UPS

MICHAEL DELOACH (guardia, Usa, Leonis Roma)/ JOSH HAIRSTON (ala forte, Usa, Benacquista Latina)/ ANDY OGIDE (ala forte, Usa, Roseto Sharks) – High stagionale nella vittoria contro Tortona per la guardia classe 1986 ex Ravenna Deloach che si regala un pomeriggio da urlo con 33 di valutazione complessiva. Il numero 2 allenato da coach Turchetto segna 19 punti pur con percentuali “normali” ma è importante fornendo assist ai compagni (10) cosi come la doppia cifra anche ai rimbalzi, valore aggiunto per un esterno abituato alla palla in mano e non a faticare sotto le plance. 37 è la valutazione top di giornata conseguita dal giocatore di Latina Hairston che schianta il fanalino di coda Napoli con 10/13 da due, 25 punti e 11 rimbalzi chiudendo anche lui con la sua miglior prova stagionale. Eguaglia la migliore valutazione di stagione (29) il classe 1987 in forza a Roseto che spinge i suoi alla vittoria nella sfida salvezza contro Orzinuovi di coach Finelli. Per lui anche high stagionale di punti (24) e ben 10 rimbalzi in una stagione dove gira ad oltre 12 di media.

 

La tripla decisiva di Mitch Poletti per la vittoria di Verona su Bergamo (credits Scaligera Basket Verona)

VALERIO CUCCI (Dinamica Generale Mantova) / ANDREA PECCHIA (Remer Treviglio) / ROBERT FULTZ (Consultinvest Bologna) – Due giovani italiani ed uno di vecchio corso finiscono sull’altare di giornata. Valerio Cucci è uomo importante per Mantova e le sue prestazioni stagionali non sono state proprio all’altezza, sebbene con cifre in crescita rispetto all’ultima stagione. Nella sfida con Forlì però è stato determinante per coach Lamma, in una serata in cui oltre al solito abulico Brownridge anche Bobby Jones, limitato dai falli, non ha inciso come al solito. L’ex Siena e Tortona chiude con l’high in carriera con 24 punti e 5 rimbalzi tirando con il 70%. E’ sicuramente un punto fermo della Remer Treviglio Andrea Pecchia, che questa stagione ha fatto un ulteriore passo avanti, non solo a livello difensivo ma anche e soprattutto a livello offensivo. Contro Agrigento gioca l’ennesima partita super, in cui parte con 10 punti, 5 rimbalzi e 2 assist nel primo quarto, per poi chiudere con l’ennesima doppia-doppia stagionale, con 19 punti e 13 rimbalzi per un complessivo 29 di valutazione. Dopo le polemiche delle scorse settimane Robert Fultz è tornato a disposizione di coach Boniciolli ed in una giornata in cui Legion è ormai alla porta (si dice in direzione Mantova) e McCamey soffre di un infortunio dopo 4 minuti, lui gioca la miglior gara stagionale, caricandosi la squadra sulle spalle e quando serve prendendosi le sue responsabilità chiudendo con 17 punti, 7 assist e 4 rimbalzi.

 

Gli highlights del successo di Cagliari a Legnano (credits Legnano Basket Knights)

DOWNS

ALMA TRIESTE LIGHTHOUSE TRAPANI / MONCADA AGRIGENTO – Momento no per la formazione ancora capolista del girone Est e candidata all’unica promozione in Serie A. I ragazzi di Dalmasson escono con un pugno di mosche dalle due trasferte in Romagna cadendo anche ad Imola dopo un secondo tempo nel quale gli avversari hanno incartato Da Ros e compagni con una difesa efficace che li ha costretti a troppi errori al tiro. Per Trieste perdere fuori casa è diventata una pericolosa costante con l’ultima gioia fuori dalle mura amiche il 3 Dicembre scorso a Ferrara. Momento molto delicato per le due squadre siciliane nel girone Ovest. La Lighthouse di coach Ducarello incappa a Siena nella quarta sconfitta consecutiva che fa scivolare i granata in classifica. Dopo il bellissimo rush finale del girone di andata, con 5 vittorie consecutive che hanno spinto Trapani fino alle Final Eight di Coppa Italia, Renzi e compagni si sono smarriti perdendo in casa con Cagliari e Biella, e fuori con Treviglio e Siena. Sono soprattutto le prestazioni di Brandon Jefferson a preoccupare, il play americano anche a Siena ha lasciato parecchio a desiderare chiudendo con soli 2 punti in 32 minuti. Trapani non può certo permetterselo. Perde ancora anche Agrigento, che nel lunch-match di Treviglio parte male e poi fatica a rientrare nel match, soffrendo ancora qualche problema fisico di Evangelisti e la scarsa vena di giocatori come Zugno e Cannon. E’ la panchina, come spesso è successo in stagione, a tenere in piedi Agrigento per larghi tratti del match, ma la Moncada non può permettersi di sperare nelle percentuali di Pepe o nell’intensità di Ambrosin e Guariglia, se vuole uscire da questo momento di difficoltà.

(a cura di Alessandro Salvini e Fabrizio Quattrini)


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