UPS

Akele al tiro (foto Pasquale Cotugno)

ROSETO SHARKS – Cimorosi che sfrutta appieno il doppio turno casalingo consecutivo e non risente della pausa dovuta alla Coppa Italia battendo nettamente anche Imola a lei appaiata. Vittoria che vale doppio in virtù dello scontro diretto favorevole con la formazione dell’ex coach Di Paolantonio ora sorpassata al settimo posto in classifica. Quota 24 per i ragazzi terribili in maglia Sharks che continuano a far divertire e divertirsi e sono reduci da ben 6 vittorie sulle ultime sette gare disputate, bottino che a sei giornate dal termine li vede in piena zona playoff. Risultato questo per coach D’Arcangeli sicuramente secondario alla valorizzazione dei tanti ragazzi dell’orbita Stella Azzurra che giocano tanti minuti, crescendo fisicamente e di esperienza in un torneo con tanti esperti della categoria. Akele, Eboua ma anche Rodriguez non mostrano i tanti vuoti ed errori di inizio stagione e con l’aiuto di Sherrod e Pierich stanno facendo vivere un’annata da urlo alla piazza rosetana.

Marco Evangelisti (2018 © Foto Alessio Brandolini)

MARCO EVANGELISTI (M Rinnovabili Agrigento) / MATTEO PICCOLI (UCC Assigeco Piacenza) –  Un evergreen che non tramonta mai ed un classe ’95 in cerca di gloria sono gli italiani protagonisti, ad Est ed Ovest, della 24^ giornata. Alla tenera età di (quasi) 35 primavere Marco Evangelisti riesce ancora ad essere grande protagonista in Serie A2 regalando alla Fortitudo Agrigento una vittoria che profuma di playoff, la terza nelle ultime 4 uscite per la squadra di Ciani, che ferma la corsa di Scafati con un perentorio 36-17 di parziale nell’ultimo quarto. Il capitano biancoblu è il grande protagonista marchiando a fuoco una serata da 20 punti con 8/12 al tiro, 4 rimbalzi e 5 assist. Nel girone Est, invece, l’Assigeco Piacenza trova a Cagliari due punti che sanno tanto di salvezza, mettendo tra sè ed i playout ben 3 gare di distanza. Grande equilibrio per circa 22′ poi Piacenza strappa nel finale di terzo quarto con Matteo Piccoli protagonista di tante piccole cose, tra rimbalzi, assist e palle rubate, oltre alla tripla del +10, chiudendo poi la gara con 17 punti, con soli 7 tiri, oltre a 3 rubate per un 22 complessivo di valutazione.

(credits Lega Nazionale Pallacanestro)

Powell sottomano (foto Pasquale Cotugno)

JORDAN PARKS (Benfapp Capo d’Orlando) / MARSWHAN POWELL (GSA Udine) / ANTHONY MORSE (Pompea Mantova)- Serata da califfi per i forti e muscolari lunghi in forza a Capo D’Orlando, Udine e Mantova. Parks chiude lo scontro contro Rieti con 39 punti e 38 di valutazione, high stagionale, subendo 5 falli (10/11 ai liberi) ed acchiappando 9 rimbalzi. Il numero 11 in forza al team siciliano è caldissimo da due punti (10/17) ed aggiunge allo scout anche due assist a sigillare un tardo pomeriggio da ricordare. E’ 38 anche la valutazione totale dell’ex Reggio Calabria e Treviso Powell che in 26 minuti ne segna ben 23 completando la doppia doppia con 16 rimbalzi e 9/11 al tiro da due, che significa per il classe 1990 della miglior prova stagionale in casacca friulana. Sale in classifica appaiando l’Andrea Costa Imola la squadra allenata da coach Finelli. Gli Stings sbancano la casa della Bakery Piacenza grazie ad un Morse da favola che chiude in tripla doppia (20 punti, 16 rimbalzi e 10 subiti) con 10/16 ai liberi, per il nativo di Lawrenceville che eguaglia la sua migliore valutazione (33) già ottenuta contro l’Assigeco nel girone di andata.

DOWNS

Paolo Moretti ci ha creduto ma alla fine si è arreso anche lui (Foto di Claudio Devizzi Grassi 2014)

MENS SANA SIENA (o LNP, ma anche FIP) – Obiettivamente è anche difficile parlarne, visto che ormai ogni anno ci si trova davanti a situazioni di questo tipo, più o meno paradossali. Ieri un’altra pagina nera di basket è stata scritta in Serie A2, con la ON Sharing Siena che non si è presentata a Legnano “a causa del mancato raggiungimento del numero minimo di tesserati. LNP e FIP sono state contestualmente informate che tale impedimento è generato da una evidente causa di forza maggiore, poiché alcuni tesserati convocati dalla Società per la trasferta odierna hanno comunicato la propria indisponibilità a prendervi parte o non hanno fornito alcuna risposta alla suddetta convocazione.“, si legge nel surreale comunicato stampa rilasciato nel pomeriggio di ieri dalla società toscana. Surreale perché sono noti a tutti i motivi per cui i tesserati si sono rifiutati di scendere in campo, visto che non ricevono lo stipendio da almeno 3 mesi. Siena non è ovviamente l’unica a finire dietro la lavagna. Purtroppo è tutto il sistema, LNP e FIP in primis, a finirci, con un sistema di controllo e di regole che fa chiaramente acqua da tutte le parti. LNP difende le proprie associate e si appella ad un regolamento che rimette in mano alla FIP il controllo della solidità finanziaria delle società. La FIP, di contro, stila regole che vanno contro qualunque buonsenso, con società che possono tranquillamente finire di pagare i giocatori con 3 mesi di anticipo sulla fine del campionato, visto che le eventuali penalizzazioni scatteranno dal campionato successivo, tutto questo purché vengano saldate le tasse gara. In mezzo finiscono i giocatori che di fatto hanno chiuso la stagione visto che, deroghe a parte, non potranno più essere tesserati da altre società ma soprattutto nel tritacarne finisce la credibilità di un campionato ancora una volta umiliato da scelte dirigenziali (fate voi se di società o federali) che umiliano il basket ma soprattutto chi ci crede investendo in modo oculato. Andate a spiegare a Latina e Scafati che tra qualche settimana, quando l’esclusione di Siena dal campionato sarà ratificata, si troveranno con 4 punti in meno in classifica….

(a cura di Alessandro Salvini e Fabrizio Quattrini)

 


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