UPS&DOWNS Adecco Gold e Silver week #15

ADECCO GOLD

UPS

UPEA CAPO D’ORLANDO: Decima vittoria nelle ultime dodici disputate per la formazione siciliana dell’Upea Capo D’Orlando. I bianco azzurri terminano il girone di andata sbancando il Ruggi di Imola grazie ad un match poco spettacolare ma concreto con l’estro di Portannese sugli scudi che chiude la contesa con 22 punti e la tripla dall’angolo che di fatto spegne il tentativo di rimonta di Imola. Gli uomini di Pozzecco nonostante le 3 sconfitte all’esordio e l’attuale assenza dell’Usa Mays conquistano e si meritano le Final Six di Coppa Italia in programma a Rimini dal 7 al 9 di  Marzo.

VEROLI / CASELLA (ala): Sontuosa prova della Gzc Veroli di coach Ramondino che vince sul non facile parquet del PalaAlberti di Barcellona Pozzo di Gotto. I ciociari si sarebbero meritati abbondantemente la partecipazione alla fase finale della Coppa Italia in virtu’ di questo successo ma restano fuori beffardamente per via della classifica avulsa e della vittoria dopo due overtime di Trapani sulla Manital Torino gia’ qualificata dal turno precedente. Eroe della serata siciliana per Veroli Andrea Casella che segna a ripetizione dalla lunga (9/11) insaccando ben 31 punti. Per l’ala ex Cantù ennesima dimostrazione delle sue doti balistiche.

LARGO AI GIOVANI: In diretta streaming sui canali di Lnp Tv è andato in scena un vero amarcord del decennio scorso. Durante Imola-Capo D’Orlando si è visto sui legni del palasport romagnolo Gianluca Basile, Matteo Soragna, Sandro Nicevic ma anche Vincenzino Esposito ormai divenuto unico motivo d’interesse per i fans di casa. Senza dimenticare che sul pino degli ospiti sedeva GianMarco Pozzecco applauditissimo dai presenti. Tanto talento che ha vestito la canotta della nostra Nazionale e non solo nella serata di ricordo del giovanissimo under del settore giovanile di casa Pietro Venieri scomparso prematuramente per incidente stradale la sera del 31 Dicembre.

DOWNS

TEZENIS VERONA: Quale sia il male oscuro della formazione scaligera ancora non si è capito. Verona dai grossi investimenti e dai nomi altisonanti, dopo un inizio terribile ed una ripresa con una serie di partite giocate su livelli altissimi che pareva aver riportato il sereno alla truppa di Ramagli, cade anche a Ferentino innescando la seconda persa di fila. Emblema di questa stagione regolare dei veneti è il forte esterno Marco Carraretto che dopo gli scudetti in serie a Siena da specialista fatica a calarsi nella realtà del secondo torneo Italiano. In casa della FMC l’ex capitano della Montepaschi non incide con 5 punti in 25 minuti e 3/8 dal campo.

ADECCO SILVER

UPS

MIKE JAMES (guardia, Omegna) – KYLE AUSTIN (ala, Matera): Prestazioni quasi in fotocopia per i due americani di Paffoni e Bawer, entrambi 31 punti con 11/16 dal campo e 38 di valutazione! Il folletto di Omegna, impostosi subito come un giocatore fuori-categoria per la Silver, dopo una grande partenza ha avuto un periodo di appannamento, coinciso con un momento-no anche della sua squadra. Nelle ultime settimane è tornato sugli standard di inizio stagione e ieri a Reggio Calabria ha vinto da solo, aggiungendo anche 4 assist e 8 rimbalzi. La Bawer Matera, dopo la dolorosa sconfitta interna contro Agrigento, riparte alla grande sbancando il “Campus” di Codogno, campo sempre ostico. A trascinarla proprio la sua ala USA sempre tra i migliori della truppa Benedetto, che buca a ripetizione la retina dall’arco (5/8), aggiungendo alle sue statistiche 9 rimbalzi, di cui 4 in attacco.

ARCANTHEA LUCCA: Dopo una sontuosa campagna acquisti, la stagione non era iniziata nel migliore dei modi, con 2 sconfitte nelle prime tre partite e il susseguente cambio di allenatore con Mecacci subentrato a Russo. La squadra toscana ha viaggiato tra alti e bassi fino a trovare 4 vittorie nelle ultime 5 partite che l’hanno proiettata nei quartieri alti della classifica, facendole sfiorare la qualificazione alle FinalSix da cui è rimasta fuori solo per la classifica avulsa e per il grande ultimo quarto di Agrigento. Ma il morale in Toscana è altissimo, la squadra è tra le più spettacolari della Silver, ma sa essere anche concreta con un giocatore come Parente in cabina di regia e una vecchia volpe come Rudy Valenti che esce spesso e volentieri dal pino per girare le gare.

ON THE ROAD: Che il campionato fosse equilibrato e che tutti (o quasi) possano vincere contro chiunque lo si era capito da tempo, ma quello che è il dato statistico più eclatante di questa Silver è la facilità con cui cade il fattore campo. Dopo il girone di andata la media di vittorie esterne è del 40,8%, questo vuol dire che ogni domenica in almeno 3 partite su 8 a vincere è la squadra che gioca in trasferta. Ieri si è avuto un record, con ben 6 vittorie esterne. Finora solo Reggio Calabria e Bari non hanno vinto in trasferta, mentre con 5 vittorie esterne, oltre alla capolista Ferrara, ci sono anche Mantova e soprattutto la Remer Treviglio che ieri ha colto a Ruvo di Puglia il quarto successo consecutivo “on the road”. Se questo trend si confermasse, potremmo assistere a dei play-off entusiasmanti in cui il vantaggio del fattore campo potrebbe essere addirittura esiziale.

DOWNS

PROGER CHIETI: Quattro vittorie nelle prime sei giornate, poi solo 3 gioie. Era la sera del 8 dicembre quando il PalaTricalle si esaltava per la vittoria contro la capolista Ferrara, nella giornata del 58% da 3 punti. Da allora è passato un mese e sono arrivate 4 sconfitte, di cui 2 molto pesanti in casa contro avversarie dirette per la salvezza. Il cammino delle Furie ha un motivo ed è strettamente legato al super affollamento dell’infermeria, con giocatori che stanno stringendo i denti da diverse settimane e altri, come il play Glover, che non sembra ancora recuperato dall’infortunio alla mano. Ieri la panchina di Marzoli era affollata di Under e Shaw ha giocato 40′. L’inizio del girone di ritorno sarà fondamentale, soprattutto per far risalire l’umore della squadra e dei tifosi.

VIOLA REGGIO CALABRIA: Non riesce proprio a invertire la rotta la truppa di coach Ponticello. Quattro sconfitte nelle ultime cinque partite e penultimo posto solitario. Ci sono stati molti problemi esterni al campo, con la questione palasport che ancora si trascina e la squadra che è stata costretta ad emigrare a Vibo Valentia con tutte le difficoltà del caso. Ma quello che non convince è come la squadra è stata costruita, con due americani che si sono dimostrati sbagliati, uno addirittura con problemi di cuore. Si è cercato di correre ai ripari, con Hamilton prelevato dalla Vuelle Pesaro, ma l’inglese sta giocando a corrente alternata e non riesce a trascinare i compagni. La sensazione è che ci siano anche problemi di gestione della squadra che spesso e volentieri si scioglie negli ultimi quarti di gara. Vedremo se a Reggio il nuovo anno porterà  nuovi cambiamenti.

Alessandro Salvini

Fabrizio Quattrini

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