Sekou Wiggs (Foto di Marco Berti)

UPS

Monaldi, ancora decisivo (foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno)

GeVi NAPOLI – Sembra aver finalmente cambiato passo la GeVi Napoli di Pino Sacripanti che dopo la sconfitta di Treviglio ha infilato quattro successi consecutivi e si rilancia nella corsa ai playoff, candidandosi sin da ora come mina vagante della post-season. Filotto di successi impreziosito soprattutto dal valore degli scalpi confezionati, con tre piemontesi castigate tutte con la stessa moneta, ovvero la forza di una ritrovata difesa. Biella e Torino tenute entrambe sotto il 30% da 3 punti e non oltre i 60 segnati per due dei migliori attacchi di tutta la Serie A2, Tortona punita in casa con una seconda parte di gara in cui viene tenuta a 26 punti segnati e doppiata nel punteggio. L’arrivo di Iannuzzi ha dato alla squadra quel peso sotto canestro mancato per gran parte della stagione, il fresco innesto di Janelidze garantisce rotazioni e varianti tattiche, oltre ad una panchina adesso lunghissima e talentuosa come poche squadre nel girone. E se Sharrod e Roderick continuano ad andare a corrente alternata, in compenso c’è un Monaldi che sembra aver ritrovato la vena dei giorni migliori ed anche contro Biella (22 punti nei primi 13 minuti in campo, 28 punti finali con 7/13 da 3, 6 recuperi e 3 assist) domina il match sin dalla palla a due, facendo passare un pomeriggio da incubi al giovane Bortolani.

 

(credits Blu Basket 1971)

Carroll (foto di Fotoracconti.it-Norberto Maccagno)

SEKOU WIGGS (Feli Pharma Ferrara) / JEFFREY CARROLL (Bergamo Basket) –  Pazzesche prestazioni per i due americani in forza a Ferrara e Bergamo che trascinano i loro team a due vittorie rispettivamente su Imola in casa ed a Trapani in trasferta. Il classe 1994 guardia di coach Spiro Leka viaggia ad oltre 18 punti di media ed una super percentuale da due punti di quasi il 50%, il numero 2 del Kleb surclassa Imola nel match del sabato sera ad Est con 29 punti in 32 minuti, 5/10 da due ma soprattutto bucando la zona ospite grazie a 5/8 dalla lunghissima distanza chiudendo con 25 di valutazione. Non i numeri migliori di stagione ma sicuramente decisivi per la seconda vinta di fila degli estensi. Sempre del 1994 anche l’ala che a Bergamo sta cercando in tutti i modi di evitare l’inferno della retrocessione, per il numero 5 sono quasi 18 i punti a match ed oltre sei rimbalzi ad allacciata di scarpe. In terra siciliana ha chiuso con 26 punti, 8/11 da due e la totale freddezza ai liberi (7/7) capitalizzando i 5 falli subiti. A completare la doppia doppia 13 rimbalzi che lo aiutano a raggiungere ben 33 di valutazione finale.

Bentornato Tomassini! (foto Pasquale Cotugno)

DAVIDE BRUTTINI (Unieuro Forlì) / MARIO GHERSETTI (Pompea Mantova) / GIOVANNI TOMMASSINI (Tezenis Verona) –  Mantova soffre solo un tempo in casa su Caserta e vince la seconda gara consecutiva con l’imprevedibilità di Clarke e la doppia doppia di Lawson. Insieme ai due USA c’è il lavoro sporco del “gaucho” Ghersetti che in 25 minuti ne segna 18 con un positivo 8/12 da due punti. L’esperto lungo della squadra di coach Finelli acchiappa anche sei rimbalzi e 2 recuperi che mandano in visibilio la Grana Padano Arena. Dopo le sofferenze degli infortuni con Casale e Treviso prova di spessore ed high stagionale per il play nativo di Cattolica in Romagna. Nella combattuta gara di Milano (Sabatini 10 assist) trova percentuali importanti (4/5 sia da due che da tre) e 4 recuperi per 28 di valutazione in 34 minuti dove scrive 22 alla voce score. Secondo posto matematico in regular season e tutto facile per Forli su Roseto che vince convincendo con 42 di vantaggio. Solo 11 punti ma tanta sostanza per il lungo Bruttini che passati i problemi fisici di inizio stagione sta ora dando un contributo di equilibrio e concretezza all’Unieuro di coach Dell’Agnello. L’ex Brescia e Torino subisce sei falli in 17 minuti con 5/5 ai liberi, 8 rimbalzi e 3/3 dal campo per 25 di valutazione confermandosi un leader alquanto silenzioso.

 

(credits Scaligera Basket Verona)

DOWNS

Settimana un pò movimentata per Giovanni Perdichizzi (© 2017 Foto Alessio Brandolini)

GIVOVA SCAFATI / XL EXTRALIGHT MONTEGRANARO – Continua il campionato di fatica e sofferenza di Scafati e Montegranaro che dopo un gennaio tutto sommato positivo hanno infilato un febbraio di sole sconfitte (ben 4) che per la formazione marchigiana sono addirittura 5 nelle ultime 6 e ben 3 consecutive in casa. Scafati perde anche contro la capolista Torino, a valle di una settimana folle iniziata con la messa fuori rosa di JJ Frazier per motivi disciplinari a causa di un non ben precisato “comportamento indisciplinato e sregolato”, seguito dalle dimissioni di coach Perdichizzi respinte dalla società. A tutto ciò si aggiungevano la defezione di Portannese e poi l’infortunio di Markovic nel corso della gara, costringendo coach Perdichizzi ai salti mortali in termini di rotazione.  In questa situazione a Scafati possono anche essere contenti per la bella reazione della squadra dopo l’avvio shock da 8-23 contro Torino, risalendo addirittura fino al -2 a 3′ dalla fine. Adesso però bisogna reagire per non perdere troppo terreno dal treno playoff prima dell’inizio della fase ad orologio. Playoff che non sono lontani, almeno numericamente parlando, anche per Montegranaro visto che davanti nessuno corre e così coach Di Carlo può cercare di assorbire un mese di febbraio da dimenticare. L’avvento dell’ex coach di Capo d’Orlando sembrava aver portato freschezza e voglia di lottare ma nelle ultime prestazioni sembra essere tornata la Poderosa di inizio stagione, con poca continuità ed in difficoltà nei momenti decisivi della partita. Proprio gli alti e bassi nel corso della gara stanno costando tanto, con la XL Extralight che subisce passivi importanti in pochi minuti che poi costringono ad un extra-effort che in questo momento non è gestibile dalle rotazioni a disposizione. Come dicevamo, unica nota positiva il fatto che sia Imola che Piacenza sembrano giocare a perdere e così la zona playoff resta distante sempre 2 punti ed a portata di mano. Sempre che la Poderosa cambi registro.

(a cura di Alessandro Salvini e Fabrizio Quattrini)


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