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BETRAM TORONA / GSA APU UDINE – Sono senza ombra di dubbio le due sorprese tra le otto qualificate alle Final Eight di Coppa Italia. La Bertram di coach Pansa, dopo i dubbi estivi ed un restyling quasi completo (con il solo Garri confermato), ha iniziato la stagione più tra dubbi che certezze ma le tre vittorie consecutive in avvio avevano fatto capire che la squadra poteva valere un posto tra le prime ad Ovest. Poi le prime battute di arresto e qualche scivolone casalingo (è la squadra ad aver perso di più in casa tra le prime 8) sembravano aver ridimensionato le ambizioni, ma la vittoria al fotofinish nel derby con Biella ha di fatto svoltato il percorso di Tortona che da allora non ha più perso infilando 5 successi consecutivi che la proiettano meritatamente a Jesi a sfidare Trieste ai quarti di finale. Nella sifda decisiva con Siena grande protagonista un Paulius Sorokas sempre più maturato e convinto dei propri mezzi che sciorina una prestazione a tutto tondo chiudendo con un clamoroso 43 di valutazione frutto di 34 punti con 13/18 al tiro, incluso un clamoroso 5/8 da 3 punti, a cui aggiunge 11 rimbalzi ed 1 stoppata. Più lineare ma sicuramente più sorprendente il cammino della G.S.A. Udine del presidente Pedone e di coach Lino Lardo capace di stupire tutti in un girone di andata da stropicciarsi gli occhi. Dopo le due sconfitte iniziali Udine ha vinto 10 delle seguenti 13 partite, peggiore della sola Trieste in tutta la Serie A2, grazie al contributo di tutti i giocatori, vero segreto di una squadra in cui Dykes e Veideman sono senza dubbio gli attori principali ma che senza il prezioso contributo di Mortellaro, Diop, del redivivo Raspino, ma anche Benevelli e Pinton, difficilmente avrebbe potuto raggiungere questo traguardo, impreziosito dalle vittorie su Treviso e Trieste. Adesso per Udine viene il difficile, ma nel frattempo si può festeggiare un traguardo neanche sognato tre mesi fa.

 

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

PHILIPE GREENE (Tezenis Verona) / LEE ROBERTS (Virtus Roma) – Si meritano un posto sul podio di giornata per le loro prodezze finali che valgono successi importanti per Verona e Roma, a valle comunque di due gare giocate da assoluti protagonisti. Il folletto di coach Dalmonte sembra ormai abbonato a decidere le partite e sta diventato il vero giocatore clutch di questo campionato. Dopo aver condannato Trieste si inventa un’altra magia al PalaMaggetti strozzando in gola l’urlo dei tifosi rosetani dopo una rimonta dal -7 negli ultimi 150 secondi di partita. Il suo step back ricadendo all’indietro è una piccola perla dentro un match da 27 punti con 9/16 al tiro e 4 bombe, oltre a 2 recuperi e 5 assist. Vittoria importante in ottica salvezza per la Virtus Roma in una giornata in cui in fondo alla classifica, a parte Napoli, vincono tutte. Per farlo la squadra di Bechi si affida ad un mostruoso Roberts da 31 punti (con il 60% da 2), 6 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi, di cui 7 punti (dei 12 totali di Roma) in un tiratissimo ultimo quarto in cui la Virtus risale dal -6 a 4′ dalla fine e supera proprio sulla sirena grazie ad un recupero ed un canestro dello stesso Roberts.

(credits Scaligera Basket)

ROBERTO RULLO (Pasta Cellino Cagliari) / ANDREA PECCHIA (Remer Treviglio) – In una giornata in cui ci sono stati molti italiani, soprattutto giovani, protagonisti, vogliamo premiare questi due giocatori soprattutto per il valore delle due vittorie di Cagliari e Treviglio. La squadra sarda è ormai una piacevole realtà di questo campionato che se finisse oggi vedrebbe la Pasta Cellino addirittura ai playof, contro ogni previsione della vigilia. Tra gli artefici di questo bellissimo campionato c’è sicuramente Roberto Rullo, uno di cui giocatori italiani scesi in Serie A2 per giocare e trovare quello spazio che in Serie A non si riesce a trovare. Per lui un signor campionato fino a questo momento e la gara di Trapani, con Cagliari capace di risalire dal -21 ad inizio secondo quarto fino al +2 in 12′ con un parziale di 31-8, ne è l’ennesima conferma. Per lui 21 punti con 5/11 da 3 punti, 5 rimbalzi e 4 assist e la solita partita di grande esperienza nel guidare l’attacco. Chi di esperienza ne ha ancora poca ma sta migliorando di partita in partita diventando uno dei giocatori fondamentali per Adriano Vertemati è sicuramente Andrea Pecchia. Il prodotto della Olimpia Milano sta giocando un campionato di grande continuità su tutti i 28 metri, confermandosi grande difensore ma anche attaccante molto versatile, capace di attaccare dal palleggio, tirare da 3 o giocare spalle a canestro. Nel fondamentale ritorno al successo di Treviglio è l’anima della squadra in difesa ed in attacco con una gara da doppia-doppia con 18 punti e 10 rimbalzi, oltre a 3 recuperi, incluso l’ultimo con annessa schiacciata in contropiede che chiude la pratica.

DOWNS

CUORE BASKET NAPOLI – Niente da fare per la squadra partenopea, sconfitta ancora al PalaBarbuto dalla Viola Reggio Calabria. Per i campani è la quinta sconfitta consecutiva e la cosa più preoccupante è che questo amaro filotto ha fatto seguito all’esonero di coach Ponticello, giunto subito dopo la seconda vittoria. Una scelta che forse si è rivelata frettolosa e sbagliata, visto che la squadra non ha mostrato una minima reazione e, a parte la gara persa in volata con Rieti, sono state tutte gare perse in modo più o meno netto e sempre con preoccupanti black-out offensivi, sintomo di una certa fragilità e della mancanza di un vero leader, che non può essere un Kerry Carter capace di metterne 19 ma tirando 18 volte, senza coinvolgere offensivamente i compagni. Il problema per Napoli è che davanti ci sono squadre molto più attrezzate e che, come dimostra la vittoria di Treviglio su Biella o quella della Eurobasket Roma ad Agrigento, se la giocano e possono battere chiunque. Il distacco di 6 punti dalla zona salvezza è, in tutto questo, forse la cosa meno grave ma ovviamente i biancoazzurri devono metterci molto più Cuore se vogliono invertire una rotta che sta portando inevitabilmente in Serie B.

(a cura di Fabrizio Quattrini)


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