simone pozzetti 1

Via Marco Maganza e Gennaro Tessitore. Eppure, almeno a giudicare dall’esplosivo successo sulla Globo Infoservice Campli di domenica scorsa, la Sandretto Falconara non sembra aver risentito della perdita di due elementi a dir poco importanti. Stessa opinione per Simone Pozzetti, che il match con gli abruzzesi l’ha visto dalla panchina. Colpa di un infortunio dal quale il giocatore marchigiano si sta riprendendo. Buon per la Sandretto…

 Simone, la partita con Campli l’hai vista dalla panchina: come va l’infortunio e quando pensi di tornare?
“L’infortunio è meno grave del previsto e sabato, a Giulianova, penso di poterci essere. Sono stato fuori due settimane, non poter dare un contributo è frustrante ma questi giorni di riposo sono stati indispensabili per il mio recupero fisico. In settimana lavorerò con lo staff per riprendere la condizione e poter rientrare nei meccanismi di squadra”.
Avete vinto alla grande in un momento difficile, coinciso con l’addio di Maganza e Tessitore. È oggettivo che siate più deboli rispetto a qualche giorno fa, cosa è scattato in voi?
“Di certo siamo più corti nelle rotazioni ma non credo che la mia squadra si sia indebolita: penso che ora la Sandretto sia molto temibile dato che ognuno di noi ora è chiamato a dare veramente tutto. Chiaro che senza Maganza perdiamo peso sotto canestro, ma è vero anche che io, Micevic ed Eliantonio siamo tre lunghi pericolosi anche dal perimetro. Maganza e Tessitore sono degli ottimi giocatori e delle ottime persone, ma credo che anche senza di loro potremmo toglierci qualche soddisfazione”.
A dicembre avete attraversato un momento in cui i risultati stentavano ad arrivare. Cos’era successo? E come ne siete usciti?
“È stato un periodo decisamente no: abbiamo perso punti a Martina Franca e in casa contro Senigallia disputando partite sottotono e vinte meritatamente dagli avversari, perdere poi a Montegranaro e a San Severo ci poteva stare, visto il valore di entrambe le formazioni. Nell’arco di una stagione può capitare di lasciare per strada qualche punto, l’annata è lunga e nello sport a volte si vince e a volte si perde, però siamo stati bravi a rialzarci e a iniziare il 2016 con il piede giusto. Dobbiamo continuare così, lavorando duro in palestra e mettendocela tutta quando si scende in campo”.
Voi massacrate Campli, Vasto va a vincere a Senigallia, Montegranaro e San Severo soffrono: forse non tutto è stato scritto, in vetta come in coda, sei d’accordo?
“Assolutamente sì, aggiungo poi Ortona che perde a Porto Sant’Elpidio, a dimostrazione che questo campionato è molto equilibrato e che ogni domenica ci possono essere sorprese. Noi l’abbiamo provato sulla nostra pelle a Martina Franca dove, approcciando male il match, siamo usciti sconfitti”.

Pozzetti, ala pivot della Sandretto Falconara (foto gentilmente concesse da Simone Pozzetti)

Pozzetti, ala pivot della Sandretto Falconara (foto gentilmente concesse da Simone Pozzetti)

Falconara e il basket: siete riusciti a far innamorare la città della palla a spicchi?
“La stagione passata, quando vincemmo il campionato di DNC, giocavamo al palaBadiali, proprio a Falconara, e devo dire che alle nostre partite c’è sempre stata una buona affluenza di pubblico. Quest’anno siamo al palaRossini di Ancona, palazzetto grosso il doppio rispetto al primo: credo che qui vengano più o meno le stesse persone ma è ovvio che il colpo d’occhio sia diverso. Onestamente non so se siamo riusciti a far innamorare la nostra città della palla a spicchi, quello che posso dire è che ci stiamo provando in tutti i modi”.
Giocare ad Ancona, in un palasport di così ampie dimensioni, vi aiuta o rappresenta un limite?
“Per noi giocare al palaRossini è una fortuna: si tratta di una struttura ottima e degna di categorie superiori. E poi, per i nostri avversari non è facile giocare in un campo così grande e con pochi punti di riferimento: un palazzetto che non cambierei con nessun altro!”.
Come giudichi il livello tecnico del girone D?
“Come ho detto prima, il nostro è un girone difficile e competitivo. Ci sono quattro o cinque squadre che, secondo me, hanno qualcosa in più, ma non credo che nessuna delle altre sia così indietro a livello tecnico. Sabato prossimo andremo a Giulianova, che ha 14 punti in classifica, e guai a sottovalutarla, sarebbe l’errore più grave che potremmo fare!”.
Se potessi formare un quintetto con i migliori giocatori del girone, chi sceglieresti, escludendo i tuoi compagni di squadra?
“Domanda difficile, provo a cavarmela così: Rossi della Dino Bigioni Montegranaro, Boffini dell’EcoelpidienseStella Porto Sant’Elpidio, Timperi dall’Amatori Pescara, Mocavero del Quarta Caffè Monteroni, Bisconti dell’Airfire Valmontone. Ma ho fatto una gran fatica a non inserire i giocatori della mia squadra…”
Pensi sia possibile una finale playoff tra Sandretto e Dino Bigioni?
“Perché no, tutto è possibile! Se dovesse succedere, ci giocheremmo tranquillamente le nostre carte, poi sarà quel che sarà…”.
Inutile chiederti chi potrebbe vincere…
“Hai detto bene…”.