Non ci aspettavamo un primo turno così intenso, con una grande cornice di pubblico ed anche un discreto spettacolo in campo. Tre serie sono finite a gara-5, una sola in tre partite. Tre squadre hanno ribaltato il fattore campo (Roseto, Verona e Fortitudo Bologna), una sola è riuscita a recuperare la serie dopo aver perso in casa (Virtus Bologna).

Gran colpo di Roseto nel primo turno (Ph. Ulivi)

EST DOMINANTE7 squadre su 8 del girone Est passano il turno. A differenza dello scorso anno le impressioni della vigilia sono confermate, anche se a fare da contraltare ci sono le due squadre del girone Ovest (Scafati e Reggio Calabria) già salve. Eppure, nonostante il risultato finale, sono state serie molto equilibrate, alcune decise da episodi che avrebbero potuto anche girare la serie in modo diverso. Pensiamo ad esempio allo 0/2 ai liberi di Brown della Virtus Roma in gara-2 che avrebbero probabilmente consegnato la vittoria alla squadra di Corbani, oppure ad una Treviglio capace di giocare con personalità a Trieste sia in gara-1 che in gara-5, punita nel finale solo dalle triple di Daniele Cavaliero. La sensazione generale è che sulla partita singola, ma anche nel corso di una stagione, il livello tra i due gironi sia più o meno simile, ma giocando una gara ogni 48/72 ore siano venuti fuori i roster più lunghi che mediamente contraddistinguono le squadre del girone Est. Pensiamo ad esempio alle sfide più equilibrate, con Verona e Trieste arrivate leggermente più fresche e con in campo uomini più pronti ed esperti a giocare una gara-5.

Marini e Lele Rossi, l’immagine di una Treviglio che ha provato a stupire (foto di Danilo Scaccabarossi)

TOPTreviso aveva forse la serie più semplice, contro una Trapani qualificata per il rotto della cuffia, ma gli uomini di Piallastrini, aldilà dei primi 20′ di gara-2, hanno evitato qualsiasi problema, chiudendo in fretta il confronto e prendendosi giorni di riposo aggiuntivi. Che Verona potesse essere l’avversaria peggiore per Biella lo si sapeva anche 10 giorni fa, ma forse in pochi pronosticavano la Scaligera al secondo turno. Invece Portannese e compagni sono riusciti nell’impresa, soprattutto quella di violare il Forum dopo 17 vittorie consecutive, allungando inoltre la striscia interna dei gialloblu (ultima sconfitta il 20 Novembre). Non possiamo, infine, non citare la Remer Treviglio, che è stata eliminata in gara-5 da Trieste ma che ha chiuso con un playoff da favola una grandissima stagione, la migliore nella storia del club lombardo. Coach Vertemati ha compiuto un altro miracolo, confermandosi uno dei migliori allenatori della categoria e chissà che il prossimo anno la società del presidente Testa non cerchi di alzare leggermente l’asticella delle aspettative, soprattutto dopo il grande entusiasmo scoppiato in città.


Gli highlights di gara-5 Trieste-Treviglio (credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Buford, simbolo del finale amaro di Agrigento (2016 © Foto Alessio Brandolini)

FLOP – Troppo semplice citare Biella, ma sarebbe anche troppo cattivo per una squadra che è arrivata in finale di Coppa Italia (persa all’ultimo tiro), ha vinto il girone Ovest, ha chiuso la regular season con il miglior record assoluto e vinto tutte le gare interne, eccetto l’ultima. Così preferiamo guardare altrove, attraversare la penisola e fermarci in Sicilia. La Fortitudo Agrigento aveva illuso i suoi tifosi dopo una gara-1 dominata, ma da lì in poi non c’è stata storia e la stagione degli uomini di Ciani si è chiusa mestamente al Paladozza. E forse finisce anche il ciclo dell’allenatore friulano, che in molti danno in partenza, mentre le dichiarazioni e le contestuali dimissioni del presidente Moncada non lasciano presagire nulla di buono per il futuro del basket nella Valle dei Templi. Flop, ampiamente preventivato, anche per Trapani con un playoff che è forse la cartina di tornasole di una stagione altalenante ed in cui è sempre mancato qualcosa per il salto di qualità. L’estate potrebbe essere infuocata e magari alcune scelte strategiche potrebbero anche essere riviste. Ultima menzione è per la Virtus Roma di Fabio Corbani che chiude male una stagione comunque positiva, tradita nei playoff da quegli uomini che l’avevano guidata fin qui, un Tony Raffa più che spento soprattutto nelle gare giocate a Ravenna, ed un John Brown comunque positivo ma che ha forse sulla coscienza la serie per quello 0/2 ai liberi a 20″ dalla fine di gara-2.

ORA SI’ RAVENNA-TEZENIS VERONA

Portannese (foto Pasquale Cotugno)

Serie per un certo verso a sorpresa, perché in molti vedevano bene Roma ed in pochi si aspettavano una Biella eliminata al primo turno, soprattutto dopo aver vinto in casa i primi due episodi della serie. Ed invece la stagione straordinaria di Ravenna continua e la Scaligera, dopo due sconfitte al primo turno, può guardare anche con ottimismo al futuro di questi playoff. Perchè davanti avrà una squadra che ha chiuso comunque al quarto posto nel suo stesso girone ma che è sicuramente alla portata dei giocatori di Dalmonte, galvanizzati dalla vittoria di Biella. Una vittoria venuta alla distanza, soffrendo per due gare e mezzo, per poi trovare la via per mettere in difficoltà l’Angelico, con Frazier e Portannese soprattutto, ma anche grazie alla solita esperienza di Boscagin e all’inaspettata maturità di Amato. Tutto questo è riuscito a nascondere un Brkic sotto tono per tutta la serie ed un Robinson a corrente alternata  e più impegnato a discutere che giocare a basket.

Sabatini (2017 © Foto Alessio Brandolini)

Dall’altra parte una squadra solidissima che ha vinto 3-1 contro la Virtus Roma ma non ha avuto una serie semplice. Ma la storia non si fa con i sè e con i ma, bensì con i fatti, quelli che Ravenna – priva per due gare di Marks -, ha messo sul parquet trascinata soprattutto da Sabatini, Tambone e Masciadri. Per battere Verona, però, coach Antimo Martino avrà bisogno di recuperare lo stesso Marks (probabilmente out in gara-1) oppure provare a chiudere la serie il prima possibile, altrimenti la panchina più lunga di Verona potrebbe avere la meglio se la serie dovesse arrivare a gara-5.

PRECEDENTI: in questa stagione 1-1 (Ravenna-Verona 78-70 / Verona-Ravenna 72-54). PRONOSTICO DB: Verona 3-2


Gli highlights di gara-5 Biella-Verona (credits Lega Nazionale Pallacanestro)

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA-VISITROSETO.IT ROSETO

Adam Smith (Foto: Tania Calini)

Che il tabellone fosse favorevole ed in discesa, almeno fino alle semifinali, lo si era capito già alla fine della regular season. Ma i risultati del primo turno hanno decisamente favorito una Virtus Bologna che è già con vista alla finale. Ovviamente con tutto il rispetto per una Roseto che ha giocato una grande stagione e che si è presa il lusso di eliminare quella Legnano che aveva anche partecipato alle FinalEight di Coppa LNP. Nonostante tutto però, Roseto ha mostrato nella serie di primo turno il meglio ed il peggio che può offrire, giocando con grande attenzione ma anche tanta intensità, capace con la zona di mettere un tappo al proprio canestro ma legata a doppio filo all’estro di Smith e Amoroso, con una panchina che porta in campo tanta energia ma pochi punti. Per coach Di Paolantonio sarà fondamentale pescare di fianco a lui qualcuno che possa supportare offensivamente la squadra, altrimenti contro la Virtus sarà durissima.

Guido Rosselli (Segafredo Virtus Bologna – Foto di Maurizio Dalla Zuanna)

Almeno se in campo scenderà la Bologna vista a Casale, aggressiva al punto giusto sia in attacco che in difesa, capace di ribaltare soprattutto mentalmente una serie che le V nere avevano reso complicata. Ramagli ha avuto il merito di tenere il gruppo unito tra gara-2 e gara-3, nonostante le incontrollate voci di sue dimissioni (o addirittura di esonero!), ed è andato a vincere due volte fuori casa con uno Spissu a mezzo servizio ed un Gentile ancora fuori dagli schemi, ma capace di giocare sui nervi. Sono bastati i capipopolo Ndoja e Rosselli a guidare la banda, per risolvere la pratica Novipiù. E saranno ancora loro, come gara-2 del primo turno ha dimostrato al contrario, i giocatori chiave per Ramagli, perchè la loro leadership non si compra al mercato e d’altra parte sono a Bologna anche e soprattutto per quello.

PRECEDENTI: in questa stagione 2-0 Virtus (Roseto-Bologna 81-90 / Bologna-Roseto 76-53). PRONOSTICO DB: Bologna 3-0

DE’ LONGHI TREVISO-KONTATTO BOLOGNA

Un positivo Jesse Perry nella prima serie dei playoff (Foto – Matteo Cogliati)

La Sfida. Quella che addirittura, leggendo blog e pagine Facebook, i tifosi Fortitudo volevano in questo secondo turno e per la quale non si erano scomodati più di tanto per il quinto posto alla fine della regular season. Treviso ci arriva con un paio di giorni di riposo in più ma entrambe hanno avuto modo di prepararla al meglio, con una serie di primo turno facile facile per i giocatori del ‘Pilla’, e solo leggermente complicata (dal punto di vista mentale, altrimenti non sarebbe la F!) per gli uomini di coach Boniciolli. Serie indecifrabile tra due squadre che fanno della difesa il loro cavallo di battaglia, che lo scorso anno in semifinale si giocò molto sui nervi e che Bologna portò a casa grazie al colpo in gara-1. La Fortitudo, dopo averne presi 100 da Agrigento nella gara-1 degli ottavi, ha letteralmente nascosto il canestro subendone 52 di media nelle altre 3. Così, offensivamente è bastato il minimo sindacale per portare a casa la serie, con un Legion da soli 11 punti e Mancinelli miglior marcatore nonostante i 6 punti in gara-1 e gara-3. Cinciarini, da giocatore solido e navigato quale è, ha subito fatto vedere cosa può dare, mentre Ruzzier ha dimostrato grande maturità nella gestione dell’attacco. Adesso le rotazioni sono lunghissime anche se questo ha comportato il crollo del minutaggio di Candi e Montano, che potrebbero però essere le chiavi di questi quarti di finale se riusciranno a dare tanta energia nei pochi minuti che avranno a disposizione.

Foto Marco Berti

Coach Boniciolli durante un time-out (foto di Marco Berti)

Dall’altra parte una Treviso che ha dato l’impressione di giocare quasi con le marce basse contro Trapani e di accendere realmente i motori solo quando serviva. In gara-1 è bastato aumentare l’intensità difensiva dal 25′ per passare dal 49-49 al 77-59 in 8′, in gara-2, dopo un inizio shock, la De’Longhi ha lasciato solo 22 punti a Trapani in 20′, mentre in gara-3 è bastato un secondo quarto da 29-10 per chiudere la pratica. Difesa, tanta difesa, come sempre, ma anche qualcosa di nuovo. Come la produzione offensiva, con quasi 80 punti segnati di media – contro i 70 della stagione regolare -, con quasi il 40% da 3 punti. Merito senza dubbio di Zoltan Pearl, che ha portato maggiore intensità difensiva ma soprattutto grande solidità offensiva, giocando una prima serie da 15 punti e 48% da 3, che ha fatto il paio con il 43% di Moretti. Treviso dovrà vincere la sfida soprattutto sotto canestro e per farlo coach Pillastrini avrà bisogno del miglior Ancellotti (solo 5 punti e 5 rimbalzi contro Trapani), anche se con il Rinaldi-vintage visto nel primo turno tutto è possibile.

PRECEDENTI: in questa stagione 1-1 (Treviso-Bologna 75-63 / Bologna-Treviso 85-53). Playoff 2016 vittoria Bologna 3-1 in semifinale. PRONOSTICO DB: Treviso 3-2

ORSI TORTONA-ALMA TRIESTE

Matteo Da Ros (foto di Daniele Ferretti)

Altra serie già giocata lo scorso anno nel primo turno, con due squadre completamente diverse. Fu una sfida pazza, con due vittorie esterne, Trieste in gara-2 e con la replica in gara-3 di Tortona, unica (con Treviso) capace di vincere all’AlmaArena negli ultimi 12 mesi. Squadre molto diverse rispetto all’anno passato, con i triestini meno giovani e più maturi, ma soprattutto più consapevoli dei propri mezzi e con un popolo che spinge con forza per il ritorno in Serie A. Tortona era una squadra più lunga ed esperta, ma al terzo anno di Cavina il processo di maturità tecnico-tattica sembra completato. Entrambe arrivano all’appuntamento dopo due serie tiratissime, aspettata quella di Tortona un pò meno quella di Trieste. Contro Treviglio, i giuliani hanno avuto vita facile solo in gara-2, poi si sono dovuti sudare il passaggio del turno provando sin da subito cosa vuol dire la parola play-off. Come dice coach Dalmassonquesta serie ci ha fatto capire cos’è la post season e sarà un’esperienza positiva che ci servirà sin dal prossimo turno“. Parks e Green sono i logici terminali offensivi, ma Trieste ha messo in mostra un Da Ros da numeri offensivi di prima categoria anche se inframezzati da qualche pausa di troppo. Eppure Trieste ha avuto bisogno delle prestazioni offensive e difensive dei suoi esterni che saranno ancora decisivi in questa serie per riuscire a limitare Cosey e Greene.

Greene Philip Edward (2017 © Foto Alessio Brandolini)

Proprio i due USA di Tortona sono e sono stati le armi in più di Cavina, in campionato ed in questo primo turno. In due hanno prodotto oltre la metà dei punti della squadra (36 sui 71 totali di media) ma la cosa positiva per Cavina è che in realtà entrambi non sono dei “mangia-palloni” ma il loro modo di giocare aiuta il sistema della Orsi ad essere più efficiente. La capacità di attaccare il canestro e costruirsi tiri da soli, mette spesso in difficoltà le difese avversarie sia nel trovare le giuste misure sul perimetro che nel chiudere l’area, dove un certo Luca Garri è sempre pronto a fare male. Ecco, proprio Garri che ha sofferto molto Candussi nel primo turno, sarà determinante sia per la struttura di squadra dell’Alma (sul parquet senza un vero lungo di ruolo), sia perchè Cucci ha faticato tantissimo ad entrare nella post-season. Viste le rotazioni corte per Tortona sarà fondamentale vincere le prime due gare in casa per poter poi amministrare le risorse in trasferta e giocarsi tutte in gara-5.

PRECEDENTI: nessuna gara in stagione, ai playoff 2016 Tortona vince al primo turno 3-2. PRONOSTICO DB: Trieste 3-1


Gli highlights di gara-5 vinta da Tortona su Mantova (credits Lega Nazionale Pallacanestro)


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