG

#16 SEVERINI (’96 – 204 cm): 9.1 PPG, 23.9 MPG, 46% 2PT, 39% 3PT, 56% TL, 5.2 RPG, 1.3 APG

#18 CATTAPAN (’97 – 213 cm): 1.1 PPG, 14.6 MPG, 50% 2PT, 33% TL, 2.9 RPG, 0.6 APG

#21 BELLAN (’96 – 196 cm): 3.3 PPG, 13.7 MPG, 54% 2PT, 31% 3PT, 56% TL, 2.5 RPG, 0.7 APG

#22 SANDERS (’88 – 196 cm): 12.3 PPG, 29.2 MPG, 41% 2PT, 31% 3PT, 77% TL, 5.5 RPG, 4.2 APG

#55 MARCIUS (’90 – 208 cm): 5.5 PPG, 16.3V MPG, 48% 2PT, 72% TL, 5.3 RPG, 0.5 APG

IL PROGRAMMA

Gara 1 – Domenica 10 giugno: PalaRubini Alma Arena (TS) ore 18.00, diretta Tv SportItalia

Gara 2 – Martedì 12 giugno: PalaRubini Alma Arena (TS) ore 20.30, diretta Tv SportItalia

Gara 3 – Sabato 16 giugno: PalaFerraris (Casale M.to) ore 20.45, diretta Tv SportItalia

Ev. Gara 4 – Lunedì 18 giugno: PalaFerraris (Casale M.to) ore 20.30, diretta Tv SportItalia

Ev. Gara 5 – Giovedì 21 giugno: PalaRubini Alma Arena (TS) ore 20.30, diretta Tv SportItalia

IL PRONOSTICO DI DAILYBASKET – Serie per molti chiusa in favore di Trieste, per la qualità e la profondità del roster. Anche per noi di Dailybasket la squadra di Dalmasson è favorita, ma sarà fondamentale soprattutto gara-1, in cui Casale cercherà senza dubbio di fare il colpo per togliere soprattutto fiducia alla squadra giuliana. Se Trieste riuscirà a tenere il fattore campo nei primi due episodi della serie, potrebbe chiudere a Casale il discorso sul 3-1. Altrimenti ne vedremo delle belle…

(a cura di Fabrizio Quattrini e Michele Coppo)


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