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Lorenzo Baldasso (foto di Daniele Ferretti)

ROBERTO PRANDIN (play guardia, 1986, ITA)/ LORENZO BALDASSO (guardia, 1995, ITA) – Alma Trieste che sbanca anche il duro campo di Ravenna mantenendo il primo posto solitario del girone Est ancora senza sconfitte. In una serata ove gli avversari hanno dovuto fare a meno del lungo Usa Grant per un problema alla caviglia dopo soli 5 minuti, i giuliani allenati da coach Dalmasson mostrano una certa cinicita’ essendo ancora senza Bowers fuori per infortunio. Con Green in versione meno “marziana” del solito ci pensano “Bobo” Prandin ed il giovane Baldasso a mettere fieno in cascina e confermare, se ancora ce ne fosse il bisogno, di quante armi disponga in questa stagione l’Alma Trieste. Il nativo di Venezia Prandin scrive 16 alla voce punti realizzati risultando chirurgico al tiro con un solo errore (6/7) dal campo. Per lui 19 di valutazione con 2 assist e 3 rimbalzi oltre alla bomba che spegne le residue speranze di rimonta dei ragazzi di coach Martino. Insieme al numero 17 per Trieste c’e’ un match importante anche da Lorenzo Baldasso che in 25 minuti sui legni del Pala De Andre’ segna con regolarità principalmente dalla lunga distanza (4/7) ma anche in doppia cifra nella valutazione (10) dimostrando di crescere in personalità ogni partita sempre di più’.

Ruben Zugno (Foto: Tania Calini)

RUBEN ZUGNO (play, Agrigento, 1986) / ANDREA QUARISA (centro, Termoforgia Jesi, 1992) – Sorprese di questa giornata nei due gironi Est ed Ovest sono la coppia play-pivot dall’apporto importante nelle due vittorie casalinghe dei propri team contro Cagliari e Bergamo. La Moncada sale ad 8 punti in classifica sfiorando i cento punti segnati (99) con una prova di squadra dove spiccano le prestazioni superlative di Williams (19 pt con 35 di valutazione e ben 9 rimbalzi) ma sopratutto l’high stagionale dell’ex Cantù che smazza assist al bacio per i compagni (7) oltre a segnare col 100% dalla lunga distanza (4/4) per un ottimo 26 di valutazione. Sorride ad un avvio di campionato strepitoso l’Aurora Jesi implacabile tra le mura amiche ed in altissima classifica già a 10 punti con solo una sconfitta. Con lei si vedono i miglioramenti di un Andrea Quarisa capace di dimostrare di essere in grado di tenere il campo anzi di risultare decisivo in questa lega. Il classe 1992 numero 11 in forza a coach Cagnazzo sforna una prova da urlo nonostante il rientro di Rinaldi ed in 25 minuti ne mette 18 con 8/10 da due sfiorando la doppia doppia in virtù dei 9 rimbalzi acchiappati. Un’altra piacevole sorpresa in un campionato dove gli Usa si sono decisivi ma che mette in mostra anche tanti ragazzi di passaporto italiano.

Grande prova di capitan Martinoni nel sesto successo di Casale (foto Pasquale Cotugno)

APU UDINE / NOVIPIU’ CASALE – Una sorpresa ed una conferma tra le squadre in vetrina nella giornata. Ad Est i friulani di coach Lino Lardo continuano la loro corsa affacciandosi addirittura ai quartieri alti della classifica dopo il quarto successo consecutivo, arrivato ancora una volta in “goleada” contro un avversario quotato come Ferrara, dopo l’importantissimo doppio successo esterno contro teoriche avversarie per la salvezza, come Roseto ed Orzinuovi. Oltre all’apporto fondamentale di Dykes, Veidman e Mortellaro, si stanno mettendo in luce anche Benevelli ma soprattutto il senegalese Diop (21 punti con 9/12 al tiro nella vittoria di domenica), un millenials che sta confermando in toto quanto di buono fatto intravedere nella scorsa stagione. Ad Ovest continua inarrestabile la marcia della Junior di Marco Ramondino che ha plasmato una squadra che sembra veramente immune a qualsiasi disavventura. Il successo di Roma contro la Virtus, autorevole e quasi mai in discussione aldilà del punteggio finale, ha quasi del miracoloso se si pensa che i piemontesi si sono presentati al PalaTiziano senza lunghi titolari, visto l’infortunio rimediato da Cattapan in settimana. Ma il sistema messo su da Ramondino è immune a tutto, soprattutto quando l’attacco è fluido e produce il 46% da 3 punti, capitan Martinoni si traveste da totem chiudendo in doppia-doppia e Sanders continua a dimostrarsi giocatore in grado di spostare gli equilibri senza fare il mangia-palloni.

(credits Legnano Basket Knights)

DOWNS

Dopo 6 anni è finita l’avventura di Nunzi a Rieti (2017 © Foto Alessio Brandolini)

SHARKS ROSETO – Situazione veramente critica a Roseto, dove coach Di Paolantonio non riesce a far cambiare marcia ai suoi Sharks che sembrano andare sempre più a fondo ogni domenica. Ieri è passata al PalaMaggetti anche Piacenza, una sconfitta pesante soprattutto in ottica salvezza. Roseto fa una fatica tremenda a fare canestro (solo una volta sopra gli 80 punti) ma soprattutto non riesce a limitare l’attacco avversario, che in una sola occasione (Ravenna alla prima giornata) è rimasto sotto gli 85 punti, con una media di quasi 90 punti subiti a partita. Combs si è rivelato un acquisto sbagliato e sarà probabilmente tagliato. Ogide non aveva fatto male prima dell’infortunio, ma ora si spera di recuperarlo il prima possibile. Anche perché, pur riconoscendone i meriti, in questo girone Est con Infante, Lupusor e Contento a fare pentole e coperchi non si fa da nessuna parte.

NPC RIETI – Situazione delicata anche a Rieti, che a Trapani infila la quarta sconfitta consecutiva, nella settimana peggiore da 6 anni a questa parte, coincisa con l’esonero di Luciano Nunzi, che aveva legato il suo nome alla rinascita del basket sabino. La sconfitta di settimana scorsa con Treviglio è invece costata cara ma la squadra non ha saputo reagire alla scossa rimediando, almeno numericamente, la sconfitta peggiore della stagione. Il problema di Rieti è che la squadra sembra assemblata in modo sbagliato con un americano, Hearst, che porta punti ma nessun valore aggiunto limitandosi ad attaccare il canestro anche con percentuali non certo esaltanti; l’altro americano, Davenport, sembra un pesce fuor d’acqua, con la squadra incapace di attivarlo. Gli italiani esperti come Gigli (0 punti a Trapani), Tommasini ed Hassan, stanno rendendo al di sotto delle attese e solo Casini e Carenza sembrano portare energia alla squadra. L’ambiente è già caldo e forse servirà un allenatore più esperto dell’ex assistente Alessandro Rossi per invertire la rotta.

(a cura di Alessandro Salvini e Fabrizio Quattrini)


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