giacomo dell'agnello

Il risultato che non ti aspetti è il successo della DueEsse Martina Franca sulla Sandretto Falconara. Un coup de theatre che ha visto gli uomini di coach Aldo Russo gran protagonisti. Tra di loro un ragazzo di 21 anni dal cognome ingombrante: Giacomo Dell’Agnello.

Una gran vittoria quella di domenica scorsa. Come siete riusciti a battere Falconara?
“Con il nostro impegno, la nostra voglia e la nostra energia. E senza disunirci nei momenti di difficoltà, aggredendo la squadra marchigiana fisicamente e mentalmente dal primo all’ultimo minuto”.
Facile immaginare che il vostro piano partita sia stato rispettato alla lettera. A proposito, cosa vi aveva chiesto coach Aldo Russo?
“Il piano partita non prevedeva nulla di particolare, il coach voleva soltanto che fossimo quanto più aggressivi ed energici possibile per poter giocare la partita al nostro ritmo e non al loro”.
Su cosa è andata in crisi la Sandretto, almeno secondo te?
“Sui cambi di difesa, sul pressing a tutto campo e sulla nostra aggressività, che ci ha portato a giocare con ritmi difficili da gestire per loro”.
Una vittoria pesante per quel che riguarda il discorso salvezza…
“Certo, ovviamente nessuno si sarebbe aspettato un risultato simile, ora sta a noi continuare sulla falsa riga di domenica”.
Un successo che forse potrà spronarvi a cercare qualcosa di più…
“No, il nostro obiettivo era e resta la salvezza, non sarà certo una singola vittoria a farci montare la testa”.
Come giudichi il cammino della DueEsse fino a questo momento?
“In modo molto positivo, ma è chiaro che non si può mai essere soddisfatti al 100%, si può fare sempre di più. Cosa che vale anche per una squadra con ampi margini di miglioramento come la nostra”.
E per quel che riguarda la qualità del gioco? Come sta andando?
“Il nostro è un gruppo fantastico, molto unito, che lavora sodo a ogni allenamento. Ci fidiamo molto del nostro coach e di quel che ci dice. Per quanto mi riguarda, sono soddisfatto, anche perché è il mio primo anno in serie B e in campo mi sento molto a mio agio”.

Gli uomini di casa Dell'Agnello. Da sinistra: Giacomo, Sandro, Tommaso

Gli uomini di casa Dell’Agnello. Da sinistra: Giacomo, Sandro, Tommaso

A quale giocatore ti ispiri? Hai un modello da seguire?
“Mi sono sempre piaciuti i giocatori ‘cattivi’, quelli con gran voglia di fare. Qualche nome? Tim Duncan, Gregor Fucka, Dennis Rodman…”.
Pensavo avresti risposto… Sandro Dell’Agnello!
“(Ride, n.d.r.) Lui è un esempio di vita prima come uomo, poi come giocatore. E poi certe cose le tengo per me: non mi piace la parte di quello che ha il padre ex giocatore”.
Ma papà cosa ti dice? Ti corregge? E, soprattutto, gli dai retta?
“Purtroppo, essendo lontani l’uno dall’altro, non ci vediamo molto, ma appena può, mio padre viene ad assistere alle mie partite e alla fine mi insegna sempre qualche trucco del mestiere. E ogni volta non vedo l’ora di metterlo in pratica!”.