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ALMA TRIESTE / NOVIPIU’ CASALE – Si presentavano ai playoff da prime di entrambi i gironi, ma soprattutto da dominatrici della stagione regolare, sempre in vetta sin dalla prima giornata. Ma il girone di ritorno, la brutta Coppa Italia disputata, qualche infortunio di troppo ed il finale di stagione, avevano messo qualche sassolino negli ingranaggi del motore di Dalmasson e Ramondino. Ad attenderle due squadre complicate da affrontare e soprattutto con niente da perdere, ma sono stati ostacoli che Trieste e Casale hanno superato di grande slancio, senza lasciare nulla sul tavolo e potendo così preparare il secondo turno con grande calma. Trieste ha sofferto solo in gara-1 contro Treviglio, poi è sempre partita forte togliendo qualsiasi velleità agli avversari. Il problema maggiore per Dalmasson sarà recuperare atleticamente un Juan Fernandez ancora lontano dalla miglior condizione ma giocatore fondamentale nel proseguo della post-season. Anche Casale ha sofferto soprattutto in gara-1, per poi mostrare grande solidità anche in trasferta. Ramondino dovrà però cercare di recuperare Sandi Marcius, assente in questo primo turno, e giocatore da cui Casale non può prescindere se vuole fare strada in questi playoff, pur con un Blizzard che sembra abbia bevuto l’elisir di lunga vita.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

MIKE HALL (Bondi Ferrara) – Dopo i primi due episodi della serie in cui aveva subito forse un pò troppo la fisicità di Scafati, Mike Hall è tornato Mister Doppia-Doppia nelle due sfide casalinghe, chiuse con 16 punti e 15 rimbalzi di media. Ma soprattutto una dimostrazione di grande superiorità, la stessa che ha messo in mostra per tutta la stagione. Ed ovviamente con i suoi punti ed i suoi rimbalzi sono arrivate anche due nette vittorie per la Bondi, che impatta la serie e probabilmente ha girato l’inerzia. La serie adesso si sposta di nuovo a Scafati e la sensazione è che gara-5 sarà molto equilibrata con Mike Hall pronto a trascinare i suoi verso quella che sarebbe probabilmente la sorpresa maggiore di questo primo turno.

VALERIO AMOROSO (XL Extralight Montegranaro) / MASSIMO CHESSA (Virtus Roma) – Sono loro gli italiani copertina di questo round, il primo per trascinare Montegranaro ad un sorprendente, quanto meritato, secondo turno, il secondo per contribuire in prima persona alla salvezza della Virtus Roma. Per Valerio Amoroso gara-2 e gara-3 non erano state semplici, con tanti errori al tiro, ma nella decisiva gara-4 ha tirato fuori il suo talento e la sua esperienza, per mettere una nuova e fondamentale opzione offensiva per Montegranaro chiudendo con 25 punti, 9/16 al tiro e 7 rimbalzi. Massimo Chessa, come tutta la Virtus Roma, ha vissuto una stagione con più luci che ombre, ma nel momento decisivo si è fatto trovare pronto giocando le ultime due gare dei playout da assoluto protagonista, viaggiando a 20 punti di media con 10/18 da 3 punti, che sono valsi una salvezza sudata ma alla fine meritare per la Virtus Roma.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

EST! EST!! EST!!! – Una famosa etichetta di vino bianco del centro Italia (il cui significato è tutt’altro rispetto a quello di cui parliamo) spiega forse meglio di tante parole cosa è successo in questo primo turno di playoff. Il tabellone che si sta delineando è sotto certi versi impietoso per le squadre del girone Ovest, che stanno perdendo nettamente la sfida con il girone Est. Quando resta da giocare una sola gara-5, sono ben 6 le squadre del girone orientale ai quarti di finale con la sola Novipiù Casale a difendere l’onore dell’altro girone. E vanno avanti tutte e 4 le squadre del Tri-Veneto, con Udine e Verona che si aggiungono alle favorite Treviso e Trieste. Un risultato che dà una misura delle indicazioni di inizio stagione in cui sembrava evidente, più che negli anni scorsi, la differenza tra i due raggruppamenti. Si pensava però, tolte le corazzate Trieste, Bologna e Treviso, che il livello potesse essere più bilanciato ed invece non è stato così. Probabilmente la lunghezza dei roster (molto più profondi ad Est) alla fine ha fatto la differenza, oppure è solo una questione di dettagli. Anche se sono già 3 stagioni che succede più o meno la stessa cosa. Vedremo se Scafati riuscirà a non lasciare sola Casale, ma la sensazione è che anche Ferrara possa aggiungersi all’egemonia dell’Est.

DOWNS

EUROTREND BIELLA – Si chiude con l’eliminazione a Montegranaro in gara-4 la stagione controversa della Pallacanestro Biella, ancora una volta eliminata al primo turno, così come successo lo scorso anno contro Verona. Questa volta la sfida era però considerata più equilibrata ma Biella è mancata di nuovo all’appuntamento della post-season. Peccato perché la stagione, pur complicata, aveva dato dei buoni segnali, ma evidentemente questa resta squadra buona per correre tutto l’anno e finire nei quartieri alti della classifica, ma forse in difficoltà nel gestire gli impegni ravvicinati dei playoff. Sicuramente sono venuti fuori alcuni limiti, come la pochezza della panchina (13 punti di media nella serie) ed un roster decisamente troppo corto, con 4 uomini oltre i 30′ di utilizzo e Tessitori poco sotto solo perché limitato dai falli, così come il Ferguson-centrismo alla fine si è rivelato controproducente, soprattutto quando le percentuali iniziano a crollare. Non è bastato un Bowers a tratti eroico e commovente, nel caricarsi l’attacco sulle spalle nei momenti più difficili. Adesso è tempo di analisi e riflessioni, si riparte di nuovo da Carrea ma molto cambierà in squadra, però le ambizioni dovranno restare alte per una piazza che da tempo desidera tornare a respirare l’aria della Serie A.

ALAN VOSKUIL – Si chiude come peggio non poteva la stagione (e probabilmente l’esperienza) di Alan Voskuil a Treviglio, con una doppia espulsione in cui il giocatore di passaporto danese ha fatto vedere la parte peggiore di sè. Una stagione per lui iniziata male, con un infortunio che ne ha rallentato la preparazione, e poi proseguita ad inseguire la condizione e quando sembrava stesse finalmente arrivando, ecco un nuovo infortunio al piede a tenerlo ancora fuori. L’arrivo di JJ Frazier aveva aperto il campo anche per lui, che infatti nelle ultime due gare di regular season giocate aveva fatto vedere ottime cose. Peccato che nei playoff abbia prevalso il nervosismo, cosa poco giustificabile in un giocatore di questa esperienza. In gara-1 forse per colpa degli arbitri, ma un professionista non può certo farsi giustizia da solo, lasciando la propria squadra, tra l’altro nel momento migliore, senza uno dei suoi giocatori migliori. Poi in gara-3, in cui aveva già dimostrato un grande nervosismo, ha completato l’opera entrando in campo dalla panchina per “fare legna” in un accenno di rissa scoppiato sotto canestro, beccandosi la giusta espulsione.


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