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Dalmonte timeout (Foto Pasquale Cotugno 2016)

Dalmonte ha rivoltato Verona, ora lanciata verso l’alto (Foto Pasquale Cotugno 2016)

TEZENIS VERONA / ORSI TORTONA – Tris di vittorie consecutive per le formazioni allenate rispettivamente da coach Dalmonte e Cavina. Entrambe le squadre militanti nei due gironi vincono d’autorità lontano dalle mura amiche confezionando due filotti di gioie che possono indirizzare in positivo il proseguo della stagione. Tezenis che pare aver metabolizzato la cura del cambio di allenatore e con l’ex assistente della Nazionale Italiana sbanca prima Treviso poi Piacenza nell’anticipo del sabato al PalaBanca intervallato dalla bella gara del Pala Olimpia vinta contro la F di sole due lunghezze. Squadra lunga che ora può ricominciare a salire la china verso posizioni consone al blasone ed agli investimenti estivi. Non molla anche Tortona che dimostra attributi e grinta da vendere riscattando in pieno un periodo di appannamento con anche l’uscita di Reati. Prima dello scalpo di Roma sponda Eurobasket, è anche Latina a cadere sotto i colpi di Cosey e Garri ma prima il vero colpaccio è stato in casa della fortissima Legnano con ben cinque in doppia cifra, sintomo di affiatamento e spirito di un gruppo compattato anche di fronte alle difficoltà.

Chessa in azione (2016 © Foto Alessio Brandolini)

Chessa in azione (2016 © Foto Alessio Brandolini)

STANLEY OKOYE (GSA Udine) / ADAM SMITH (Sharks Roseto) / MASSIMO CHESSA (Virtus Roma) – Tre prestazioni importanti per portare a facili successi le proprie squadre. Il compito più difficile quello dell’ala nigeriana ormai da diversi anni in Italia che porta tutta la sua energia in campo a cavallo del terzo e quarto periodo nella difficile trasferta di Ancona contro Recanati, facendo praticamente tutto in campo: assist, canestri, rimbalzi offensivi e difensivi, stoppate, subire falli. La sua forza fisica è dirompente e permette ad Udine di scavare un solco incolmabile, per lui alla fine 15 punti e 17 rimbalzi, oltre a 2 stoppate e 4 assist, e per fortuna che la mano non era caldissima. Cosa che invece non è capitata ad Adam Smith, subito in ritmo per guidare Roseto ad un successo in carrozza contro Ferrara. Parte così così sbagliando 3 dei primi 4 tiri, ma poi ne mette 40 con 6/11 da 2 e 8/10 da 3, sbagliando da lì in poi solo 4 conclusioni, aggiungendo anche 5 assist per un complessivo 38 di valutazione. Si ferma a sole 7 triple, invece, Massimo Chessa che guida la Virtus Roma al successo a Reggio Calabria, in una gara che i capitolini prima dominano (+27 dopo 20′) poi rischiano di buttare via con un bruttissimo terzo pariodo, ma ad inizio ultimo quarto è proprio Chessa con un paio di canestri ed due assist a scavare il nuovo +23 che chiude i conti. Per lui, al massimo stagionale, doppio 33, alla voce punti e valutazione, 12/18 al tiro, 3 rimbalzi e 3 assist.

Nel video gli highlights di Legnano-Trapani, vinta dai lombardi all’ultimo respiro (credits Legnano Basket Youtube)

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Riccardo Santolamazza (2016 © Foto Alessio Brandolini)

Riccardo Santolamazza tra i pochi a salvarsi per Agropoli (2016 © Foto Alessio Brandolini)

GIVOVA SCAFATI / BCC AGROPOLI – Momento difficilissimo e molto delicato per le due campane che continuano ad occupare gli ultimi due posti della classifica e iniziano a tremare visto che davanti nessuno si ferma. La Givova cade anche a Latina infilando il quarto ko consecutivo, il quinto nelle ultime 6 uscite, il decimo in trasferta dove Scafati non ha mai vinto (unica di tutta la A2 insieme a Forlì). Altra partita di difficile interpretazione, con il solito blackout questa volta ad inizio terzo quarto che ha compromesso una buona prima parte di gara. A Scafati attendono Dobbins come il Messia, ma il lavoro di Perdichizzi dovrà essere soprattutto a livello mentale se si vuole evitare un epilogo negativo. Forse peggiore la situazione ad Agropoli, che pure ha due punti in più in classifica, ma i cilentani cadono per la settima volta consecutiva e non conoscono vittoria dallo scorso 8 Dicembre. Squadra che dimostra anche contro Treviglio le difficoltà tecniche ma soprattutto mentali, che non le permettono di mantenere la concentrazione per tutta la gara, mostrando anche un nervosismo che non aiuta a venire fuori da certe situazioni. Il solo Santolamazza non basta per riuscire a risalire, serve il contributo di tutti, in primis Donnell Taylor all’ennesima interlocutoria prestazione della sua stagione.

a cura di Alessandro Salvini e Fabrizio Quattrini


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