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Enrico Massari

Giocatore piacentino capitano della squadra della città di Piacenza: nella trasferta di Empoli, Enrico Massari ha avuto l’onere ed onore di ricevere la simbolica fascia di capitano nientemeno che da Rodolfo Rombaldoni.

 

“Questa cosa mi ha reso molto orgoglioso – spiega Enrico- e al contempo triste, in quanto a parte i ragazzi del settore giovanile sono l’unico giocatore piacentino. Ma certamente ciò che prevale è il sentimento di orgoglio, e di voglia di lavorare di più per meritarmi sempre più questo ruolo anche in futuro.”

 

La sfida a Empoli sul campo non ha dato soddisfazioni alla tua squadra: siete arrivati fino al -17, prima di imbastire la rimonta che vi ha riportati al -4. Cos’è successo?

 

“Nel momento di massima difficoltà abbiamo messo qualche granello negli ingranaggi del gioco avversario, aumentando la pressione. Giocando assieme siamo riusciti a tornare a contatto, potendo giocarci punto a punto il finale. Peccato che a quel punto ci siano mancate le forze per poter effettivamente vincere la partita.”

 

La sensazione è che per ora la squadra abbia una faccia in trasferta ed un’altra in casa. Come mai?

 

“Secondo me non esistono squadre in casa e squadre in trasferta. E’ chiaro che il pubblico e l’ambiente familiare possono costituire un leggero vantaggio in alcuni casi, ma bisogna essere più forti di questi piccoli tarli mentali. Semplicemente bisogna giocare le partite casalinghe come quelle fuori. Vedremo di diventare competitivi tanto in casa quanto fuori”

 

Dando uno sguardo al campionato salta all’occhio la grande partenza delle squadre toscane, a scapito di altre magari più accreditate. Che impressioni ti stai facendo?

 

“Queste “favorite” si sono fatte sorprendere da ciò che in questo campionato conta di più: l’intensità difensiva, cosa che le squadre toscane stanno mostrando in queste partite. Noi ci siamo fatti sorprendere per due volte anche dal pubblico caldo dei campi toscani, oramai sappiamo che sarà sempre così e come dicevo dovremo essere bravi a renderci competitivi anche in queste situazioni”

 

La prossima partita sarà contro Livorno: squadra giovanissima, a cui sono stati aggiunti il pur giovane Sanguinetti e l’esperto Gigena. Come vedi questa partita?

 

“Dovremo lavorare duramente dal primo all’ultimo minuto, perché senza la difesa noi non andiamo da nessuna parte. A maggior ragione considerando le nostre difficoltà offensive, dovremo puntare a subire un punto in meno degli avversari, rispetto a segnarne uno in più. Giocheremo questa partita al massimo senza guardare in faccia nessuno, sperando che il pubblico risponda alla grande come l’ultima volta”