Archiviata la Supercoppa, con il sudato successo della Fortitudo Bologna sulla Junior Casale, è ormai tempo di buttarsi nel campionato di Serie A2 Old Wild West, che alzerà la prima palla a due venerdì sera con il gustoso anticipo in diretta su Sportitalia del PalaFerraris tra Casale e Latina. Con il campionato tornano anche di attualità i pronostici: noi ci mettiamo solo le parole senza alcun rischio, ma per chi volesse tentare la fortuna vari siti di scommesse sul basket offrono la possibilità di scommettere su tutti gli eventi della palla a spicchi, campionato di Serie A2 incluso.

Piero Bucchi siederà ancora sulla panchina della Virtus Roma (2018 © Foto Alessio Brandolini)

E partiamo proprio dal girone Ovest e dalla Junior Casale, capace di chiudere la scorsa regular season con 22 vittorie e di arrivare fino all’atto finale contro Trieste. Si ripartirà proprio da lì? Forse, perché se è vero che in Monferrato si è decisamente voltato pagina, è anche vero che l’eredità del gruppo di coach Ramondino non sembra essere andata persa (come dimostrato in Supercoppa) ed i giovani Denegri, Cattapan e Valentini ma soprattutto capitan Niccolò Martinoni faranno da trade d’union tra passato e presente, con coach Mattia Ferrari che si trova davanti la chance di affermarsi definitivamente. Cesana e Musso, garantiscono l’esperienza nella categoria, Tinsley e Pinkins, stranieri nuovi che già in pre-season hanno dimostrato il loro valore. Non sarà semplice ripetersi ma a Casale l’entusiasmo è sempre tanto e la Novipiù vuole confermarsi punto di riferimento nel girone. Il nuovo format però (con promozione diretta per le vincitrici dei due gironi) ha spinto tante piazze ambiziose a muoversi in un certo modo nel mercato estivo per puntare al bersaglio grosso in regular season. Pensiamo ad esempio alle due squadre di Roma, reduci entrambe da una stagione deludente, che si sono lanciate in un mercato senza dubbio importante (Hollis, Amici, Zeisloft e Loschi per la Leonis, Moore, Sims, Santiangeli e Saccaggi per la Virtus) e la maggior parte degli addetti ai lavori le pongono in prima fila in una ipotetica griglia di partenza, con roster esperti e collaudati e due allenatori d’esperienza come Corbani e Bucchi a dirigere le operazioni.

Giusto una fila dietro dovrebbe essere l’ambizioso progetto del Derthona Basket. Mercato di primo livello, dirigenza che si sta muovendo bene e finora non ha sbagliato un colpo ed all’orizzonte l’avveniristico impianto pronto già per la Serie A. La responsabilità sulle spalle di coach Lorenzo Pansa avrà un peso specifico notevole, ma al roster sono stati aggiunti talento ed esperienza, con giocatori come Blizzard e Ndoja pronti a caricarsi la squadra sulle spalle per ripetere e migliorare i risultati dell’ultima stagione. Sullo stesso livello mettiamo la Givova Scafati, che con l’arrivo di Marco Calvani in panchina ha messo a segno uno dei colpi del mercato. Il coach romano reduce dalla esaltante, e allo stesso tempo frustrante, esperienza di Reggio Calabria sarà carico a mille per rilanciarsi personalmente e supportare le mai sopite voglie di Serie A di patron Longobardi.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Alle spalle di queste cinque squadre il girone Ovest sarà ancora più combattuto degli ultimi anni, con un gruppo di squadre che nonostante risorse non infinite si sono mosse bene mettendo insieme squadre intriganti che possono lottare per un posto in post-season. È il discorso ad esempio di Latina, che ha scelto bene sia tra gli stranieri (Lawrence e Carlson) che tra gli italiani (Fabi e Baldassarre), pur mantenendo la struttura della passata stagione. Oppure la “solita” Biella, affidata ancora a coach Carrea,  che a fronte di un roster molto mutato in pre-season ha fatto vedere di avere i numeri per competere ancora ad alto livello. O ancora Siena, con l’esperienza dei vari Marino, Ranuzzi, AJ Pacher, Poletti ma soprattutto con la grande voglia di rivalsa di un altro grande ritorno, quel Paolino Moretti che proprio in viale Scalvo aveva mosso i primi passi nel mondo del basket. Qualche dubbio in più, soprattutto a livello fisico, per la nuova Treviglio di Adriano Vertemati che dopo le partenze di Marino e Rossi, con un main sponsor rinnovato a metà settembre e con poche risorse in mano durante l’estate, ha comunque costruito un roster intrigante in cui però le condizioni fisiche di giocatori come Borra, Frassineti e Olasewere, reduci da infortuni più o meno delicati, potrebbero esser l’ago della bilancia.

Un gradino sotto squadre come Agrigento, Legnano e Rieti, che partono con l’obiettivo di mantenere la categoria, magari senza passare per i playout, ma che con un profilo basso avranno anche la possibilità di crescere e avere la meglio di roster più attrezzati. Così come Trapani, che dopo un’estate di rinnovamento è ad una specie di Anno 0 (anche se il colpo Rotnei Clarke fa tanto rumore), oppure la Bergamo di un altro allenatore in cerca di riscatto come Sandrino Dell’Agnello, rinnovata dopo la grande rimonta della passata stagione e che dovrà trovare i suoi equilibri nel corso della stagione, adattandosi anche al cambiamento del girone. Abbiamo lasciato, volutamente, per ultime la neopromossa Cassino e la retrocessa Capo d’Orlando. I primi hanno grandi ambizioni ma dovranno confrontarsi con il noviziato della categoria, mentre i paladini, pur con il colpo Triche messo a segno, mantengono un profilo tutto sommato basso, anche se l’obiettivo sarà quello di fare presto ritorno nella massima serie.

Stefano Mancinelli (Foto di Marco Berti)

Nel girone Est, parafrasando una vecchia frase ciclistica, potremmo dire “una squadra sola al comando”. Il mercato, il pre-campionato e la Supercoppa hanno confermato che la Fortitudo Bologna ha tutto per riuscire finalmente a centrare l’obiettivo che le sfugge da ormai tre stagioni. Non esageriamo se definiamo quello della Fortitudo un roster da Serie A, visti gli innesti che si sono aggiunti ai vari Mancinelli, Cinciarini, Pini e Rosselli. Forse il punto interrogativo riguarda proprio la gestione di una squadra che potrebbe farsi del male da sola, ma crediamo che Antimo Martino abbia ormai la statura del coach in grado di saper pilotare verso l’arrivo la sua macchina. Ed i tifosi ben presto dimenticheranno il pasticcio brutto della storia dello sponsor. Alle spalle di Bologna non è semplice trovare una diretta antagonista, piuttosto un gruppo di 3/4 squadre che si sono mosse bene e possono ambire al ruolo di protagonista fino a giugno. Pensiamo ad Udine, Montegranaro, Verona e Treviso, società e piazze con ambizioni per puntare in alto. Forse tra queste è la nuova Treviso di Max Menetti quella più intrigante in prospettiva anche se qualche problema fisico in preparazione potrebbe rallentarne la partenza, come i risultati della Supercoppa hanno in parte dimostrato.

Nella Terra di Mezzo troviamo quasi tutte le altre squadre. capaci di trovare un posto nei playoff o, male che vada, una tranquilla salvezza, dalla sempre positiva Ravenna, con Andrea Mazzon al timone e lo scoppiettante Smith in campo, alle romagnole Forlì, con il colpo Lawson, e la matura Andrea Costa affidata ad uno dei coach emergenti più caldi, Emanuele Di Paolantonio, passando per le vicine Cento e Ferrara, con due highlander come James White, giocatore potenzialmente devastante per la categoria, e Mike Hall, che risolto qualche acciacco sarà ancora in campo a dispensare punti e raccogliere rimbalzi, fino al derby di Piacenza, con la rientrante Bakery che sull’asse Green-Croasariol sembra farsi preferire alla UCC, che ha però nella guida tecnica di Gabriele Ceccarelli una sicura certezza. Indecifrabili come sempre gli Stings, che promuovono in panchina Serravalli e che prima di puntare ad un posto in post-season dovranno riconquistare l’affetto del pubblico virgiliano, così come la nuova Aurora Jesi del confermatissimo Cagnazzo che potrebbe fare fatica a ripetere la brillante stagione passata. Campionato di sofferenza potrebbe essere, infine, quello di Roseto, che ha però in Bushati, Pierich e Sharrod l’esperienza per poter crescere, e quello  dell’ Academy Cagliari, spostata dal girone Ovest e che è molto simile alla squadra dello scorso anno, con la differenza di trovarsi di fronte un girone probabilmente più difficile. Dalla velocità di ambientamento dipenderà molto del futuro della squadra di Paolini.

(a cura di Carlo Ferrario e Fabrizio Quattrini)


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