UPS

Pecile (foto di Daniele Ferretti)

ALMA PALLACANESTRO TRIESTE 2004 – Ancora vittoriosa la formazione di coach Dalmasson che sfrutta i due turni casalinghi guadagnandosi la semifinale contro la forte Fortitudo Bologna per di più col vantaggio del fattore campo. Prandin e compagni che vincono entrambi i match pur senza l’apporto dell’Usa Green infortunatosi dopo i 38 minuti del secondo atto in casa di Tortona. Senza storia gara 3 con un Parks impossibile da fermare per via delle sue accelerazioni e fisicità mentre nella più combattuta gara 4 e’ Cavaliero a far valere i suoi attributi ed esperienza mandando in visibilio un PalaRubini sempre più caldo e quasi al limite del sold out. Successi ottenuti principalmente da una difesa che ha concesso solo 61,5 punti di media agli uomini di Cavina costringendoli alla doppia cifra di palle perse in ambo le serate. Difese dure e tanti contatti sono la filosofia di entrambe le semifinaliste, ci aspetta una serie contro la Fortitudo veramente tosta e combattuta.

Sabatini al tiro (foto Pasquale Cotugno)

GHERARDO SABATINI (Play, ITA, 1994)/ TAYLOR SMITH (Centro, USA, 1991)- Ravenna si guadagna giorni importanti di relax ed allenamenti infilando un tris di vittorie di fila contro la Tezenis Verona confermandosi sorpresa. Dopo le due gioie al Palacattani di Faenza Masciadri e compagni si confermano anche al PalaOlimpia di Verona seppur ancora senza i punti e la grinta di Marks. Assenza che non e’ pesata per i ragazzi di Antimo Martino con la “strana” coppia play/ pivot a far pendere la bilancia definitivamente a favore dei giallorossi romagnoli. Il nativo di Bologna e’ on-fire alle triple (6/9) al quale aggiunge due recuperi per 23 punti in 33 minuti confermando l’ottima stagione e gli ulteriori progressi in questi play off. Smith dopo una gara-2 difficile e limitato dai falli si riprende con gli interessi piazzando la doppia-doppia (20 punti e 12 rimbalzi) ingaggiando un clamoroso scontro con Diliegro ove chiude con ben 32 di valutazione. Tante armi per un Ora Si che sogna in grande, attesa dalle prime due gare al Paladozza di Bologna contro la Virtus Bologna.

DOWNS

Non è bastato Davide Moretti a Treviso (Foto – Matteo Cogliati)

DE’LONGHI TREVISO – Se due indizi sono una coincidenza, tre indizi sono senza dubbio una prova. La De’Longhi Treviso per il terzo anno consecutivo chiude il suo cammino ai playoff ben prima dell’atto finale e sempre dopo aver dominato o comunque chiuso al primo posto la regular season. E’ vero nel 2014/15 il primo posto era arrivato in A2 Silver, ma lo scorso anno e quest’anno i biancoblu di Pillastrini hanno chiuso al primo posto nel girone Est di A2, salvo poi fermarsi di fronte a quella che ormai è la bestia nera della De’Longhi, la Fortitudo di Boniciolli. 12 mesi fa in semifinale, quest’anno ai quarti ed in entrambe le circostanze con il fattore campo contro. Aldilà degli scarti ridotti delle prime tre sfide della serie, la sensazione nel vedere le partite è stata quella di una Treviso quasi sempre in affanno in difesa e con poche alternative a Moretti e Perry in attacco, in una serie in cui Perl, a parte gara-1, ha faticato ha trovare ritmo sarebbe servito come il pane l’impatto di Saccaggi ed il lavoro sotto canestro di Ancellotti, ed invece entrambi hanno fallito l’appuntamento. Come Treviso, che si trova ora ad un bivio importante e che in estate dovrà ragionare sul tipo di impostazione da dare alla prossima stagione, perché la A2 inizia a stare stretta ai tifosi.

Coach Di Paolo, il terzo della tribolata stagione di Chieti (FONTE UFFICIO STAMPA PALLACANESTRO CHIETI)

PROGER CHIETI – Si chiude come peggio non poteva la stagione delle Furie, che retrocedono in serie B dopo 4 stagioni in A2. Una stagione iniziata sotto altri auspici ma che ben presto si è trasformata in una corsa ad ostacoli in cui, bisogna dirlo, la società ha giocato il suo ruolo, con scelte che si sono rivelate sbagliate. Come sostituire Cade Davis con De Cosey, salvo metterlo in nafatlina dopo 5 partite, ma soprattutto con l’esonero di “Cedro” Galli, che probabilmente non aveva più in mano la squadra, ma che almeno aveva dato una impronta tecnica ben precisa. L’arrivo di Bartocci ha complicato le cose e soprattutto non si sono visti miglioramenti, tanto che in regular season il record dei due allenatori è identico, 6 vittorie su 18 partite per Galli contro le 4 su 12 per Bartocci, che poi in pieni playoff è stato messo alla porta, rendendo impossibile, dal punto di vista psicologico, la finale con Forlì. Adesso il futuro è tutto fuorché roseo visto che Gianni Di Cosmo, dopo l’appello alle istituzioni locali fatto lo scorso settembre, è sempre più solo e pronto a farsi da parte. Una perdita che sarebbe terribile per il basket teatino, ben più di una retrocessione in serie B.

a cura di Alessandro Salvini e Fabrizio Quattrini


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