leonardo ciribeni 1

L’Allianz Pazienza San Severo è lì che sgomita, a un soffio dalla vetta, a due punti di distanza dalla Dino Bigioni Montegranaro. Una vice capolista non per caso, d’altra parte è sufficiente una sbirciata al roster giallo-nero per capire quanto sia competitivo il collettivo allenato da Piero Coen. Lì in mezzo c’è anche Leonardo Ciribeni, esterno di 23 anni con un una discreta esperienza di minors. Che a San Severo si trova da Dio.

Domenica scorsa altro giro, altra vittoria. E stavolta con l’Ambrosia Bisceglie…
“Sapevamo che sarebbe stato un match molto complicato sia dal punto di vista tecnico sia da quello ambientale. Si tratta di un derby molto sentito da entrambe le parti!”.
Eppure ce l’avete fatta, per voi è stato il nono successo di fila…
“La chiave di questi due punti è stata la difesa. Anche quando in attacco non riuscivamo a fare canestro, dall’altra parte del campo siamo stati bravi a limitare i loro punti di forza anche se, ovviamente, ci sono stati degli errori su quali lavoreremo”.
La classifica vi vede al secondo posto: è il San Severo l’anti Dino Biglioni, al di là del nulla di fatto nello scontro diretto?
“È vero, siamo secondi in classifica, una classifica corta all’interno della quale dobbiamo essere bravi a tener distanti i nostri avversari! Sì, nello scontro diretto ha avuto la meglio Montegranaro, ma loro hanno dimostrato sin dall’inizio di stagione di avere forse qualcosina in più. E non dimentichiamo la Sandretto Falconara, con il suo roster profondo e di assoluto valore, contro la quale giocheremo domenica prossima. Attenzione anche a Ortona e Campli, altre squadre importanti”.

Ciribeni e i suoi compagni di squadra festeggiano dopo una vittoria (foto tratta dalla pagine Facebook della Cestistica San Severo)

Ciribeni e i suoi compagni di squadra festeggiano dopo una vittoria (foto tratta dalla pagina Facebook della Cestistica San Severo)

Sei soddisfatto del tuo andamento fino a questo momento?
“A oggi penso solamente a migliorarmi, con coach Piero Coen sto acquisendo fiducia e al tempo stesso lavoro sugli aspetti nei quali mostro più lacune”.
San Severo è una piazza importante per il basket italiano, a quanto pare la nuova dirigenza sta recuperando terreno dopo le delusioni degli anni passati.
“Qui a San Severo si sta davvero bene. È un posto stimolante, a me piace moltissimo. La società è composta da persone serissime che non ti fanno davvero mancare nulla e i tifosi sono davvero incredibili, ci seguono sempre. Posso dire che come ambiente non ha assolutamente nulla da invidiare alla serie A, anzi!”.
A proposito di serie A, tu la massima serie l’hai vissuta a Pesaro, che esperienza è stata e cosa ti ha insegnato?
“A Pesaro ho passato sei anni importanti della mia vita. Ringrazio e continuerò a ringraziare la Vuelle per avermi dato la possibilità di giocare campionati di alto livello e di vincere lo scudetto under 17. E anche di farmi vedere in tutta Italia!”.
Oltre ai derby pugliesi, in questo campionato, almeno per te, ci sono quelli marchigiani. Quale senti di più? Quello con Montegranaro, dove hai giocato da senior, o quello con Porto Sant’elpidio, la squadra della tua città?
“Indubbiamente rispondo Porto Sant’Elpidio, una città splendida. È lì che sono nato e dove ho tanti amici.. E dato che sono ‘de lu Portu’, non vedo l’ora di tornare e salutare tutti!”.