UPS

FORTITUDO BOLOGNA – Tris servito per la Lavoropiù Bologna che vince d’autorità anche a Treviso il big-match di giornata contro una rivale per la promozione diretta. Successo ancora più importante in quanto arrivato senza il capitano Mancinelli e con Fantinelli, importantissimo nel primo tempo chiuso già in doppia cifra, a sedere per tutta la ripresa per via di un problema fisico. I bolognesi di Martino confermano le ottime precedenti impressioni e, dopo aver sbancato Verona all’esordio e battuto abbastanza facilmente Imola alla prima al PalaDozza, danno prova di forza in un PalaVerde bollente anche per via della storiche rivalità tra tifoserie. Con Leunen ancora protagonista silenzioso (18 punti e 26 di valutazione) sono Cinciarini ed Hasbrouck con le triple (rispettivamente 2/3 e 5/7) ad infuocare la Fossa in un secondo tempo da 47 realizzati e soli 36 subiti. Il coach ex Ravenna senza due pilastri trova però minuti di qualità da Sgorbati, principalmente difensivi, oltre al solito poliedrico Rosselli che dà sicurezza ed esperienza alla sua truppa.

(credits Orlandina Basket Youtube)

BRANDON TRICHE (Orlandina Basket) / JORDAN PARKS (Orlandina Basket) – Prestazione mostruosa per i due USA in forza all’Orlandina che vince in quel di Cassino la sua seconda consecutiva in campionato. Per l’ex Trento e Roma sono 28 i punti con 9/12 da due punti e ben 9 falli subiti che gli valgono 32 di valutazione, una sentenza per gli avversari padroni di casa. Non da meno anche l’atletico e verticale Parks, la scorsa annata in Germania ma passato nel Bel Paese a Trieste. Con 34 punti, 8 subiti e 9/10 ai liberi ma sopratutto 11/19 al tiro si rivela una vera spina nel fianco della difesa chiudendo con ben 35 di valutazione finale. Probabilmente non ripeteranno sempre le stesse cifre ma si può tranquillamente dire che si tratta di una della coppie migliori dell’intera Lega.

JUSTIN JOHNSON (Hertz Cagliari) / TOURE’ MURRAY (UCC Assigeco Piacenza) – Prestazioni importanti dei due stranieri di Cagliari e Assigeco che portano i primi due punti alle loro squadre, dopo un avvio di stagione complicato. Johnson, che firma una doppia-doppia da 20 punti e 12 rimbalzi è soprattutto decisivo nel finale per la sua freddezza dalla linea della carità (9/10 complessivo) con un eloquente 8/8 nell’ultimo quarto che frustra i tentativi di Ravenna di girare il match. Murray scrive invece 33 alla voce punti e 36 a quella valutazione, con un irreale 9/13 da 3 punti. Ma è soprattutto il suo avvio tarantolato a indirizzare e di fatto chiudere, prima che inizi, la sfida con Imola. Pronti via e ne mette 9, con 3/3 dall’arco, per il 9-0 che apre il match, poi continua fino a metterne 15 dei primi 19 di Piacenza e 16 dei 28 del primo quarto per poi andare a riposo con 22 punti a tabellino e 7/10 dalla grande distanza guidando il +16 Piacenza dopo 20′. Il resto è solo per le statistiche anche se nel terzo quarto, in cui i romagnoli provano una reazione, sono ancora due sue triple a spezzare ogni speranza.

(credits Legnano Basket Knights Youtube)

DOWNS

PIEMONTESI FERITE – I favori del pronostico, spesso, rischiano di tarpare le ali a chi non è ancora pronto a prendere il volo. Sarebbe prematuro bocciare Tortona dopo solo tre gare, ma il dato di fatto è che la squadra di coach Pansa ha esordito con 3 sconfitte consecutive. Al via di una stagione in cui non ha nascosto ambizioni: dichiarazioni, campagna estiva e progetto del nuovo palazzetto utile per la massima serie. Ed a poco servono le giustificazioni per i tanti infortuni patiti in questo avvio – pesante l’assenza di Ndoja. Probabilmente ferita dalla bruciante sconfitta dell’esordio casalingo subita contro Siena all’ultimo tiro, dopo aver dominato il match, la compagine piemontese non ha saputo reagire, inciampando anche contro Leonis Roma e Latina. Polveri bagnate dall’arco (22% di squadra da 3 punti), Tortona ha avuto molto poco da Ganeto (2.0 punti e 1.3 rimbalzi a partita) e Blizzard (5.0 punti e 21% dalla lunga distanza), uomini d’esperienza che stanno faticando a trovare il loro ruolo all’interno del roster bianconero. Da rivedere a pieno organico, ma il gap è di quelli che sconsiglia ulteriori passi falsi. Se Tortona piange, Biella non ride, sofferente della doppia battuta d’arresto interna accusata all’HYPE Forum. I rossoblu giocano due match tirati contro Agrigento e Virtus Roma, uscendone sconfitti in rimonta in entrambe le occasioni. Rotazioni limitate a soli 6 uomini per coach Carrea: roster corto che sembra costringere al saldo del dazio proprio in finali punto a punto con ben 4 giocatori forzatamente oltre i 32′ di media sul parquet. Se lo staff biellese non troverà soluzioni (interne o di mercato?) si rischia una stagione ‘faticosa’ – in ogni senso -, sotto al Monte Mucrone.

REMER TREVIGLIO – Momento delicato per la Blu Basket di Adriano Vertemati ancora ferma al palo e con 3 sconfitte consecutive (le ultime due in trasferta, a dire il vero, potevano anche essere preventivabili alla vigilia). Conoscendo il coach milanese, però, quello che lo preoccupa maggiormente, più della posizione in classifica, è senza dubbio la condizione fisica della squadra che impedisce alla Remer di produrre allenamenti settimanali di qualità. Di fatto dall’inizio del campionato Treviglio ha svolto non più di 3 allenamenti a ranghi compatti, cosa che crea non pochi problemi in una squadra che deve crescere soprattutto nella coesione. Se si vuole trovare un aspetto positivo in questa situazione c’è senza dubbio la crescita esponenziale che stanno avendo giocatori come Palumbo e D’Almeida, ma anche l’ottimo impatto di Borra nelle ultime due sconfitte. Il problema è che Treviglio di tempo ne ha poco, perché all’orizzonte c’è il derby contro la lanciatissima Bergamo che scenderà a Treviglio con tutti i propositi di sbancare il PalaFacchetti. Forse l’incubo peggiore dei tifosi trevigliesi.

(a cura di Alessandro Salvini, Michele Coppo e Fabrizio Quattrini)