Successo preso per i capelli della Tezenis Verona che supera la Domotecnica Ostuni dopo un overtime: i pugliesi si arrendono dopo aver praticamente vinto il match nei tempi regolamentari e quasi rivinto nel supplementare. Ostuni paga qualche disattenzione di troppo e non è aiutata da un fischio “amico” sull’ultima penetrazione nell’extratime di Jurevicus. Per i gialloblù ospiti la salvezza è comunque cosa fatta e la speranza di acciuffare i play off non è ancora svanita del tutto, mentre per gli scaligeri, seguiti in tribuna dal sindaco Flavio Tosi, la post-season è ora più vicina, anche se tutto si deciderà negli scontri diretti con Veroli e con Piacenza.
La gara inizia dopo gli ovvi applausi per l’ex Marcelletti e il minuto di silenzio per commemorare Piermario Morosini. La Domotecnica, seguita al PalaOlimpia da una trentina di chiassosi supporters, si piazza subito a zona: Basei infila uno 0-4 tutto suo prima della tripla di Mc Grath (3-4). La prima frazione si snocciola veloce con continui sorpassi e controsorpassi, Marcelletti a metà frazione è costretto a togliere Basei che ha due falli sul groppone (al suo posto Diliegro) e al primo riposo gli ospiti sono avanti di una lunghezza (17-18).
Il secondo periodo si apre con il cesto di Berti (17-20), il capitano veronese Boscagin impatta da tre punti (20-20), botta e risposta Rossetti-Porta (22-22) prima del parziale brindisino di 0-8 (22-30) che costringe Martelossi a chiamare time-out. Verona fatica a trovare la via del canestro, anche perché in campo per gli scaligeri non ci sono dei veri e propri “bomber” (Mariani, Banti e Di Giuliomaria), ci pensa ancora “mister schiacciata” Mario West a riportare i suoi in linea di galleggiamento (26-30). L’ex Jurevicus sbaglia dalla lunetta (0/2) e il solito West mette 4 punti consecutivi per il 31-33: il pareggio veronese arriva poco prima della sirena (33-33), dopo il fallo in attacco di Basei (terza penalità per lui).

Il terzo quarto si apre ancora all’insegna di West, però la partita si imbruttisce: Waleskowski commette fallo antisportivo, le due formazioni litigano con il canestro e a metà frazione il parziale è di 6-6 (39-39). Wale e Renzi infilano un mini-break di 6-0 (45-39), la Domotecnica spreca diversi possessi e Marcelletti non può far altro che chiamare minuto di sospensione. Rinaldi e Johnson rispondono presente ed ecco il 46-45 firmato dall’asse play-pivot di Ostuni. La battaglia si fa interessante, il pubblico del PalaOlimpia si fa sentire, ma i tifosi pugliesi non sono da meno. Basei commette il suo quarto fallo, la Tezenis però non ne approfitta perché getta al vento parecchi tiri liberi (Renzi fa 1/ 4 in questo finale di tempo). Ostuni mette il naso avanti con Jurevicus e si va all’ultimo riposo con la tripla del sorpasso di Porta (50-48).
Nell’ultima frazione la difesa a zona di Marcelletti costringe Verona per due volte all’infrazione di 24”. La squadra di casa arriva sino al 54-50 poco oltre la metà del tempo, ma poi non segna più (12 punti nell’intero quarto) e Ostuni ne approfitta per portarsi avanti proprio nell’ultimo minuto (56-58 con due liberi di Johnson). Di Giuliomaria sbaglia la tripla, ancora fallo su Johnson che infila nuovamente i due personali (56-60). A questo punto sembra fatta per gli ospiti con 20” da giocare: Verona però ci crede e infila la tripla del -1 (59-60), il solito Johnson fa 2/2 falla linea (59-62) e Waleskowski impatta prendendo due volte il rimbalzo in attacco sul suo secondo personale (62-62).

Nell’overtime la Domotecnica commette due falli in attacco di fila, Waleskoswki (che chiuderà con 18 punti e altrettanti rimbalzi) sigla il 66-63 e nell’ultimo minuto ecco il nuovo pareggio ospite (66-66). Sul 69-67 per Verona, arriva la tripla del sorpasso di Carenza a 9 secondi dalla fine (69-70). Anche stavolta sembra fatta per Ostuni, ma Porta indovina la penetrazione del +1 (71-70) e sul lancio lungo, l’entrata di Jurevicus si spegne sul ferro.
Andrea Etrari