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JAVONTE GREEN / LAURENCE BOWERS (Alma Pallacanestro Trieste) – La Serie A2 si è sempre detto essere il campionato degli italiani e sono in realtà tanti (basta leggere qui sotto) quelli protagonisti in questi playoff. Ma quando in squadra hai due stranieri come Javonte Greene e Laurence Bowers allora diventa tutto più facile ed anche le partite che sembrano più complicate e quasi perse possono essere portate a casa. Trieste ha faticato tantissimo nelle prime due gare dei quarti contro Montegranaro, gara-1 l’ha portata a casa grazie ad un fantascientifico ultimo quarto, gara-2 era praticamente andata (sotto di 8 a 5′ dalla sirena finale). Però Green e Bowers non erano dello stesso parere, non hanno sbagliato nulla, in difesa ed in attacco, negli ultimi possessi e grazie anche ad un grande tripla di Mussini hanno consegnato a Dalmasson un 2-0 che lo lascia più sereno ma non tranquillo per le due gare del Pala Savelli.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

VALERIO AMOROSO (XL Extralight Montegranaro) / MICHELE ANTONUTTI (De’ Longhi Treviso) – Uno è sul 2-0, l’altro ha fatto di tutto per strappare una vittoria che sarebbe stata una grande sorpresa ma che la Poderosa si era ampiamente meritata. Michele Antonutti è al momento l’uomo in più di una De’ Longhi Treviso che sta continuando la sua incredibile seconda metà di stagione (21 vittorie nelle ultime 23 gare giocate, playoff inclusi). L’ex Reggio, Caserta e Pistoia veleggia nei playoff a 12 punti di media, con il 61% da 2 ed il 41% da 3 punti e nelle ultime 4 addirittura al 60% dalla grande distanza, ed anche per la difesa di Ferrara è stato un rebus difficile da decifrare. Valerio Amoroso probabilmente erano anni che non viveva una serata come gara-2, offensivamente strabordante e difensivamente un fattore nel limitare Da Ros. Purtroppo alla fine ha pagato un pò di stanchezza e la vittoria non è arrivata ma resta una prova da 26 punti con 9/16 al tiro e 6 rimbalzi. Se giocherà su questo livello a Porto San Giorgio la serie può tranquillamente tornare a Trieste.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

LUCA SEVERINI (Novipiù Casale) – Il lungo classe ’96 è l’uomo copertina di una Novipiù Casale che sta veleggiando su questi playoff con la solidità di una grande squadra e la tranquillità dei forti, andando in Friuli sul 2-0 e con la netta sensazione di poter chiudere la serie al Carnera. Dopo una gara-1 complicata che lo stesso Severini facilita con i suoi 11 punti nell’ultimo quarto, un secondo episodio della serie in cui la squadra di Ramondino controlla sin dalla palla a due per poi scappare definitivamente a cavallo della pausa lunga. Ed ancora grande protagonista è proprio Severini, che firma il suo season-high con 23 punti e 9/14 al tiro,con 5/7 dalla grande distanza, a cui aggiunge 7 rimbalzi e 4 assist, per un complessivo 26 di valutazione. Doveva essere la stagione della sua consacrazione ma ha faticato a salire di livello, però sta giocando dei playoff da veterano cambiando decisamente passo e dando a Ramondino quella varietà di soluzioni tattiche che un lungo atipico come lui può sempre garantire.

DOWNS

LA PANCHINA DI FERRARA – Giocare contro Treviso, in questi playoff, non è per niente semplice visto che la squadra di Pillastrini sta giocando un grande basket (oltre 90 punti di media) e non ha concesso quasi nulla agli avversari. Diventa però ancora più complicato quando la tua panchina produce pochissimo e costringe 4/5 dello starting five a stare in campo per oltre 30′ in due gare. La Bondi gioca due gare molto simili al Palaverde, partendo con molto coraggio e lottando su ogni pallone fino alla sirena finale, ma quando iniziano le rotazioni Treviso ne ha chiaramente di più e scappa via. La panchina di Bonacina ne mette 18 (ma tutti di Panni) in gara-1 e solo 8 punti in gara-2. In casa le cose potrebbero essere diverse ma il limite della Bondi, che contro Scafati era stato mascherato anche dalle condizioni fisiche della squadra campana, rischia di chiudere anzitempo i playoff degli estensi.


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