ROSETO SHARKS – APU GSA UDINE 67-91 (17-20;35-43; 52-63)

Gli Sharks durano due soli quarti e Udine, grazie ad una prova collettiva importante, riesce agevolmente ad espugnare il PalaMaggetti. Roseto cede una volta finita la benzina e non può nulla contro i friulani, apparsi molto più in forma dal punto di vista fisico. I migliori realizzatori di giornata sono Pinton con 19 punti (con uno strepitoso 6/6 dal campo) e Combs (15 punti).

CRONACA

Francesco Pellegrino, costretto sin da subito a uscire dalla contesa

Dopo la contesa iniziale entrambe le formazioni scendono sul parquet con le polveri bagnate e, dopo il contropiede di Combs, bisogna aspettare circa due minuti per vedere la compagine ospite segnare, con un tiro dalla media dell’atleta a stelle e strisce Dykes. Roseto ci crede e, spinta dal proprio calorosissimo pubblico, da un Combs on fire e dall’infortunio di un nervosissimo Pellegrino, dopo un avvio testa a testa prova a scappare (14-8). Gli ospiti però, giunti in terra d’Abruzzo non per villeggiare, dopo aver incontrato difficoltà offensive a causa dell’arcigna difesa rosetana, capace di riempire l’area, riescono a rimettere la testa avanti grazie ad una forte presenza a rimbalzo (10 di cui 6 offensivi) e piazzano un parziale di 0-12, interrotto solo dal buzzer beater di Contento (17-20).

Il secondo periodo vede in avvio una Roseto in evidente difficoltà offensiva, con Udine che, dopo aver aggiustato le percentuali dall’arco grazie ad un Pinton in stato di grazia (3/3 da 3, 1/1 da 2 e 2/3 ai liberi), costringe Di Paolantonio a chiamare timeout a poco più di cinque minuti dalla pausa lunga (22-35). Roseto è coriacea e, sebbene riesca a segnare solo a cronometro fermo, riesce con la bagarre a piazzare un contro break di 5-0, con un nervosissimo coach Lardo a chiedere un minuto di sospensione a 02:30 dalla pausa lunga (27-35).  La gara prosegue con Roseto che prova a correre per colmare in qualche modo il gap e Udine che, nonostante qualche black out offensivo, riesce a tenere botta. Al ventesimo il risultato recita 35-43, con Pinton (13) e Combs (9) come migliori realizzatori.

Alla ripresa delle ostilità Combs e Casagrande hanno un violento scontro, con il capitano degli Sharks costretto ad uscire fuori dal parquet. Entrambi gli attacchi stentano e, per vedere il primo canestro, bisogna aspettare il 2+1 di Dykes dopo due minuti e mezzo dall’avvio del periodo (35-46). Il metro arbitrale, diventato più permissivo, penalizza gli Sharks, molto meno fisici della compagine ospite e a farne le spese è proprio la panchina rosetana, sanzionata di tecnico. Udine sembra prendere il largo e dopo il libero di Veideman, Raspino realizza prima con un bel terzo tempo e poi con una bomba sullo scadere dei ventiquattro, con Roseto che sembra aver completamente perso il bandolo della matassa (35-52). Gli Sharks però, spinti da un pubblico che non smette mai di cantare, grazie al rientro di Casagrande e a un Di Paolantonio indemoniato, provano timidamente a rifarsi sotto . Uno scatenato Raspino (4/4 da 2, 1/3 da 3 e 4/4 a cronometro fermo) non vuole però saperne e prende per mano le sorti offensive della propria squadra, con i friulani che toccano il massimo vantaggio sul 45-63. Il cuore dei padroni di casa però è grande e, grazie ad un break di 7-0 conclusosi con il secondo buzzer beater da oltre i sei metri e settantacinque di Contento, si giunge all’ultimo mini intervallo sul 52-63.

L’ultima frazione vede sin dalle prime battute gli Sharks provare in tutti i modi a rientrare stabilmente sotto la doppia cifra di svantaggio ma la mano di Pinton da oltre l’arco è ben calda e a poco meno di sette minuti dal termine della contesa coach Di Paolantonio prova a parlarne con i suoi (57-72). La reazione dei padroni di casa però è sterile e gli ultimi minuti sono vero e proprio garbage time, con gli ospiti che dilagano e  con la sola poderosa schiacciata di Diop da segnalare. Al quarantesimo, sotto le veementi proteste del pubblico di casa contro la propria società, il tabellone recita 67-91.

MAURO PINTON

MVP : Prova monstre del confermato Pinton, capace non solo di realizzare con il 100% dal campo ma anche di caricarsi sulle spalle – nei seppur pochi momenti di difficoltà – l’intero peso offensivo della propria squadra.

LA CHIAVE: La maggiore consapevolezza dei propri mezzi.  Udine, certamente galvanizzata dal successo interno della scorsa giornata di campionato (80-79 vs Ravenna), ha dimostrato una ferrea determinazione per tutta la durata dell’incontro. I padroni di casa invece, hanno subito troppo la pressione della gara, demoralizzandosi oltremodo per qualsiasi canestro subito nei momenti nevralgici dell’incontro.

 

ROSETO SHARKS – APU GSA UDINE 67-91 (17-20;35-43; 52-63)

Roseto Sharks 67: Combs 15, Ogide 6, Alessandrini NE, D’Eustachio NE, Lupusor 5, Contento 14, Di Bonaventura 2, Lusvarghi 0, Zampini 0, Casagrande 9, Marulli 2, Infante 14.

Udine 91: Dykes 16, Mortellaro 11, Veideman 3, Monticelli 0, Raspino 15, Nobile 2, Pinton 19, Ferrari 10, Pellegrino 0, Benevelli 5, Diop 10.